Nuovo sof ibrido

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alexdilellis
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Re: Nuovo sof ibrido

Post by alexdilellis »

Mi pare che dopo merzza nottata di lavoro sono finalnmente riuscito a inviare una fotazza. E mo' non mi ferma nessuno. QUello rosso è il mio primo (e finora unico) kayak da me costruito. Notare le grinze.
Quelle che seguono in questo messaggio sono le seste del nuovo ranger.
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Re: Nuovo sof ibrido

Post by alexdilellis »

Ancora seste (e poi basta)
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alexdilellis
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Re: Nuovo sof ibrido

Post by alexdilellis »

Come portare un kayak folding su una moto (n.b.: è nella sacca verde)
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alexdilellis
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Re: Nuovo sof ibrido

Post by alexdilellis »

Il sottoscritto e il Glider. E per stanotte ciao a tutti.
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leonardokayak
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Re: Nuovo sof ibrido

Post by leonardokayak »

Stavolta le"Sections" sono ok ! Giusta la tua osservazione di lasciare materiale da togliere poi con la lima sino a giungere al perfetto "Snap" dei tubi sulle ordinate : è il passaggio cruciale del metodo Yost e pubblicai diverse foto su questo particolare (vedi argomento "Folding kayak : Il kayak in valigia" nella sezione accessori). Penso che poter caricare il kayak in moto sia il massimo della libertà. Io l'ho trasportato anche in aereo con un minimo di spesa.
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Re: Nuovo sof ibrido

Post by chiossul »

woowww !! rosso fiammante !!! bello!!
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Re: Nuovo sof ibrido

Post by alexdilellis »

DELL'ALLUMINIO E DEI SUOI MISTERI

"Guarda che pare tenero, l'alluminio..." Così mi aveva messo in guardia il gestore del negozietto ipertecnico di attrezzi speciali, uno dei più forniti di Roma. Parole sante. L'alluminio è leggero, se schiacciato a martellate tende a spaccarsi, si piega con una relativa facilità. Però alla fine sfianca il filo dei seghetti e i dentini delle lime. Gli stringer (tubi) di un kayak, composti da pezzi di tubo giuntati con inserti, formano maxi-archi di grande flessibilità.
Per lavorare l'alluminio, a noi kayaker servono:
-buoni seghetti per metalli, possibilmente grandi;
-un taglia-tubi (pipe cutter) da idraulico: compratevelo buono e di grandi dimensioni, non quelli piccoli che i ferramenta offrono a poco prezzo, perché dopo qualche taglio la rotella tagliente, che è l'anima del taglia tubi, non taglia più un tubo, tende a deviare e incide spirali anziché un cerchio perfetto. Altra prova del carattere "rognoso" dell'alluminio;
-una morsa sagomata per serrare tubi, o un banchetto-morsa in legno (si vede nei post di Leonardo, e io ce l'ho uguale), lo vendono smontato a poco prezzo;
-una piega tubi: quella che usa Leo ha i gradi (meglio), io in tutta Roma sono riuscito a trovare una Rothenberger, che non ha i gradi. E' composta da un affusto con una leva a scatti e una barra trasversale, dove si sistema il tubo da piegare, incastrandolo in due fermi sagomati. Facendo scattare la leva, sale implacabilmente una mezzaluna di materiale plastico (prob. teflon), che spinge il tubo e lo piega. L'attrezzo è costoso (mi pare sui 150 euro). Somiglia vagamente a una balestra, posterò foto.
-Punte di trapano per metalli;
-rivetti da 3 (o 3,2);
-rivettatrice: è una pinza che afferra il peduncolo del rivetto e lo tira, causando la deformazione e quindi il bloccaggio del rivetto (che è ciò che desideriamo). Costa poco (forse 10euro). Tende a fare cilecca dopo un uso prolungato, ma penso si possa ri-filettare;
-calibro di precisione;
-Infine, un alesatore, che vi vado a presentare. E' raro che si trovino tubi della sezione che si cerca. Ancora più raro, trovare tubi giusti per gli inserti: abbastanza sottili da entrare senza bloccarsi nel tubo più grande, abbastanza grossi da non "sciacquarci" dentro. Tenete presente che qualsiasi asperità in uno dei due tubi (maschio e femmina), se sono troppo aderenti, blocca tutto. E allora addio Sof smontabile.
E' lo scoglio che mi ha tenuto fermo per un intero inverno. Ho tentato anche di allargare i buchi con un'enorme punta di trapano (da 20!) montata shttp://www.kayakinlegno.com/forum/posting.php? ... &t=2491#ul Black e Decker. Niente da fare, il diabolico alluminio la bloccava. Ho pensato a delle frese, ma ho trovato soltanto roba buona per il modellismo. La soluzione mi è stata suggerita nel negozietto delle meraviglie: un alesatore a mano (v. foto). Si tratta di un perno di acciaio, filettato e fornito di 5 scanalature verticali, in ognuna delle quali trova posto una lama d'acciaio. Il perno, a ciascuno dei due vertici, ha un bullone. Stringendo e allentando i due bulloni, le lame scorrono lungo le scanalature (che sono inclinate), allargandosi o stringendosi. Così l'alesatore cambia calibro (il mio, da un minimo di 16 a un max di 22 mm), a seconda del foro che si intende allargare. E poi, olio di gomito (anzi, di polso), per un centinaio di buchi... IMPORTANTE: l'alesatore va sempre usato spruzzando d'olio per serrature (o macchine da cucire) l'interno del tubo da alesare. Procedere a più riprese, progressivamente. Ogni volta che si estrae l'alesatore, fuoriescono trucioli di alluminio. Per scegliere la dimensione giusta cui portare il buco, misurare la larghezza totale delle lamelle con il calibro, poi bloccare i bulloni dell'alesatore.
Infinie: smanettando su internet alla ricerca di tubi e piega tubi, una volta mi sono imbattuto...in un sito sado-maso!!! Vendevano gabbie smontabili in alluminio per festini particolari! Roba da matti, guarda che gli tocca vedere, a un povero kayaker.. :lol:
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Re: Nuovo sof ibrido

Post by alexdilellis »

Alesatore in azione
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leonardokayak
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Re: Nuovo sof ibrido

Post by leonardokayak »

Interessante questo alesatore a mano. Io un primo tempo mi ero anche recato in una torneria ma i prezzi diventavano proibitivi.
Poi casualmente trovai i tubi che si innestavano senza modifiche e potei iniziare la costruzione.
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Re: Nuovo sof ibrido

Post by alexdilellis »

A PROPOSITO DEL ROCKER
Ho un dubbio: se si rispetta il metodo costruttivo di Yost nello skin on frame folding, cioè se si fissano le ordinate (sections) alle altezze stabilite rispetto alla linea di riferimento (baseline), tutto procede bene finché il kayak è fissato alla trave di costruzione tramite le "stations" e tramite legature, scotch, etc., che tengono in tensione i tubi. Ma che succede una volta che si libera il telaio finito dalla trave? Secondo me, non è che la sezione 1 o 2, poniamo, si "ricordano" che devono stare a tot millimetri di altezza in più rispetto alla sezione 4, che alla chiglia ha altezza zero o quasi. Insomma, il telaio completo si comporta e reagisce in base alla tensione dei tubi di alluminio sottoposti a curvatura.
Nel Glider da me fatto, non ho tenuto conto del rocker :oops: : altro errore di costruzione da evitare. Devo dire che il telaio è comunque estremamente flessibile. E mi pare che lo stesso Yost, in un punto del suo sito, relativizza il rocker, perché col peso del kayaker più o meno al centro dell'imbarcazione, in acqua il rocker si "riforma".
Insomma, come conservare la forma a banana prescritta? Sempre Yost, presenta le foto di uno dei costruttori che usano il suo metodo (non mi ricordo di quale modello), che ha realizzato degli "arched inwales" che corrono per tutta la lunghezza del kayak: a quanto pare, oltre a irrigidirlo, lo tengono in tensione. Credo che per arrivare a questo, sia necessario che almeno questi inwales siano dotati tutti di snap buttons, bottoni di fissaggio alle congiunzioni. Ho infatti notato che gli stringers (tubi) composti di molte sezioni, vanno soggetti a sfilamento. Per questo Yost suggerisce, in fase di costruzione, di assicurare le giunzioni con lo scotch. Altra cosa che non ho fatto... :oops: :oops: :oops: . Il metodo snap buttons è una alternativa "igienica e pulita" allo scotch. In Italia, tra l'altro, non si trovano i Valco buttons che lui suggerisce. Me li dovrò costruire con fili rigidi d'acciaio. Una alternativa per tensionare il telaio potrebbero essere dei cavetti flessibili d'acciaio, tipo fili della frizione da moto. E almeno un fan di Yost l'ha fatto. Certo, più elementi si aggiungono, più si complica tutto...
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Re: Nuovo sof ibrido

Post by leonardokayak »

Quando decisi di realizzare il folding di Yost la mia scelta cadde sul modello "Sea Otter" perchè su questo modello lungo solo 4,60 cm .non sono previsti questi "Inwales" quindi era tutto più semplificato. Ma sui modelli che superano i 5 mt. questi elementi diventano indispensabili. Quando completai la struttura del mio folding mi accorsi che questa fletteva più di quanto avrei immaginato. Però una volta che si và in acqua tutto si ristabilizza : certo il kayak è molto flessibile (più di un sof) all'inizio si rimane un pò sconcertati, ma poi ci si abitua ed è divertente sentire la struttura che asseconda l'onda.
Io ti consiglio di prevedere gli "arched inwales" sul Sea Ranger, possibilmente quelli che vanno a congiungersi sulla piastra di prua in basso e tengono stabile il rocker. Comunque già i deck-stringer conferiscono alla struttura il corretto roccker in quanto bloccano le estremità di prua e poppa anche se chiaramente sullo scalo è tutto ben fermo mentre tolta dallo scalo la struttura flette. Ai tiranti in cavi inox avevo pensato anch'io, però poi accantonai perchè l'dea di questi cavi all'interno del kayak non mi piaceva. Invece la soluzione del nastro americano per bloccare le giunzioni dei tubi funziona benissimo anche se è seccante ogni volta dovere sostituirlo. Per gli arched inwales segui attentamente le sequenze di Yost e farai un ottimo lavoro.
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Re: Nuovo sof ibrido

Post by alexdilellis »

Giorno della Befana passato a molare e carteggiare i bordi delle seste. Presto acquisto dei tubi da 22. Ho deciso: trattamento con sezioni lunghe cm 80, che con la sporgenza degli inserti arrivano a 85 cm. Molto più lavoro (dovrò alesare 53 sezioni di tubo x 2, cioè alle due estremità) e anche più peso, perché più inserti vuol dire più peso. Però così il pacco tubi non sporgerà oltre le valige laterali della moto :wink: . Oggi ho tentato di realizzare uno scasso longitudinale per prova lungo un tubo, per sperimentare il sistema di giunzione a chiavistello mobile da me precedentemente descritto. Però con il disco-frullino che ho montato sul Black & Decker ho solo sfregiato un tubo. Non voglio rischiare di amputarmi tre dita, mi sa che procederò a mano, facendo un buco e poi utilizzando una lama di seghetto. Tanto si tratta di non più di 6 sezioni di tubo.
Nell'immagine (se riesco a inviarla), metto a confronto una sesta del modello in costruzione con una sesta del vecchio glider: notare, su quest'ultima, i "riporti" avvitati, per ovviare all'errore di costruzione. Molte delle vecchie seste le tagliai con una lama libera di seghetto, avvolta in uno straccio. Roba che neanche l'abate Faria... Poi ho comprato il seghetto elettrico alternativo e la mia vita è cambiata. Saluti e buon anno a tutti.
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Re: Nuovo sof ibrido

Post by alexdilellis »

Oggi, finalmente, acquisto dei tubi di alluminio. Diametro esterno totale da 22 mm, come previsto. Lo spessore, purtroppo, è 2 mm, il che significa un foro da 18 preciso. Speravo di trovare una parete da 1,7 mm, in modo da avere un foro da 18,6, il che mi avrebbe consentito di usare a cuor leggero inserti da 18, con una tenuta ("fit") un po' lasca, ma senza dover ricorrere al faticoso lavoro di alesatura. Vabbè. Peso totale dei tubi, 14,5 chili, anche se ho acquistato metraggio in sovrabbondanza. Ora comincia il lento e noioso lavoro di realizzazione dei segmenti di tubo, la cui lunghezza è stata da me fissata a 80 cm ciascuno, più 7-8 cm di sporgenza dell'inserto. A presto
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Re: Nuovo sof ibrido

Post by leonardokayak »

Sì... Questa è la fase più lunga e noiosa del folding con tubi di alluminio, una volta che sarà terminata però è divertente assemblare la struttura sullo scalo : già si vede la forma del kayak [smilie=pdt_piratz_05.gif]. Io stò per iniziare il FAP 15 sempre di Yost : il cui lavoro sarà più scorrevole avendo solo 4 ordinate e non sono previsti "inwales" e una struttura molto semplificata.
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Re: Nuovo sof ibrido

Post by alexdilellis »

Ho visto, ho visto! Non ti fermi mai! E pure il baidarka! Complimenti. Io spero, stavolta, di non metterci 2 anni. A presto
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