Il mio secondo SOF: ispirato al Norton Sound Kayak

Tutte le discussioni riguardanti questo metodo di costruzione scafi e kayak.

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Renato74
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Re: Il mio secondo SOF: Norton Sound Kayak

Post by Renato74 »

Ottimo, terrò presente questo venditore, prima o poi quando comincerò il greenland anch'io avrò bisogno del tessuto :wink:
Pensavo al fatto che abbia una trama larga, non è meglio preparare le prime mani senza diluire il flatting ma aggiungendo il borotalco?

Per evitare spiacevoli inconvenienti io ti consiglierei di preparare due telaietti di legno sui quali tendi il tessuto e provi i due procedimenti di verniciatura, alla fine potrai valutare l'effetto finale e il grado di impermeabilizzazione.

:wink:
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Re: Il mio secondo SOF: Norton Sound Kayak

Post by albtf »

ho pensato anche io di mettere degli inerti, ma in tantissimi dicono che poi si creano micro fessurazioni.. In ogni caso le prime mani dovrò sicuramente darle molto diluite, in modo da impregnare bene anche l'interno del tessuto per evitare muffe, poi eventualmente, se vedo che rimangono troppi pori aperti, ci dò una mano di flatting e inerte.
Ho fatto 2 tentativi su dei campioni, purtroppo non sono sicuro della tenuta, vedremo come si comporterà la canoa una volta finita! :-)
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Re: Il mio secondo SOF: Norton Sound Kayak

Post by Renato74 »

Secondo me le fessurazioni non sono a causa degli inerti ma della mancanza di elasticità della vernice impiegata (ps, non sono un amante del flatting) :wink:
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Re: Il mio secondo SOF: Norton Sound Kayak

Post by albtf »

uso il flatting semplicemente perché lo ha il ferramenta dove vado sempre, è più una sfida per vedere se riesco a farla galleggiare! :-) ..poi perché costa abbastanza poco.. Tu che tipo di vernice useresti? Avresti idea di che percentuale di talco mettere nella vernice?
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Re: Il mio secondo SOF: Norton Sound Kayak

Post by Renato74 »

La mia paura circa le prima mani diluite su un tessuto a trama larga è che rischieresti di ritrovarti la vernice colare all'interno del kayak, mentre per la muffa, lessi qualcosa in merito che ha scritto Aco, mi pare che parlasse di lattice naturale spalmato.

Il tuo spirito costruttivo s'incontra molto con la mia filosofia in merito, però ci sono alcuni punti in cui il compromesso lo si paga caro, per la vernice e le miscele abbiamo bellissimi appunti scritti da Nichilo piero e da Leonardokayak, dovresti trovarli semplicemente inserendo talco, molto esaurienti in merito.

:D
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Re: Il mio secondo SOF: Norton Sound Kayak

Post by albtf »

ti ringrazio! Ora cerco.. :-)
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Re: Il mio secondo SOF: Norton Sound Kayak

Post by Renato74 »

Trovato, http://www.kayakinlegno.com/forum/viewt ... 2&start=90
nip wrote:Siamo ormai alle fasi conclusive del nostro skin on frame .
Se avete lavorato bene ,il rivestimento del nostro kayak si presenterà bello teso nel suo insieme,senza grinze o afflosciamenti , anche se questo può sicuramente accadere ,,ma che si può risolvere con degli accorgimenti.
Nel caso delle piccole grinze,un buon sistema che sortisce ottimi risultati è quello del phon ,ovvero bisogna scaldare ben bene la parte con la grinza ,in modo tale che il calore distenda le fibre del tessuto , per poi bagnarle immediatamente con uno spruzzino d’acqua fredda (normalmente funziona).
Mentre per le grosse grinze o afflosciamenti del tessuto , l’unica soluzione è di ripiegare la tela in eccedenza e cucirla sulla parte tesa.
Terminati questi ultimi aggiustamenti ,si potrà passare all’ultima fase del nostro lavoro : la verniciatura.
Attualmente l’industria chimica di da una grossa mano nella scelta delle vernici , ogni costruttore , prova ,sperimenta soluzioni nuove , gli americani sono arrivati ad usare come vernice addirittura il catrame caldo.
Sicuramente la verniciatura per un kayak in tela , è che deve dare in primis la sicurezza all’impermeabilità, e dopo la robustezza .Oggi il rivestimento in tela di un kayak ben trattato può arrivare a durare fino a dieci quindici anni , gli Inuit ogni due anni invece erano costretti a sostituire il rivestimento.
Una cosa da dire è che lo skin on frame in tela, non ama l’acqua dolce ,con il tempo ,se non asciugato bene ogni volta, tende a fare la muffa dalla parte interna della tela ,però anche questo è un problema che si può risolvere, il buon Renzo Beltrame ,che usa il suo baidarka prevalentemente in acqua dolce , usa dare prima della verniciatura due tre mani di latex molto diluito fino a farlo penetrare completamente nella fibra del tessuto.
Un’altra cosa importante da dire, è quella di evitare colori molto scuri i quali tendono ad assorbire molto calore , e che per effetto dello scambio termico si possono creare delle microfessure nelle fibre del tessuto compromettendo l’impermeabilità dello scafo ,però anche qui entra in gioco il tipo della vernice la qualità della stessa e come viene stesa ,sicuramente consigliabile una vernice elastica tipo olio alchilica che una rigida , e che conviene dare più mani diluite ,che meno concentrate.
In commercio ora ci sono svariati tipi di vernici che vanno bene al nostro caso:
le latex-acriliche , le olio alchiliche, le poliuretaniche, le acrilico-uretaniche, le uretaniche(molto usate in america) ecc. alcune di difficile reperibilità .
per impermeabilizzare la tela comunque non è sufficiente usare solo la vernice , ma ci vogliono anche degli additivi organici per le prime due mani per chiudere completamente la fibra del tessuto ,la quale varia anch’essa in base alla pesantezza della tela che deve aggirarsi intorno a 400>500 g. a m/q per avere un’ottima sicurezza di durata e longevità nel tempo a venire.
Io come metodo ho usato quello tradizionale,che viene usato in Danimarca e nel nord Europa e che da eccellenti risultati , (la gallina vecchia fa sempre un buon brodo).
Per le prime due mani bisogna fare un composto con un litro di vernice marina oleo-sintetica più il 30% di borotalco, il quale compito è quello di chiudere la trama del tessuto più il 10% di olio di lino cotto .
Terminata la seconda mano ,bisogna far asciugare il tutto al sole ,per poi fare un carteggio con grana da 400.
Per le altre mani (perlomeno tre ) si dovrà usare soltanto la vernice carteggiando sempre con la 400 tra una mano e l’altra.
Il consiglio che sento di darvi comunque è quello di fare delle prove costruendo delle cassette di tela fare il trattamento magari usando altri tipi di vernice e provare la tenuta all’acqua .

Piero Nichilo
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http://www.kayakinlegno.com/forum/viewt ... =53&t=2943
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Re: Il mio secondo SOF: Norton Sound Kayak

Post by Renato74 »

Per l'argomento muffa (purtroppo per noi acquaioli di fiume e lago è un problema sentito :( )

http://www.kayakinlegno.com/forum/viewt ... ffa#p21654
Aco wrote:dubito che troverai in commerio roba usata in passato per far tirare e impermeabilizzare il cotone delle coperture degli aeroplani, qui tanti usano (sul cotone) vernici da esterni per coperture di tetti sono vernici al latex super elastiche e resistenti quindi usi acqua come solvente finche' non si asciugano, comodo per pulire.
Quello che cerchi e' una vernice flessibile con abbastanza corpo da riempire la trama, la prima mano la dai diluita per far assorbire e poi va i su normale, in realta' la finitura perfetta si raggiunge dopo qualche stagione visto che si tende a riverniciare ogni stagione i primi 2 o 3 anni.
aspettati un 5/7 anni di vita per il cotone, di piu' se lo lavi con acqua dolce dopo il mare e se lo mantieni al coperto in inverno.
Controlla per muffa, succede sul cotone, in questo caso puoi eliminarla con acqua e borace, non molto tossico, oppure acqua e candegginia, non respirare troppo, oppure glicole, tipo antigelo delle macchine, questo ammazza tutto ma devi starci molto attento, ricorda inoltre che gli animali sono attratti dal suo odore ed e' velenoso quindi se risciacqui non lasciare pozze in giro.
http://www.kayakinlegno.com/forum/viewt ... ffa#p18903
nip wrote:Ho mandato una mail alla Jotun Italia di Trieste,ma non ho avuta alcuna risposta ,mi sa tanto che se vorrò seguitare ad usarla dovrò continuare a ordinarla nel nord Europa,purtroppo mio nonno, vecchio falegname, diceva che per fare un buon mobile ci vuole un buon legno.
Un’alternativa valida potrebbe essere quella di usare la poliuretanica bicomponente, miscelata con il bicarbonato e l’olio di lino,(nei miei vecchi post ho scritto la formula e come deve essere data ).
Sono due le condizioni,essenziali per il rivestimento di un sof in tela :la prima ,quella di usare un tessuto privo di filati sintetici o misti ,uno dei motivi per cui in un sof ci può essere infiltrazione d’acqua o passaggio di umidità, che nel caso di uso in lago si trasforma in muffa è dovuto proprio alle tensioni interne del filato misto, che avendo caratteristiche dissimili,crea alla lunga delle microlacerazioni della tela, se poi a questo ci aggiungiamo anche la sollecitazione a fatica dello scafo dovuto all’uso nel tempo, questo vi fa capire quanto importante sia la vernice che viene usata.
Sicuramente deve essere elastica più lo è meglio è, in sintesi si deve comportare come fa la cellulosa con la lignina quando scaldiamo al vapore un legno da curvare, la vernice deve poter muoversi ,scivolare sulle molecole del tessuto, ed adattarsi alle variazioni tensionali della tela.
La vernice poliuretanica non è che abbia questa grande caratteristica, (ma attualmente è il supporto più usato in america anche se loro usano il nylon balistico e non è la stessa cosa) quindi siamo costretti ogni anno secondo l’uso o ogni due anni prendere il pennello e dare una bella rinfrescata al nostro scafo.
Un’altra alternativa è quella di dare due mani tre mani di latex molto diluito fino a farlo penetrare completamente nel tessuto ,ed una volta asciugato dargli più mani di vernice possibilmente olio sintetica di difficile reperibilità ,io me l’ha sono fatta in casa ,è il miglior rapporto di diluizione è stato il 40% di olio di lino crudo e il 60% di vernice sintetica (quella che usano i fabbri per il ferro),
chiaramente il rapporto varia in base alla marca di vernice,ho provato anche delle vernici alchiliche della sikkens, ma comunque secondo il mio modesto parere questa drygolin vindus della Jotun, e sicuramente il miglior prodotto che ho mai usato sui miei scafi.
Adesso voglio fare esperienza sul nylon balistico, se non altro per la leggerezza.
La mia idea è non solo è quella di sviluppare un Baibarka Zimmerly in sof estremo da usare nelle competizioni o traversate dim. 5,80m per 43cm.che dovrà essere leggerissimo,questo dopo che con enorme soddisfazione il mio Baidarka in legno è arrivato secondo assoluto con Idelfonso Cosenza all’ultima gara del Trofeo racing 2009 promossa da sottocosta .
Piero Nichilo
http://www.kayakinlegno.com/forum/viewt ... ffa#p12146
nip wrote:Siamo ormai alle fasi conclusive del nostro skin on frame .
Se avete lavorato bene ,il rivestimento del nostro kayak si presenterà bello teso nel suo insieme,senza grinze o afflosciamenti , anche se questo può sicuramente accadere ,,ma che si può risolvere con degli accorgimenti.
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Re: Il mio secondo SOF: Norton Sound Kayak

Post by albtf »

grazie per avermi postato direttamente le parti utili! Comunque penso che darò una prima mano molto diluita per impregnare bene il tessuto, pensavo addirittura di darla con una spatola per fare prima! :-) poi glie ne do una con circa il 30 per cento di talco, e poi a pennello flatting puro finché non diventa impermeabile.. :-) provo e farò sapere i risultati!
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Re: Il mio secondo SOF: Norton Sound Kayak

Post by unzibug »

Se può interessarti, io ho dovuto usare un inerte per addensare la vernice e chiudere le trame del tessuto che erano in alcuni punti molto larghe a seguito di una robusta tensionatura. Ho usato del bicarbonato da cucina, la prima cosa che avevo sotto mano, poi quando si è asciugato ho dato una bella carteggiata.
Pensavo di riuscire a impermeabilizzare senza inerti, ma un tessuto non ottimale non me lo ha consentito e se avessi usato l'inerte dalla prima mano avrei probabilmente risparmiato tempo e denari per la vernice.
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Re: Il mio secondo SOF: Norton Sound Kayak

Post by albtf »

la mia paura è che mettendo l'inerte da subito poi non si imbeva bene tessuto, dato che userò il kayak solo in acqua dolce ho paura che ciò si tramuti in muffa.. Ma dato che me lo consigliate in tanti penso che farò come dite voi..
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Re: Il mio secondo SOF: Norton Sound Kayak

Post by leonardokayak »

Penso anch'io che la tela jeans poteva essere più adatta specialmente che ho visto che è disponibile in puro cotone candido.Questa che hai scelto ha senz'altro il vantaggio che è in puro cotone però la trama essendo a filo doppio potrebbe risultare troppo in rilievo una volta verniciata... Comunque bravo per come dimostri che si possa costruire divertendosi in economia : è una filosofia costruttiva da ammirare [smilie=pdt_piratz_05.gif] Sulla verniciatura della tela di cotone non sò consigliarti perchè non ho esperienze in merito. Ho solo realizzato un modello scala 1:5 in cui ho utilizzato una tela (che forse non era neanche di puro cotone) e l'ho verniciata con flatting oleosintetico con le prime mani diluite con olio e acquaragia e le ultime senza diluizione e devo dire che si è impermeabilizzato.
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Re: Il mio secondo SOF: Norton Sound Kayak

Post by unzibug »

albtf wrote:la mia paura è che mettendo l'inerte da subito poi non si imbeva bene tessuto, dato che userò il kayak solo in acqua dolce ho paura che ciò si tramuti in muffa.. Ma dato che me lo consigliate in tanti penso che farò come dite voi..
vedi tu ... puoi anche dare la prima mano di sola vernice diluita per stare più tranquillo, ma considera che non metterai grandi quantità di talco o bicarbonato o altro, la vernice dovrebbe comunque riuscire a impregnare il tessuto a dovere

buon spennellamento :mrgreen:
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Re: Il mio secondo SOF: Norton Sound Kayak

Post by Renato74 »

Concordo con Unzibug, prima passi diluita per impregnare e poi senza aspettare troppo vai con le cariche inerti :wink:

@Leonardo, hai visto per caso il cotone jeans in che grammature è disponibile? (io non sono riuscito a trovarlo :oops: )
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Re: Il mio secondo SOF: Norton Sound Kayak

Post by Renato74 »

Come non detto, sono riuscito a trovarlo, 387 gr/mq, dici che potrebbe andare bene?
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