Il mio terzo SOF: un altro Greenland

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Renato74
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Re: Il mio terzo SOF: un altro Greenland

Post by Renato74 »

:mrgreen: ordinato :mrgreen:
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Giovanni G
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Re: Il mio terzo SOF: un altro Greenland

Post by Giovanni G »

albtf wrote:......................................La tenditura come ti sembra, facile, laboriosa, l'hai teso con l'acqua?Il tessuto in questo kayak lo ho steso tendendolo tantissimo, poi lo ho inzuppato con acqua calda, poi lo ho stirato col ferro da stiro. allam fine era come la pelle di un tamburo. poi si è asciugato ed è ritornato normale.. niente pieghe ma non teso teso quanto desideravo.. ciò dimostra che il cotone tende a stringersi tantissimo in acqua ma solo mentre è bagnato.. quando si asciuga tende a ritornare uguale..
Forse sto dicendo una caxxata ma se nn sbaglio, nei negozzi di casalinghi, è possibile trovare una specie di amido o appretto che sciolto nell'acqua tende a mantenere più "rigide" le tovaglie, ad esempio; utilizzandone una dose decisamente maggiore, al momento di bagnarlo con acqua calda, forse, si potrebbe risolvere il problema del "rilascio" della tela al momento della sua asciugatura.
Poi ricopri tutto con la guaina.

Una domanda la pongo io, invece: non si riesce, diluendola adeguatamente, a farla passare dall'altra parte del cotone? Avresti così una minima impermeabilizzazione anche della parte interna del tessuto.
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albtf
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Re: Il mio terzo SOF: un altro Greenland

Post by albtf »

no, anche diluendola a più del 50% non passa... neanche premendo molto.. però si aggrappa magnificamanete! cioè l'unico modo per staccarla è con un taglierino..
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and
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Re: Il mio terzo SOF: un altro Greenland

Post by and »

... e se si stendesse una manina leggera leggera prima di rivestire il frame in modo tale da impermeabilizzare l'interno dello skin?
il cotone sarebbe "incapsulato" all'interno della guaina risolvendo il problema muffa, ma forse ci sarebbe un problema di tesatura della pelle utilizzando l'acqua?
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Re: Il mio terzo SOF: un altro Greenland

Post by albtf »

avevo già pensato a questa alternativa.. ma se poi per qualche motivo si infiltra acqua tra i due lembi spalmati questa non si asciuga più.. e forse a questo punto è meglio usare il nylon..

Per il prossimo kayak che costruirò penso che userò questo:

http://www.tessutionline.eu/index.php?o ... ct_id=1214

Il tipo del negozio online mi ha detto che ha trama più fitta del tessuto "panama" che ho già usato e che non ha subito trattamenti per renderlo idrorepellente(quindi la guaina elastomerica che è in soluzione acquosa dovrebbe attaccare..) ora devo solo procurarmi un tessuto simile e vedere se la guaina attacca per davvero!


P.S. il prossimo che realizzerò sarà il Bering Strait two hole kayak riportato nel sito di artic kayaks:
http://www.arctickayaks.com/Plans/Plans ... -BF-32.htm
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Re: Il mio terzo SOF: un altro Greenland

Post by albtf »

ieri ho dato l'ultima mano di guaina elastomerica: 3 sul fondo e due sopra, ho usato poco meno della metà dei 5 kg di guaina che sono nel barattolo.. cioè dato che questo mi è costato circa 20 euro vuol dire che sul kayak ce ne sono circa 10!!! eccezzionale!
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Re: Il mio terzo SOF: un altro Greenland

Post by Renato74 »

Molto bello, ben fatto :wink:
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Re: Il mio terzo SOF: un altro Greenland

Post by ciromare »

Bello anche il colore, è un grigio o celeste molto chiaro?
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Re: Il mio terzo SOF: un altro Greenland

Post by albtf »

Grazie! per ora sono molto soddisfatto della costruzione!

..Il difficile come sempre sarà fare un pozzetto nel quale si incastri in maniera standard il paraspruzzi..


Il colore io lo definisco grigio chiaro.. =)=) ma non sono sicuro che sia il modo giusto di chiamare quel colore!!! :roll:
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Re: Il mio terzo SOF: un altro Greenland

Post by Giovanni G »

and wrote:... e se si stendesse una manina leggera leggera prima di rivestire il frame in modo tale da impermeabilizzare l'interno dello skin?
il cotone sarebbe "incapsulato" all'interno della guaina risolvendo il problema muffa, ma forse ci sarebbe un problema di tesatura della pelle utilizzando l'acqua?
Mi alzo ora da tavola ( lo dico per far capire cosa vuol dire avere un pensiero parassita!! :mrgreen: :mrgreen:) e, volevo sapere se, secondo la tua esperienza sarebbe possibile fare così:
Impermeabilizzare con una mano leggera l'interno prima di metterlo in posa, avendo cura di lasciare libera tutta la zona intorno al pozzetto; posizionarlo ed effettuare le cuciture, bagnarlo a caldo, stirarlo e mentre è ancora in tiro dare la guaina elastomerica.
Questo procedimento dovrebbe tenere in tiro il tessuto e la parte interna che hai lasciato intorno al pozzetto dovrebbe permettere l'uscita di quell'acqua rimasta tra le due membrane di guaina che ormai hanno reso il tutto impermeabile.
Dopo una bella settimana provvedi a chiudere, attraverso il foro del pozzetto anche quella parte che hai lasciato scoperta.

Io in più proverei anche l'opzione "appretto" che ti suggerivo stamani
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Re: Il mio terzo SOF: un altro Greenland

Post by albtf »

la cosa potrebbe funzionare.. se non trovo un'alternativa sintetica a questo cotone mi sa che farò circa come hai detto tu.. solo che non mi convince lo stendere la guaina dal lato esterno a tessuto umido.. non credo attacchi bene.. però basta provare su un campione prima..
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Re: Il mio terzo SOF: un altro Greenland

Post by albtf »

Vorrei rispondere pubblicamente ad un messaggio privato che mi è stato inviato, perchè forse così riesco a spiegare meglio la mia filosofia costruttiva che ad occhio non era stata molto capita..

Ovviamente non riporterò il nome di chi ha fatto la domanda, ma essendo in questo forum se vuole potrà rivelare la sua identità!!

ha scritto:
Ciao Alberto, sono molto interessato alla tua modalità costruttiva e spero, una volta trovato il posto di poterla realizzare.
Spero sia il primo kayak che costruisco, poi verranno gli altri con le differenti tecniche.
Ti faccio questa domanda: tu hai usato le tue misure antropometriche o ti sei affidato ad un progetto già pronto?
Io leggo i post degli altri ma trovo un po' di difficoltà a seguirli, inclinazioni di 63° piuttosto che 65° in merito ai longheroni e altre cose che per il momento nn mi sono ancora chiare.
Io vorrei provare ad abbattere i famosi 80 euro, utilizzando legno di recupero da pancali grandi che usano in una vetreria industriale vicino a casa mia, nn utilizzare apparecchiature elettriche, legare e usare gli spinotti al posto delle viti. [..]


mi riferisco a quest'ultimo greenland:
Per le misure mi sono affidato essenzialmente al mio corpo e al materiale che avevo a disposizione(nessun progetto, solo foto di altri kayak per ispirarmi), sono partito con i longheroni della lunghezza standard di 4 metri, ho fatto in modo che la parte sotto fosse a pelo con le dimensioni del mio sedere e che la parte sopra fosse circa 15cm più larga dei miei fianchi, dopo aver fatto la parte sopra e quella sotto le ho appoggiate una sull'altra e con me dentro ho trovato l'altezza giusta al quale bloccarla.. è importante dove metti il baricentro del kayak: il seggiolino in questo parte 20 cm dietro la mezzeria dei longheroni..

A parere mio i progetti sono utili solo per fare repliche, in un'officina meccanica ad esempio dovranno seguirli alla lettera, vale anche se uno vuole fare la replica di un kayak che è in un museo.. ma se l'obiettivo non è fare una replica il progetto serve a poco.. al massimo ti darà l'idea delle dimensioni.. ho visto un'infinità di progetti (aerei, aeromodelli, barche, parti meccaniche..) l'idea comune è che seguire il progetto alla lettera porti a risultati ottimi, la realtà, per me, (secondo l'idea della NON REPLICA) è che il risultato è ottimo solo per chi lo ha progettato, chi lo realizza troverà sempre dei miglioramenti, nel nostro caso lo scafo di dimensioni diverse, il pozzetto più largo, più volume all'interno, l'uso degli incastri anzichè delle colle.. ecc.. ti faccio l'esempio degli aermodelli: se vari del 10% la superfice delle ali quasi non ti accorgi del cambiamento( vuol dire staccare 5cm per parte da un aereo con 1 metro di ali :twisted:) .. se mi sentisse qualche aeromodellista mi scomunicherebbe ma è vero.. basta provare!.. è solo tutto un pò più veloce.. Gli aerei ultraleggeri autocostruiti hanno SEMPRE qualche particolare modifica inserita dal costruttore..

quello che penso per i progetti lo penso anche per le indicazioni che arrivano da altre persone, è utilissimo ascoltarli ma prima di realizzarli adattali a te: nel caso del tuo esempio credo che l'80% dei kayakisti non si accorgerebbe di 2 gradi di differenza nell'inclinazione dei longheroni, a meno che non gli venga spiegata che c'è tale differenza.. Non essendo la costruzione di un kayak in legno e tela una scienza esatta (magari esistesse l'equazione della perfezione) la cosa migliore è provare, ricordandosi dell'esperienza degli altri e aggiungendo il proprio.. (non fraintendere però quanto ho detto: se vuoi fare una replica la scienza esatta esiste ed è il progetto!)

Per il progetto del tuoi kayak bastati sulla tua esperienza di kayakista e sul tipo di navigabilità che vuoi dare alla tua barca:
veloce: stretta e lunga
manovrabile: corta
stabile: larga
ecc... le dimensioni esatte o le provi, o le trovi da qualche parte(tipo progetti o kayak finiti)..

Abbattere gli 80 euro di poco lo puoi fare, ma devi tenere conto della differenza che sta tra:" su questo kayak ci sono 80 euro" e "per questo kayak ho speso 80 euro". A conti finiti posso dire che in questo kayak ci sono 63,5Euro (contando tutto, graffette da legno comprese) ma ne ho spesi 88,3 escludendo gli attrezzi elettrici ( lo scarto sono i materiali in eccesso che sono avanzati.. e inevitabilmente tra tessuto e vernice questo penso accada a chiunque..)
Puoi usare tranquillamente legno di scarto, ma farei molta attenzione ai longheroni: puoi sempre irrobustirli o unirli se non sono sufficentemente lunghi o se hanno nodi grossi, ma è importante che abbiano le nervature nel senso giusto e che siano in ottime condizioni.. direi che non è il caso di usare legno non trattato che ha subito molte intemperie o legno parzialmente rovinato da lavorazioni.. tanto la spesa compessiva del mio frame è stata 20 euro di legno e 10 di vernice.. Se però il tetto di 80 euro è più una sfida che una necessità economica allora devi provarci! sono curioso di vedere il risultato! :D

Riguardo le apparecchiature elettriche ritengo indispensabile la sega circolare per ricavare i listelli( al max trova qualcuno che te la presti o comprati quelle più economiche), è essenziale se non vuoi sovradimensionare eccessivamente la robustezza del kayak andando ad incrementare inutilmente il peso.. i miei due longheroni sopra hanno sezione 5x2,5 quelli sotto 3x3.. e il farme è talmente robusto da tenere su una persona(80Kg) con il kayak appoggiato su due cavalletti, uno in punta e uno in coda.. I due precedenti invece erano fatti solo con morali 2,5x5 e quindi erano inutilmente più robusti del dovuto..
Poi avere un flessibile con i dischi di carta vetrata ti evita ore di raspa..
E' vero che all'epoca gli inuit non avevano l'elettricità, ma di lavoro cacciavano e costruivano kayak..e non lo costruivano mica da soli(almeno non le parti più complesse come ricavare i longheroni), e soprattutto non ci mettevano mica una settimana per fare il frame.. ma magari mesi!!!(considera che dovevano partire da alberi interi portati dal mare..)

Se il tuo obiettivo non è fare una replica perfetta( nè esteticamente nè costruttivamente), ti consiglio di usare le viti, abbi l'accortezza di fare un forettino (1/2 del diametro della vite) per aiutarla ad entrare senza sforzare troppo il legno, e ti farà lo stesso effetto di un perno o di una legatura stretta (se ne metti una sola i pezzi potranno ruotare leggermente attorno all'asse della vite). Le viti inoltre costano nulla ( 2 euro su questo kayak) e sono veloci da montare ed eterne..

Il mio consiglio finale è questo: costruisci il frame come meglio credi usando più la tua testa che quella degli altri (mal che vada sbaglierai ma avrai imparato molto.. parti dall'idea che non è detto che i progetti degli altri rispecchino tutto quello che vuoi tu), prima di verniciarlo ricoprilo con del nylon trasparente per porovarlo in acqua, se ti soddisfa al 100% ( e non al 99%!)vernicialo e ricoprilo, altrimenti smontalo, modificalo e ripeti il ciclo.. è anche per questo che uso viti e non legature o colla.. perchè le puoi togliere una alla volta senza compromettere la struttura e modificare le parti che non ti piacciono..
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Re: Il mio terzo SOF: un altro Greenland

Post by Giovanni G »

albtf wrote:Vorrei rispondere pubblicamente ad un messaggio privato che mi è stato inviato, perchè forse così riesco a spiegare meglio la mia filosofia costruttiva che ad occhio non era stata molto capita..

Ovviamente non riporterò il nome di chi ha fatto la domanda, ma essendo in questo forum se vuole potrà rivelare la sua identità!!......
Argh!! Tradito sono stato!!! :oops: :oops:
Battute a parte, grazie delle risposte che credo interessanti anche per gli altri. La tua tecnica mi piace molto e la trovo a me molto affine, spero di poterla confrontare al più presto con un lavoro fatto da me.
La stragrande maggioranza dei termini e delle tecniche costruttive resta ancora un mistero ma con pazienza sarà metabolizzata il resto, come già detto, sarà solo bagaglio culturale che si accrescerà con il tempo.
Grazie ancora
Giovanni

L'ora del post, arrotondata per difetto a causa dell'ora legale (sono le 02,30) parla da sola!!
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Re: Il mio terzo SOF: un altro Greenland

Post by Renato74 »

Non sono proprio d'accordo su tutto, in primo luogo il prezzo 80 euro ci stà, basta non pagare il legname ed il gioco è fatto, per il discorso sui progetti trovo assurdo dire che i progetti servono solo a chi li crea, ti parlo da progettista e costruttore, ho realizzato di tutto da parti per aeromobili fino alle sospensioni per motocicli passando per il settore armiero e componentistica per catamarani da regata, non si può improvvisare, anche improvvisando non si improvvisa mai, avrai il progetto nella mente, visualizzerai costruzioni complesse e concetti macchiavellici come ci riusciva Nikola Tesla, ma non stai improvvisando.

Ad esempio, io stò creando uno skin on frame in stile greenland e stò seguendo i fondamentali per creare un kayak che navighi, anche un bidone galleggia, ma naviga male e se ti siedi nella posizione sbagliata galleggia male, spero che su questo tu sia d'accordo con me, se Giovanni ha bisogno di maggior chiarimenti su dei passaggi che gli sfuggono non deve far altro che chiedere e gli verrà spiegato passo passo per ad esempio come citato le iclinazioni dei longheroni, etc.. etc.., sul forum non ho mai visto negate nè le spiegazioni nè i suggerimenti.

Io comunque, seguo un mio stile costruttivo (sono noto per mischiare sacro e profano in molti ambienti :lol: :lol: :lol: ), non è una replica, uso materiali alternativi a scopo sperimentale (proprio come fai tu, ecco perchè mi piace il tuo stile costruttivo, o quello di Unzibug) poichè come ho già affermato, costruendo una replica perfetta compresi i materiali raggiungo un traguardo personale garantendomi una certezza, rischiando una nuova strada raggiungo un traguardo più importante, ossia offrire all'intera comunità un'alternativa (in caso di successo).

Mi avvalgo di strumenti anche inutili al fine della costruzione di un SOF (cad, cnc, modellazione 3D, etc...), lo faccio perchè come te inseguo un mio ideale, costruisco a modo mio con quello che ho a disposizione, però non posso negare che anche inseguendo il mio sogno non posso fingere di non considerare l'esistenza di 4000 anni di storia in materia e di conseguenza tutta l'esperienza accumulata è di innegabile importanza.

Non prendete queste mie parole come critica, anzi, come incoraggiamento poichè per poter essere innovatori, prima bisogna capire dove gli altri falliscono o stallano, ma tutto nasce da un attento studio ed osservazione, anche ad esempio la mia abitudine di disegnare ciò che voglio costruire, sostanzialmente è inutile allo scopo della costruzione del mio SOF, ma potendolo fare metto a disposizione uno strumento comune con cui tutti possiamo discutere più semplicemente poichè c'è un supporto visivo che pone tutti allo stesso piano.

Ovviamente, tutto quello che ho scritto è solo una mia sincera opinione, séguito di una mia convinzione, potrei essere completamente nel torto a mia insaputa.

:wink:
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Re: Il mio terzo SOF: un altro Greenland

Post by albtf »

sono perfettamente daccordo con TUTTO quanto hai detto! Quello che provo a spiegare ma non ho ancora trovato le parole giuste per farlo è che se l'idea è quella di sperimentare e provare, secondo me i progetti degli altri servono solo come guide generali.. Lasciamo da parte questo discorso e chiariamocelo meglio di persona quando andremo a fare quella 2 giorni sul pò! Che non so te ma io sono un sacco ansioso! :-)
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