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il S.O.F.fio sul collo
Posted: 13 May 2011, 18:07
by stefanofasi
ebbene sì, la febbre sale sempre di più, mi accorgo che stò divorando tutti i post con argomento skin, il libro di Cunningham l'ho già ordinato e fremo per averlo....dichiaro ufficialmente il mio "bisogno" mentale e fisico di cimentarmi in questa nuova avventura......HO DECISO CHE MI FARO' UN SOF [smilie=pdt_piratz_06.gif] non potevo resistere oltre.....
In fin dei conti quando a Bibione l'anno scorso ho visto quelle cose strane (il baidarka bianco ed altri skin di, mi sembra, NIP, e la bellissima realizzazione di Tore) sono rimasto veramente colpito perché non avevo proprio idea che si potessero fare Kayak così...successivamente poi, apprendere la "storia" che si portano dietro, capire la particolarità della costruzione, assorbire la bellezza pura schietta naturale e, direi, quasi grezza di queste imbarcazioni, bè me ne sono proprio innamorato, in fin dei conti ci trovo molte analogie con la Canadese, e la sua storia, che è stato il mio 1' e anche 2' amore. Infine ammirare l'opera del prof Giuseppe mi ha dato il colpo di grazia e quindi.....iniziamo, con un S.O.F.fio sul collo!!
A presto, con i dubbi e le domande per gli esperti......che a questo punto ce ne siete parecchi...
Re: il S.O.F.fio sul collo
Posted: 13 May 2011, 18:22
by chiossul
un altra vittima !!! vai Stefanoneeee sò già che un artista come te partorirà un altra meraviglia !!!
Re: il S.O.F.fio sul collo
Posted: 13 May 2011, 19:11
by Renato74
Re: il S.O.F.fio sul collo
Posted: 13 May 2011, 19:49
by leonardokayak
In altri Paesi come Stati Uniti, Canada ma anche in Nordeuropa costruirsi il proprio SOF è un'abitudine molto diffusa e c'è anche molta dimestichezza col rivestire strutture non solo di kayak ma anche di canadesi ed altri tipi di imbarcazioni con il "Canvas" : le cosiddette "Skinboats". Da noi in Italia solo pochi appassionati hanno recepito questa tipologia costruttiva. Ricordo che i primi Skin on Frame che ho visto realizzare in Italia furono quelli di Renzo Beltrame e Marco Pagani. Poi un ruolo decisivo per la diffusione degli skin è stata data da Piero Nichilo che si è specializzato in questa tecnica costruttiva e da Tore Langella che ha fatto tesoro della scuola di Narcis in Spagna e ha poi tenuto una memorabile seduta didattica in occasione del 2° Raduno Costruttori. Effettivamente anche a me la molla scattò dopo quel Raduno dopo aver visto gli esemplari di Piero e quello di Tore.
Per la verità anche al precedente Raduno dove portai il mio primo Greenland "ibrido" Sea Rover, potei ammirare i raffinati modelli di Marco Pagani : un Mackenzie rivestito con Canvas e un West-Greenland solo struttura... ma mi sembravano non alla mia portata. Ora finalmente sembra che questa tipologia di kayak cominci ad avere un certo seguito anche in Italia restituendogli il giusto interesse che merita [smilie=pdt_piratz_05.gif]
Vai Stefano [smilie=pdt_piratz_05.gif]
Re: il S.O.F.fio sul collo
Posted: 13 May 2011, 20:05
by torelangella
vai Stefano ti seguiremmo passo passo
Re: il S.O.F.fio sul collo
Posted: 13 May 2011, 20:13
by trinakria
Re: il S.O.F.fio sul collo
Posted: 13 May 2011, 20:29
by skiuma
complimenti Stefano... ottima scelta! [smilie=pdt_piratz_06.gif] [smilie=pdt_piratz_06.gif] [smilie=pdt_piratz_06.gif]
Re: il S.O.F.fio sul collo
Posted: 13 May 2011, 22:39
by stefanofasi
Re: il S.O.F.fio sul collo
Posted: 13 May 2011, 22:50
by skiuma
Il cedro rosso, da alcuni esperti che ho consultato, Brink in primis, è sconsigliato a causa della sua tenerezza anche se è resistente all'umidità ed è anche molto leggero ed elastico... ho visto comunque alcune immagini di sof in cui lo hanno usato (non so dirti però con che risultato).
Forse converrebbe optare per essenze più forti (anche se relativamente più pesanti)
Re: il S.O.F.fio sul collo
Posted: 14 May 2011, 6:52
by leonardokayak
Quando riceverai il libro di Cunningham leggendo le prime pagine avrai la conferma che anche lui sconsiglia il Red Cedar perchè è tenero e con venature corte. Invece consiglia il Pino lo "Spruce" (che è un tipo di Abete), yellow e white cedar . Quindi se disponi di tavoloni di Pino senza nodi da cui puoi ricavare i longheroni senza doverli giuntare mi sembra che sia un ottima soluzione. Per la scelta tra Greenland e Baidarka io come prima costruzione ti consiglio il Greenland essendo notevolmente più semplice e rapido da realizzare.
Re: il S.O.F.fio sul collo
Posted: 14 May 2011, 9:10
by stefanofasi
leonardokayak wrote: Per la scelta tra Greenland e Baidarka io come prima costruzione ti consiglio il Greenland essendo notevolmente più semplice e rapido da realizzare.
In effetti pensavo anch'io così, il baidarka è uno spettacolo di costruzione ma visto che non ho, di solito, né la pazienza e né l'abilità di altri (...
...) costruttori, credo proprio che mi cimenterò con un bel Greenland, sì ma..est o west ??
Re: il S.O.F.fio sul collo
Posted: 16 May 2011, 21:42
by stefanofasi
Intanto che gironzolo un pò e mi acculturo su questa "malattia" da SOF, provo a mettere insieme un pò di misure per il mio Kayak
(è la prima volta che lo chiamo così
) allora, che ne dite ?:
1' - io sono alto 180 e peso (attualmente
) 90 kg...diciamo che in prospettiva potrei arrivare a ...85, comunque sempre un bel peso...quindi direi un kayak con un discreto volume.
2' - La misura dal gomito alla punta del dito medio, 48 cm.
3' - La misura dei fianchi con i pugni posti lateralmente è circa 50-52 cm
Una prima considerazione quindi mi darebbe una lunghezza di 5,40 mt ed una larghezza di 54 cm ?? potrebbe andare ?
Re: il S.O.F.fio sul collo
Posted: 17 May 2011, 6:43
by leonardokayak
Come misure vanno bene, la larghezza potrebbe anche esser contenuta a 52 cm. Quello che è importante stabilire è se vuoi realizzare un "Rolling Kayak" ovvero un kayak più confortevole e stabile che ti permetta qualche breve escursione. Nel suo libro Cunningham spiega molto bene le differenze tra queste due tipologie e come realizzarle.
Re: il S.O.F.fio sul collo
Posted: 17 May 2011, 18:59
by stefanofasi
leonardokayak wrote: . Nel suo libro Cunningham spiega molto bene le differenze tra queste due tipologie e come realizzarle.
e già, il problema è che stò libro chissà quando arriverà...l'ho preso su amazon.com (dall'america me lo spediscono) e poi mi sono accorto che era anche su amazon.it ed in 2-3 giorni lo spedivano....va bè, a dire il vero nell'immediato non ho neanche il "cantiere" disponibile quindi intanto cerco di raccogliere informazioni, presto andrò a cercare il materiale (penso proprio al pino della 2' canadese).
Per le costole il famoso frassino o potrebbe comunque andare sempre il pino ??
Cioè, tutto pino non potrebbe andare ?!?!?
Se il giovanotto groenlandese del 1800 recuperava in mare un tronco galleggiante di pino ed aveva bisogno di farsi il kayak per cacciare, pensate che aspettava a farselo finché non avesse trovato il frassino per le costole o la quercia per le traverse ??
Re: il S.O.F.fio sul collo
Posted: 17 May 2011, 19:33
by leonardokayak
Se utilizzi legno "verde" quasi tutte le essenze si prestano ad essere curvate e tra l'altro a freddo. Così penso facevano nell'artico (addirittura si aiutavano con i denti a curvare le costole !). Se invece vuoi seguire il metodo della curvatura a vapore il frassino è il più indicato assieme ad alcuni tipi di quercia.