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Re: il S.O.F.fio sul collo

Posted: 3 Oct 2013, 16:49
by gundras
Credo che ilmetodoa cui tu ti riferisci sia quello di cunningam. Io non ho usato quel sistema, semplicemente ho preparato le costole dello stesso spessore e poi piegate.
Sarà dura trovare un kayak su questo forum costruito secondo i canoni tradizionali, checchessidica le tavole piallate, le belle fresate per non parlare dei rivestimenti in nylon non sanno troppo di tradizionale e a mio modo di vedere non bastano le proporzioni e le misure giuste per dire chè è stato costruito secondo i canoni tradizionali, insomma, se cent'anni fa quelle popolazioni avessero avuto accesso a legname e attrezzi come i nostri non si sarebbero certo fatti scrupoli, ma ora cosa ci mettiamo a fare? Io mi accontento di dire che ci andiamo vicino, e mi basta.....
Ciao

Re: il S.O.F.fio sul collo

Posted: 3 Oct 2013, 16:55
by leonardokayak
Personalmente io mi sono trovato bene con le costole a spessore costante (6/8 mm.). Il sistema della costola con la parte centrale a spessore maggiorato presenta a mio avviso alcuni svantaggi : aumento di peso comunque ingiustificato perchè anche costole da 6 mm. di frassino assicurano una robustezza alla struttura sufficiente, inoltre avremmo la parte centrale che resterebbe praticamente dritta mentre è sempre preferibile che la parte centrale abbia una leggera e armonica curvatura che và ad integrarsi con le due curvature laterali accentuate che creano il ginocchio. Tengo a ribadire che queste sono comunque preferenze personali e nulla impedisce di regolarsi come si preferisce anche optando per la costola a curvatura continua...

Re: il S.O.F.fio sul collo

Posted: 3 Oct 2013, 17:50
by Aco
si e' il metodo di Cunningham.... Quando uno scrive un libro, e presenta uno scafo, fissa dei paletti in modo che chiunque possa costruire secondo istruzioni ed ottenere risultati simili con un minimo di garanzia di prestazioni, c'e' gia' variazione dovuta alle diferenti qualita' di costruzione, materiali ed alla customizzazione delle dimensioni, una base che rimane fissa deve esserci per tutti, con spessori diversi e' assicurata la forma che l'autore del manuale prevede (nessuno vuole presentare uno scafo e sentirsi dire che fa schifo quando la colpa e' esclusivamente di una sbagliata esecuzione del lavoro). Un altro effetto e' che il maggior spessore dovrebbe compensare la minor resistenza della costola piatta rispetto ad una arcuata. La rottura e' il lavoro extra in fare listelli, piallarli in modo differente ecc, per alcuni significa cercare attrezzi che non hanno in casa, molto piu' lavoro che spaccare il legno in liste e piegare a mano.
Se uno vuole il risultato del manuale perche' ne ha letto recensioni o ha provato lo scafo risultante e' meglio che non faccia deviazioni, se uno e' inesperto e senza nessun aiuto di altri e' prudente seguire le istruzioni alla lettera. Quando uno invece acquista esperienza e prova diverse cose poi finisce per mischiare tutti i metodi in modo da rendersi il lavoro piu' facile e fa modifiche per ottenere cambiamenti ben precisi rispetto allo scafo originario.
Ti accorgerai che, quando si impara a piegare il legno, fargli prendere la forma voluta e' piuttosto semplice senza nessuna dima o aiuto strano. Quando il legno e' pronto per la piegatura e' molto plastico, lo pieghi contro il ginocchio dove vuoi la curva ed e' fatto. Un altro metodo molto veloce e' di ficcarlo sulle gunwales nelle mortase o con i morsi e spingere il centro verso il basso facendogli fare una specie di S, il legno tiene la forma quando si raffredda e se fai delle prove ti accorgi che raffredda molto in fretta, per le costole si parla di meno di un minuto dove la plasticita' e' ottimale, il che sembrera' poco ma con un pelo di organizzazione e pratica e' piu' che abbondante. Se uno usa il metodo con la chiglia gia' in posizione diventa semplicissimo mantenere una buona linea anche se non si ha l'occhio abituato.
C'e' una fondamentale differenza tra piegare legno (usando una procedura corretta) con la vena perfetta e stagionato naturalmente, anche meglio se la stagionatura non e' completa, e piegare un pezzo di legno stagionato in forno con una vena che e' un disastro. E' mia opinione che l'idea che piegare il legno sia difficile e' dovuta solo alla mancanza di "metodo" e l'uso di un materiale scadente che penalizza gia' prima di iniziare il lavoro.
Quanto al tradizionale... beh la cosa e' spesso personale, costruire al meglio delle proprie capacita' con quello che si ha a disposizione e' per me fedele al concetto del "tradizionale", uno potrebbe fare lo scheletro in plastica rivestito in nylon e se quello e' quello che ha a disposizione per me e' nello stesso spirito di un antico cacciatore dell'artico... e' piu' una cosa di "intenzione" che altro, il metterci impegno, tempo e passione tenendo a mente che e' si sta mettendo assieme una cosa da cui dipenderai completamente...
Uno puo' dire "costruire alla vecchia maniera" e "riproduzione da museo" ma quelle sono tutta un'altra storia...

I passaggi della costruzione sono molto semplici, il che dimostra un bel po di furbizia ed ingenuita', non pensarci troppo su, prova, e divertiti a farlo...

PS: niente e' scontato, non farti problemi che non e' un disturbo... altrimenti il forum non avrebbe ragione di esserci

Re: il S.O.F.fio sul collo

Posted: 3 Oct 2013, 18:30
by Kirkeos
Grazie a voi tutti di avermi chiarito delle idee, purtroppo sono solo idee che sarebbe meglio far divenire esperienze sul campo. In merito alle costole ho visto delle immagini da qualche parte in rete e mi è rimasta in mente questo tipo di costola avendo notato la chiara differenza con quelle a spessore costante. Non ho il testo di Cunningham e proprio oggi ho chiesto ad una libreria inglese se effettivamente è disponibile, prima di pagare inutilmente.
Al momento sto facendo castelli in aria circa la realizzazione di un primo mio prototipo e, quindi, per ogni questione che vedo di più difficile realizzazione, leggo, vedo e fantastico, in attesa di dare inizio ad una effettiva realizzazione.
Ho contattato un amico falegname per reperire legnami e spazio necessario ad ospitare la costruzione, a casa non ho un posto di misure adeguate. Per il legname non ci sono problemi reali ma per lo spazio utile è un po troppo risicato. Staremo a vedere meglio nell'immediato futuro, magari con la realizzazione di un locale con pali e plastica da serra. L'idea sarebbe di iniziare e finire il lavoro entro la prossima brutta stagione.
Mi avete omaggiato con teoria e pratica e di ciò vi sono grato.
Un saluto cordiale a tutti

Re: il S.O.F.fio sul collo

Posted: 4 Oct 2013, 4:41
by Aco
per i sof non hai bisogno di un laboratorio, tutta la costruzione e' molto pulita, una volta preparati i pezzi e' come mettere assieme un meccano, un mucchio di gente li ha fatti in salotto, cucina, camera da letto, soggiorno, corridoio.... basta che ti assicuri che riesci a portarlo fuori dalla stanza.
Attualmente so di chi si e' fatto la barca (in legno, costruzione che sporca parecchio) in camera da letto in un paio di anni e poi ha pure dovuto buttare giu' il muro attorno alla finestra per farla uscire.... moglie mooooolto paziente di sicuro
Per il momento preparare cose come una camera a vapore veloce o un modo per bollire una striscia di legno ( lunga una 30ina di cm) e piegarla ed imparare i vari trucchetti non e' una perdita di tempo, se cerchi nel forum trovi un mucchio di informazioni

Re: il S.O.F.fio sul collo

Posted: 4 Oct 2013, 7:12
by Kirkeos
Grazie Aco, cercherò un approccio graduale con mia moglie per darle la notizia, magari quando è meglio predisosta. No, la camera da letto non è abbastanza capiente ma tra l'ingresso e la sala da pranzo potrebbe entrare di traverso e ci uscirebbe anche una volta finita di realizzare. Se non avrete mie notizie saprete che "l'approccio" è andato male per me. Se vi darò notizia di aver avviato la costruzione in casa significherà che sono tornato single !
Cordiali saluti

Re: il S.O.F.fio sul collo

Posted: 4 Oct 2013, 14:21
by trinakria
:roll: Anche mia moglie aveva "approcciato " male..................questa foto è di domenica :mrgreen:

Re: il S.O.F.fio sul collo

Posted: 5 Oct 2013, 13:14
by stefanofasi
Kirkeos wrote:, cercherò un approccio graduale con mia moglie per darle la notizia, magari quando è meglio predisosta.
E' un pò come quando è Lei che ti dice che avrai un bambino !! :lol: :lol:

Re: il S.O.F.fio sul collo

Posted: 5 Oct 2013, 19:58
by stefanofasi
IMG_2058.JPG
Mensole montate, si può tornare al Kayak [smilie=pdt_piratz_06.gif] :lol: :lol:

Re: il S.O.F.fio sul collo

Posted: 5 Oct 2013, 20:12
by stefanofasi
Eravamo rimasti alle costole che, con la piegatura del Bidet, erano troppo.... a tondo, troppo arco continuo...il che darebbe poca stabilità primaria e comunque troppa profondità dello scafo....
Ora, se la misura dal fondo del kyk alla linea tirata tra le due gunwells, dovrebbe essere la propria mano a pugno con il pollice all'insù (la mia è 17,5 cm..), nel mio kyk ero circa 7-8 cm oltre quindi, interveniamo:
IMG_2061.JPG
IMG_2063.JPG
Avendo già bloccato le ribs nelle proprie sedi e, non avendo voglia di toglierle...ho messo delle cinte a tirare per schiacciarle e poi le avvolte nei punti di maggior curvatura con stracci bagnati.
IMG_2064.JPG

Re: il S.O.F.fio sul collo

Posted: 5 Oct 2013, 20:18
by stefanofasi
Penso di lasciare così tutta la notte poi domani tolgo le bende, faccio asciugare e vediamo se restano "in forma".. :wink:

Questa è, per ora la misura della profondità...se poi è ancora troppo.... cercherò di schiacciare ancora un pò...
IMG_2066.JPG

Re: il S.O.F.fio sul collo

Posted: 6 Oct 2013, 5:04
by Aco
lo puoi tirare di altre 4 dita buone, sei sicuro di non aver fatto le costole piu' lunghe? perche' anche schiacciandole lo spazio e' parecchio, dai un occhio a cosa ti dice nel libro e rimisura tutto.
metti dei morsi alle mortase, o 2 liste tenute coi morsi, cosi' non te le spaccano... stracci bagnati con acqua fresca non fanno: deve essere acqua bollente, quindi metti un bel nylon sotto, preparati la baccinella o un secchio, metti la pentola sul fuoco e poi versi sugli stracci, poi ci vuoi mettere un poco di piu' di straccio, deve tenere acqua e quelli ne tengono poca raffreddandosi piu' in fretta, se hai la vaporella usala... metti una tavoletta tra cinghia e costola cosi' piu' schiacci piu' distribuisce (se la tavoletta ha un pelo di curva metti la gobba contro la costola)... se non vuoi usare le cinghie, o non hai abbastanza, becca la costola tra due tavolette coi morsi, se le teste sono bloccate ti portano la curva dove ti serve, non occorre che le spingi verso la coperta se le tavolette sono della lunghezza giusta... che altro... vabbe' semmai aggiungo, meglio se pure gli altri si fanno vivi.

Re: il S.O.F.fio sul collo

Posted: 6 Oct 2013, 5:08
by Aco
oh: se hai una tinozza grande abbastanza gira il kayak mettendoci dentro le costole e riempila di acqua bollente, usa altra roba per legarle se fai cosi' perche' l'acqua bollente ti rovina le cinghie e te ne accorgi quando la roba ti vola dal portapacchi. SE improvvisi la tinozza con un telo 1: usa un telo tosto che se no si spacca, 2: metti le tavole dei bordi direttamente sul pavimento non farli alti come una vasca da bagno, 3: preparati con stivali di gomma che se il telo si spacca e l'acqua bollente esce ti scotti per bene se hai scarpe normali 4: non improvvisare la tinozza con un telo :wink:

Re: il S.O.F.fio sul collo

Posted: 6 Oct 2013, 12:57
by stefanofasi
:)
questa mattina ho rimosso i bendaggi, ho lasciato che le ribs si asciugassero e, tolte le cinte......sono rimaste abbastanza bene nella nuova posizione, vedrò a distanza di un paio di giorni ma se non si muovono....mi accontento e per questa volta.. :roll: non mi metto a fare tutto quel "macello" che suggerisce Aco :mrgreen: dovrei trasformare il garage in un mattatotio !!! :lol: :lol:
Intanto ho rimontato il Masik nella posizione, spero, giusta. Ho ripreso le misure ed ora dovrei averlo appena al di sopra delle rotule con le gambe leggermente flesse.
Posterò foto.
See you soon !

Re: il S.O.F.fio sul collo

Posted: 19 Aug 2023, 15:47
by wylin