venerdì sera ho fatto una bella chiacchierata con Renato (credo si sia capito abbondantemente che preferisco di gran lunga parlare al telefono!!).
Un appunto in merito a questo: Il forum è fonte di spunti, riflessioni, consigli e suggerimenti; per deformazione professionale e carattere, lo ritengo, però, in certe fasi, soprattutto quelle prodromiche, troppo "lento" per il mio carattere.
La chiacchierata al telefono mi serve tantissimo perchè mentre parlo sviluppo mentalmente il pensiero e il percorso che voglio seguire, i dubbi e le perplessità che mi voglio chiarire, il tutto in tempo reale.
Tutto ciò nn toglie nulla al forum perchè quello che è stato discusso via cavo è mia intenzione riportarlo, poi, durante le varie fasi di lavorazione.
Sempre per deformazione prof. cerco di frammentare tutte le fasi del lavoro che intendo fare per mio e altrui vantaggio; questo porterà ad una correzione precoce di eventuali errori e permetterà ai successivi costruttori di avere una specie di "tutorial" che permetterà loro di evitare gli stessi passi falsi.
Questa tecnica di frammentazione e analisi è tipica di tutti gli studi di processo; serve ad ottimizzare le risorse, prevedere i vari steps, capire come muoversi nell'immediato.
Dopo 'sta pappardella iniziale veniamo a quello che intendo fare.
Ciro sta iniziando la costruzione del Sea ranger, io avrei scelto di fare la versione LC perchè presenta delle varianti di bordo libero e volume più appropriate alla mia stazza.
Come da protocollo mi accingo a preparare un modellino del mezzo che vorrei costruire; nn realizzarò in scala 1:5 nè tantomeno in scala 1:3 come Piero consiglierebbe per motivi di spazio, in casa.
Il mio modello sarà in scala 1:10. Nn sono riuscito a trovare materiale che rispettasse la riscalatura; tutto comunque dovrebbe avere un suo giusto equilibrio tra le varie componenti.
Inoltre, dato che il disegno della coperta assolutamente nn mi piace, ho intenzione di modificare leggermente la parte superiore di alcune seste (Chimera docet!!
) al fine di acquisire una linea più "greenland", che preferisco di gran lunga.
Questa mattina ho incominciato ad allestire un piccolo cantiere, e, allo scoccare delle ore nove, ho iniziato a lavorare di martello e scalpello....subito rimbrottato dalla moglie che affermava che nn era assolutamente cosa, a quell'ora di fare tutto 'sto casino!! ( avrei, in merito, delle considerazioni sul fatto che il simpatico soggetto che abita sotto di me, falcia, trapana, fresa, martella e quant'altro, a tutte le ore del giorno...e quasi della sera, fregandosene del fatto che magari qualcuno possa anche aver lavorato di notte.
Per la realizzazione del modellino ho recuperato uno scalo della amati che ho usato in passato per le barche a vela, un listello segato e appaiato che fungerà da scalo vero e proprio, viti, martello, metro e scalpello, una piccola asse di compensato che mi fungerà da base di lavoro.
P5070001.JPG
I due listelli sono stati segati a 71 cm, in maniera che, dato che il modellino sarà lungo 53 cm circa, ho la stessa distanza tra la fine di poppa e prua e la fine del listello stesso; questa considerazione ha un valore puramente estetico ma anche pratico, legato soprattutto alla visione e al controllo simmetrico dello stesso durante le varie fasi di lavorazione.
Dopo la segatura del listello, li ho appaiati e fermati con 3 coppie di viti, alle estremità e al centro, in maniera che essi stessi fossero completamente appaiati.
P5070002.JPG
viene controllato, a filo con il tavolo, che tutto sia perfettamente lineare, senza avvallamenti,
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