Gli Inuit protagonisti a Sperquark!

Tutte le discussioni riguardanti questo metodo di costruzione scafi e kayak.

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Ade72
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Gli Inuit protagonisti a Sperquark!

Post by Ade72 »

:lol: :lol: :lol: Su Superquark stanno facendo vedere gli inuit e la caccia tradizionale ai narvali con kayak, manco a dirlo skin, mi sembrano tipo greenland ed uno ha un colore simile a quello verde di Tore, qundo pagaiano non fanno schizzi e nemmeno rumore perchè devono avvicinarsi quanto più possibile alla preda. Visto fare da loro sembra nà kazzata, ma non credo sia proprio così :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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heimiti
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Re: Gli Inuit protagonisti a Sperquark!

Post by heimiti »

Ade, a Bibione ho seguito il corso con Maligiaq Padilla sulle tecniche tradizionali groenandesi per il qajaq da caccia, col mio skin-on-frame Ammassalik.
L'insegnamento numero uno è stato quello di imparare a pagaiare tutti in fila serrata alternandoci al primo posto ogni tot. tempo uguale per tutti, per utilizzare la scia dell'altro e quindi risparmiare energia; per la sicurezza ed il pronto recupero di chi si potesse rovesciare, dandogli la prua o la poppa o di lato la pagaia dato che mai potevano fare l'uscita bagnata nè stare troppo sott'acqua davvero troppo fredda per conservare in essa la vita.
Insegnamento numero due: pagaiare in silenzio e senza fare rumore, sia per non allarmare gli animali marini, sia perchè occorre imparare a spostare il qajaq e non l'acqua. Per questo si bendava uno ed in silenzio senza fare rumore dovevamo girargli intorno: se sentiva qualcuno, questi veniva squalificato. Ottimi esercizi che in 5 giorni di intenso lavoro abbiamo imparato! No, non è facile per noi occidentali rumorosi ed esibizionisti!.
Purtroppo non ho potuto vedere il servizio di cui ci parli e spero in you-tube o se qualcuno l'ha registrato gli sarei grata se me ne inviasse una copia!
Grazie!
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heimiti
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Re: Gli Inuit protagonisti a Sperquark!

Post by heimiti »

GROENLANDIA
La caccia tradizionale ai narvali viene effettuata ancora oggi solo con il qajaq e l'arpione a mano nella Groenlandia Est (orientale): i narvali sono animali sensibilissimi e solo così possono venire avvicinati ed arpionati. La pelle di narvalo appena ucciso veniva tagliata e distribuita tra i cacciatori e gli altri e masticata: un'ottima provvista di vitam. C indispensabile alla loro vita. Ancora oggi procedono nello stesso modo.

CANADA DEL NORD
Ho trovato questo filmato della BBC Worldwide:
http://www.youtube.com/watch?v=g7NjYR-y ... 04362D78B9
qui non c'è il qajaq nè l'arpione, non la caccia coordinata tra più persone, non le antiche tecniche groenlandesi ma il fucile ed un trattore delle nevi. La caccia è fatta dalla banchina. Notate come viene preparato l'animale morto per trasportarlo a casa, come la pelle viene immediatamente mangiata. E' la storia di un bambino che impara le varie tecniche di caccia in artico, nell' Arctic Bay in Northern Canada,
"A Boy Among Polar Bears" (6 video sulla vita artica):
http://www.youtube.com/playlist?list=PLCFCB8BE44E15443E

1 Following his father's footsteps - A Boy Among Polar Bears - BBCdi BBCWorldwide

2 How to build an igloo - A Boy Among Polar Bears - BBCdi BBCWorldwide

3 Sharing stories - A Boy Among Polar Bears - BBCdi BBCWorldwide

4 Narwhale hunting - A Boy Among Polar Bears - BBCdi BBCWorldwide

5 At the snow edge - A Boy Among Polar Bears - BBCdi BBCWorldwide

6 Catching fish for the winter - A Boy Among Polar Bears - BBCdi BBCWorldwide

o them, both the animal and the one who eats it benefits.

When the animal is eaten, the human recieves good nutrients. At this, the animal has an opportunity to become a part of the human.
They are very respectful people.
Last edited by heimiti on 1 Aug 2011, 19:05, edited 1 time in total.
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Ade72
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Re: Gli Inuit protagonisti a Sperquark!

Post by Ade72 »

:roll: Credo che ci sia la possibilità di rivederlo sul sito rai, appena finisco di lavorare vado a vedere... :shock: c'è una cosa che mi ha lasciato un pò così...mi è sembrato, perchè le inquadrature non erano fisse sul kayak, che mancasse totalmente il masik e l'arcdeck beam, come se la coperta a prua come a poppa fosse totalmente piatta, non a caso i cacciatori appoggiavano la lenza attaccata all'arpione proprio davanti a loro, che sia una loro evoluzione moderna per la caccia? Mah? Devo rivedere il filmato :?
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Re: Gli Inuit protagonisti a Sperquark!

Post by leonardokayak »

Nei Greenland originari il ponte davanti al pozzetto è quasi piatto e il masik ha pochissima elevazione. La posizione degli Inuit dentro il loro kayak è con le gambe completamente distese.
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heimiti
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Re: Gli Inuit protagonisti a Sperquark!

Post by heimiti »

Affermo quel che ha scritto Leo. Quando sono dentro il mio SOF, ho le gambe completamente unite e ferme, non ho spazio per alzarle! Il movimento unico è la rotazione dei fianchi e busto (hips). Per gli Inuit il qajaq era il prolungamento del loro corpo "artico". Se riesco a vedere il filmato posso aggiungere alcune cose di cui sono a conoscenza grazie a Maligiaq Padilla
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Re: Gli Inuit protagonisti a Sperquark!

Post by chiossul »

LUCIDI FABIO

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Re: Gli Inuit protagonisti a Sperquark!

Post by Ade72 »

8) 8) Bravo Fabio ottimo cacciatore di filmati :lol: :lol: !!! Prua bassa e solo il masik un pò in evidenza ma non troppo accentuato probabilmente c'è anche l'arcdeck beam, ma quasi non si nota! Wow! :shock:
Last edited by Ade72 on 30 Jul 2011, 21:18, edited 1 time in total.
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Re: Gli Inuit protagonisti a Sperquark!

Post by trinakria »

:evil: Non riesco a vederlo.............. :evil:
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Re: Gli Inuit protagonisti a Sperquark!

Post by leonardokayak »

Grazie Fabio, così sono andato a guardarlo (purtroppo me lo ero perso)... Immagini bellissime !
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trinakria
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Re: Gli Inuit protagonisti a Sperquark!

Post by trinakria »

:mrgreen: Si finalmente vedo ...........Gli inuit...........semplicemente MOSTRUOSI......!!!! Sembrano planare in acqua e ci fumano pure la pipa sul kayak :shock: mentre cacciano :shock:
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Re: Gli Inuit protagonisti a Sperquark!

Post by heimiti »

Grazie Fabio per il link!
Sono qajaq da caccia della Groenlandia dell'Ovest verso Nord, con slancio di prua e poppa non molto accentuati. I narvali si trovano particolarmente nella Groenlandia Est (orientale).
I cani trainano a ventaglio le slitte lunghe cui sono legati i qajaq e l'equivalente di un umiaq.
So dai miei amici groenlandesi che il narvalo si può cacciare solo coi qajaq non tanto perchè ci sia una legge simile (non avrebbe senso solo per il narvalo quando ci sono altre specie in pericolo di estinzione cacciate col fucile), quanto per l'etologia dell'animale molto sensibile e difficilmente avvistabile e avvicinabile. Il qajaq scivola sulla superficie dell'acqua quasi non spostandola e non facendo rumore.
I cacciatori pazientano (anche settimane), sempre con uno di turno di guardia, e dormono pertanto senza tende, utilizzando le lunghe slitte come giaciglio.
C'è luce e sole anche di notte (siamo all'inizio dell' estate), e loro vestono l'anorak estivo.
Quando i cacciatori avvistano i narvali, li guardano magneticamente: c'è un'altissima concentrazione sugli animali che, indisturbati, penetrano nei fiordi che si stanno sgelando.
Affilano le punte degli arpioni con un coltello.
I qajaq, pur avendo il ponte anteriore e posteriore "piatto", sono armati da un lato con due arpioni (forse nella costruzione si tiene presente questo fatto, nel qajaq da caccia al narvalo?), ma paiono molto ben bilanciati in navigazione. La cima è riunita ad anse sul ponte anteriore al centro e vicino al masik.
Ogni qajaq ha un avataq (galleggiante) molto grosso (regge circa 100 kg): la pelle di una foca cucita e piena d'aria. I qajaq sono preparati accuratamente e provvisti di più arpioni di cui ognuno ne ha uno con cima e ad essa legato l'anoraq, una pagaia corta di riserva sul ponte anteriore.
I cacciatori salgono in qajaq senza il tuilik, indossando l'Akuilisaq (una specie di gonnellino copripozzetto a vita, estivo).
I tre cacciatori aspettano immobili e silenziosi tenendosi attaccati alla banchisa di ghiaccio.
I cacciatori aspettano tutti e tre il momento giusto.
Il primo cacciatore si porta velocemente sul narvalo: nell'ultimo tratto della fase dell'avvicinamento della preda, dal di dietro, è molto silenzioso nel pagaiare. Poi si interrompe, in abbrivio prende l'arpione, si bilancia con la pagaia e tira. Guardate come nel contraccolpo dell'animale ferito il cacciatore prontamente risponde al qajaq impennato regolando con pronta agilità la postura del suo corpo e della pagaia, quasi a trattenere un cavallo che voglia disarcionare il cavaliere. Ora sta vicino alla preda bilanciandosi con la pagaia.
Il secondo cacciatore accorre velocemente (spinge la pagaia verso prua con forza e la fa uscire dall'acqua con un colpo che solleva l'acqua, segno che ha impresso in uscita molta forza, fatto che slancia in avanti il qajaq) verso il narvalo ferito.
Prende l'arpione con la mano sinistra, si bilancia con la pagaia, mira e tira. Il terzo tira con la destra. Non comprendo se il lato del tiro sia condizionato dal lato di approccio all'animale deciso precedentemente o se sia dovuto al cacciatore mancino (solitamente gli Inuit usavano "negli antichi giorni" - come mi scrive un amico Inuk - i lati indistintamente o quasi).
I tre cacciatori sono perfettamente coordinati nell'agguato e nel ferire e circondare il narvalo.
Colui che fuma la pipa (Trinakria) mi fa pensare che sia o nella retrovia sottovento, o per motivi di regia è stato preso a caccia finita. Gli animali marini hanno un odorato sopraffino e l'ambiente artico propaga meglio gli odori ed il tabacco indica la presenza dell'uomo.
Pagaiano con una pagaia solida (manico robusto) ma con pale sottili per non gocciolare e non fare rumore nei momenti dell'avvicinamento prima di lanciare l'arpione.
Quando ognuno di loro lancia l'arpione si bilancia con la pagaia tenendola sospesa in centro leggermente in diagonale.
Tre avataq sono sufficienti per impedire al narvalo ferito di inabissarsi per cui viene ulteriormente arpionato in superficie e muore dissanguato. L'animale viene trainato a riva tenuto in superficie dai galleggianti, gli anoraq, con la barca (un tempo l'umiaq).
A caccia finita recuperano subito le aste degli arpioni che vengono fissate sul lato dei qajaq, e la punta dell'arpione viene legata ad esse appena arrivati sulla banchisa.
Il narvalo viene portato nelle piccole comunità familiari e le sfamerà per lungo tempo.
Appena scuoiano l'animale, ancora caldo (poi diventa difficile), affettano la pelle e la mangiano immediatamente, dato che è ricca di vitamina C. Tagliano pezzi di quarti di carne che poi sistemano ordinatamente nella pelle che racchiudono per conservare l'animale durante il tragitto in slitta (nel video non si vede).
Ho tratto varie foto dai fotogrammi.
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8) 8) Non è la caccia in sè stessa che mi ha affascinato, anzi da questo punto di vista potrei anche essere contrario, visto che la preda è l'ultimo antenato degli unicorni, ma considerato che non và buttato nulla ed i sacrifici fatti per arrivare al risultato sono sati tanti non discuto la cosa. Quello che mi ha colpito è la leggerezza dei movimenti anche nei momenti di massimo sforzo...veramente interessante. 8)
Complimenti Heimiti ottima descrizione brava! :mrgreen:
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