KLI - Kayak in Legno Italia

Le tasche le posizioni sull'interno o sull'esterno o alternativamente a seconda di come vuoi la forma della chiglia? No è una mia sensazione, ma effettivamente senza modificare la larghezza max del kayak fissata dai longheroni si può modificare la linea della chiglia a seconda di dove si posizionano le tasche! Ho inkasinato un pò la spiegazione, se vuoi faccio un disegno, se hai capito va bene così se ho detto nà str....ta fai finta di niente grazie!

quelle tasche si troveranno all'interno o all'esterno dei longheroni?
Sebbene io pensi che la soluzione migliore potrebbe essere all'interno, chissà perchè ( ) sono convinto che tu li posizionerai all'esterno, vero?

Ho ragionato molto sulla solidità meccanica dell'una o l'altra soluzione, secondo me è ininfluente.

Nel mio caso sono esterne, allego uno schema.

A si rastrema alla japonese ??

Si, mi piace di più, ma non è alla Giapponese, anzi io direi piuttosto che è una forma tradizionale per la preparazione dei longheroni e c'era anche nel libro di Cunningham ma non lo avevo seguito creando quella particolare forma di Barracuda (del quale ho anche trovato una corrispondenza storica come anche quello di Trinakria con una prua accentuata ed una poppa quasi completametne immersa).

La stessa rastrematura dei longheroni ad asportare la usa anche Zimmer (si scrive così?) c'è sul suo sito una guida per costruire un kayak "swedish form" e utilizza questa tecnica anche lui.

Brink invece anzichè asportare materiale per ottenere la forma parte da un longherone più piccolo e aggiunge materiale da sagomare per ottenere poi il medesimo risultato finale.

La sagomatura dei longheroni è abbastanza cosolidata, io questa forma così accentuata l'ho scelta per tre motivi, funzionale, estetico e con una coperta così ricurva depositando a pancia all'aria il kayak lo aiuta a fare "pipì" (Maligiaq docet, grazie a Luisella della spiegazione di questo interessante, strano e geniale fenomeno).

Questo particolare della poppa troppo bassa non rastremando o sagomando i longheroni io l'avevo notata e cercato di correggere intervenendo sulla piastra di poppa con un innalzamento più accentuato. La rastrematura dei longheroni di cui ero venuto a conoscenza dal libro di Cunningham è un passaggio che non ho voluto sinora affrontare perchè mi appariva come una complicazione... non escludo che in futuro possa anche sperimentarla.

Sono d'accordo con te Leo, e ammetto di avere passato lo stesso stato d'animo, hai perfettamente descritto ciò che ho pensato anch'io, ma dai nostri 3 kayaks il tuo in effetti è quello che mostra meno questo aspetto particolare, sei riuscito a correggere bene questo dettaglio.

Io adesso vorrei sperimentare questo passaggio anche per la voglia di diversificare ed imparare le varie tecniche, non ho fretta nel costruire, per vari motivi e ho voglia di sperimentare le diverse soluzioni.

Luisella parlando con un amico Giapponese ha recepito un'altra bellissima informazione.

Tutto è nato poichè lei ha chiesto come facesse a percorrere lunghe distanze con un Greenland e non accusare stanchezza o dolori alla schiena etc..

In buona sostanza, lui ha spiegato che per le maratone, arretra appoggiandosi al traverso posteriore che usa come back rest, ha un secondo punto di presa come puntapiedi, ora, non ho ben capito se usa una costola o se ha un traverso curvo che serve a quest'operazione, fatto stà che è un dettaglio interessante.

Più leggo e più trovo non solo interessante ma ampio e complesso il mondo degli skin on frame, sono sempre più affascinato da questo mondo.

Sì... Fai bene ! Se non si interviene sul profilo dei longheroni, pur accentuando l'angolo di inclinazione, difficilmente si ottiene un bell'inarcamento dello scafo... Riguardando con occhio critico i miei sof, pur soddisfacnedomi, li vedo sempre un pò troppo "rettilinei" Anch'io se deciderò per un nuovo "Greenland" mi butterò su qualcosa di più incisivo... Per ora seguo con interesse le tue sperimentazioni... magari rubacchiando qualche soluzione vincente

Io la rastrematura l'avevo notata sugli articoli di zimmerly eseguita per i longheroni di un greeland, ma non ho mai detto niente perchè non ci avevo capito molto!!!! quello che vorrei saper è se questa forma del longherone ti serve per avere più slancio a prua e a poppa, proprio a voler riprendere il discorso kayak da rolling, oppure è più per grantirti che sò lo svuotamento dello stesso in caso di partenze bagnate? Che poi tu gli eskimo li sai fare!!

Mi piace tutto sin ora Renato........le tue idee serviranno in futuro anche a me !!!!!!!!Io ho anche sagomato ricurvandolo il traverso poggia schiena........ perchè quando lo provai in mare con la pellicola ancora era dritto..........la mia ernia al disco .....mi urlò parolaccie per 2 settimane....... mentre adesso .....è notevolmente migliorato il tutto!!! ( anche grazie ad una spugna pogiata ......) dalla figura allegata sono certissimo che la stabilità primaria del tuo kayak sarà veramente tanta .....effettivamente puoi macinare giornate intere su di un kayak così , e questa è un'ottima opzione....continua così e metti tante foto........Io copio ed incollo!!!

Gli scafi con poco inarcamento navigano benissimo e lo posso affermare per esperienza diretta : non soffrono il vento laterale, sono veloci, direzionali e rollano bene... unico difetto sono poco manovrabili. La mia è più una aspirazione estetica : uno scafo con begli slanci che si innalzano a prua e poppa cattura l'attenzione e son belli a vedersi... poi magari ti fanno un pò penare per tenerli in rotta e fanno desiderare una deriva... ma non si può avere tutto !

Il motivo principale è provare una nuova tecnica costruttiva (per me) poichè ho ritenuto una eccessiva semplificazione i longheroni rettilinei.

Poi non nego che esteticamente hanno un impatto impressionante, ed infine tutto ciò che potrebbero portare di vantaggio tecnico.

anche l'occhio vuole la sua parte

@tri, anch'io ho deciso per un back rest più dolce, inoltre ho tenuto il ponte posteriore all'attaccatura pozzetto molto basso (spero non troppo!) in modo da agevolare l'inarcamento, spero d'aver fatto le scelte corrette, per il momento promette bene e a differenza del primo ho già un pochino d'esperienza, in questo modo non sono angosciato dai vari passaggi perchè non sono più una novità, in questo modo spero di potermi dedicare meglio all'aspetto tecnico della costruzione.

leonardokayak wrote:... La mia è più una aspirazione estetica : uno scafo con begli slanci che si innalzano a prua e poppa cattura l'attenzione e son belli a vedersi... poi magari ti fanno un pò penare per tenerli in rotta e fanno desiderare una deriva... ma non si può avere tutto !

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La mia deriva ...............e la poppa sommersa.........