Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
Ok sentiamo se lui ha qualche dritta... io comunque propenderei per lavaggio con acqua e sapone neutro e poi tenterei la carta di sopraverniciare con uno smalto alchidico molto coprente : ho fatto delle prove e sembrerebbe che lo smalto alchidico non sia incompatibile con la poliuretanica.
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
qualsiasi cosa metti la roba sotto deve essere catalizzata o se non catalizzata la devi togliere... se no e' un macello continuo, ogni volta che tocchi qualcosa...
Acetone no, purtroppo non puoi pulire come se fosse legno, il nylon si cuocerebbe come minimo, pure l'ammoniaca o candeggina lo fregano... non andrei oltre l'alcool (che fa poco niente) non credo che acqua e detergente facciano niente... c'e' roba che usano per togliere lo smalto delle unghie che non ha acetone o altro (ok per la pelle scrivono) ma non sai mai cosa ci mettano dentro quindi fai una prova prima
Se la prima mano sta catalizzando la seconda ci mette piu' tempo, se l'umidita' fosse stata un problema te ne saresti accorto dove lo spessore era parecchio perche' ti avrebbe fatto schiuma (reagisce come la colla).
Prova a passare con un asciugacapelli (con attenzione senza scaldare troppo) e vedi se aiuta, puo' essere solo una questione di tempo...
Direi che quelli della spiritline sarebbero i piu' adatti ad aiutarti visto che la broda e' fatta da loro...
Acetone no, purtroppo non puoi pulire come se fosse legno, il nylon si cuocerebbe come minimo, pure l'ammoniaca o candeggina lo fregano... non andrei oltre l'alcool (che fa poco niente) non credo che acqua e detergente facciano niente... c'e' roba che usano per togliere lo smalto delle unghie che non ha acetone o altro (ok per la pelle scrivono) ma non sai mai cosa ci mettano dentro quindi fai una prova prima
Se la prima mano sta catalizzando la seconda ci mette piu' tempo, se l'umidita' fosse stata un problema te ne saresti accorto dove lo spessore era parecchio perche' ti avrebbe fatto schiuma (reagisce come la colla).
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
Sicuramente hai ragione : su una superficie non catalizzata inutile aggiungere altri prodotti. Anch'io avevo pensato al phon anche se forse occorreva utilizzarlo nell'mmediatezza ad ogni modo farò lo stesso un tentativo...Comunque aspetterò qualche giorno, poi rimuovo il rivestimento. Mi spiace perchè l'effetto in coperta era risultato particolare, ma non sò se poi sarei riuscito a riprodurlo anche sullo scafo perchè era scaturito in maniera del tutto casuale. Ripensando a quanto accaduto mi convinco che devo essermi distratto in una delle miscelazioni e avrò messo metà quantitativo di catalizzatore : non c'è altra spiegazione, anche se giurerei di essere stato attento.
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
basta poco, a volte e' come si mischia...capita
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
per la mia poca esperienza i casi sono due se non ha catalizzato per niente tutto il quantitativo preparato è perchè non sono state rispettate le proporzioni sia per eccesso che per difetto, se ha catalizzato in parte non è stato miscelato a sufficenza cosa che è capitata a me ad agosto ma su legno è ovviamente piu facile. Se era la prima mano prova a spingerla fouri con l'idropulitrice se ne possiedi una lavando dall'interno e poi togli l'eccesso con un raschietto da fuori, non sarà delicato ma il tessuto è robusto e non dovrebbe subire conseguenze, se invece era già una seconda mano .........
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
Grazie dei consigli. Era la seconda mano sul fondo e fiancate , in coperta aveva catalizzato anche la seconda mano. Parlandone con Gianni siamo arrivati alla conclusione che quasi sicuramente la causa può esser stata l'umidità di quella giornata : c'era un caldo afoso che però alle 9 ora in cui ho iniziato la verniciatura, ancora non si avvertiva. In effetti ho ripensato alle fasi di preparazione e non credo proprio di avere sbagliato le proporzioni. Semmai c'è da considerare che si tratta di un prodotto molto denso sia il componente A che il componente B e quindi utilizzando i bicchierini graduati per le dosi quando si versano nel contenitore per la miscelazione una quantità inevitabilmente rimane nel bicchiere e essendo la proporzione del catalizzatore 1:2
rispetto alla vernice il quantitativo di catalizzatore che non cola è doppio rispetto a quello della vernice.
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
Leo se mi mandi in PM il tuo indirizzo ti mando una solvente per poliuretaniche , a base di stirene , pero devi fare prima una prova su un pezzetto di tessuto avanzato mmergwndolo e lasciandolo li fermo per 1/2 giornata , dovrebbe rammollirti tutto e poi a spatola tiri via .
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
Grazie Fabio per la disponibilità, ma frattanto la situazione è notevolmente migliorata : aspetto ancora qualche giorno e poi vi faccio sapere.
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
speriamo bene ... sarebbe una bella seccatura rifare il rivestimento
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
non credo sia l'umidita', chi lo usa mi ha sempre detto che se non schiuma e' ok (te ne accorgi nei punti spessi tipo colature), anzi loro lavoravano in giornate dove io non mi azzardavo ad aprire il barattolo della roba che usavo... Sono convinto che sia la miscelazione, a volte basta uno sgarro in proporzioni o non mischiare bene raschiando le pareti e fondo ecc. basta poco e l'unica maniera per scoprire che cosa e' successo e' se hai una telecamera per rivederlo, sapessi quante volte ci passai quando imparai a dare vernici...
Un primo problema e' di usare due bicchierini graduati e poi miscelare in un terzo, il secondo e' di riusare gli stessi contenitori per le quantita' successive come succede quando si prende un kit con I bicchieri graduati che costicchiano e da riusare continuamente. In entrambi I casi ci sono rimanenze nei bicchieri che sgarrano le proporzioni, minore e' la quantita' di catalizzatore usato rispetto alla vernice/resina e piu' delicata e' la cosa.
Per renderti la vita semplice ti prendi il tuo bicchierino dove mischi e lo prepari usando acqua, lo fai il giorno prima quindi sei sicuro che e' asciutto quando lo usi, sara' usa e getta quindi lascia perdere la roba professionale ed usa i bicchierini di plastica da feste (un incubo per gli ambientalisti ma, dopotutto, ripulire il bicchiere PRO col solvent inquina tanto quanto se non di piu'). Quello che fai e' riemppire con la quantita' A (in acqua) e segnare il livello all'esterno con una penna di quelle indelebili, usa roba fina, non usare un pennarello che lascia una riga spessa 3mm , se vuoi puoi anche graffiare la plastic con la punta di un taglierino. Poi aggiungi la quantita' B e ti segni il nuovo livello. Negli spazi ti puoi anche scrivere A e B cosi' non ti confondi manco se lo fai apposta.
Quando li usi non devi fare altro che riempire di A fino al primo livello e poi portare al secondo livello con B. Seconda partita da miscelare: nuovo bicchierino.
Per fare piu' in fretta (tipo con epoxy) ti puoi preparare un numero di bicchierini gia' riempiti con A e poi, mano a mano che li usi, aggiungi B e mischi.
In questo modo hai le quantita' sempre come si deve senza sbagli. Diventa piu' difficile quando ti trovi con proporzioni tipo 5:1 ma con 1:1 o 2:1 va benissimo.
Terre, addensanti ecc li aggiungi alla fine se sono polveri o roba che occupa un discreto volume, ed anche per quelle e' meglio prepararsi I vari mucchietti tutti pesati uguali cosi' la tonalita' e' vicina (mai perfettamente uguale pero') per ogni partita. Se sono paste o liquidi coloranti, che un pochino basta e non sgarrano i livelli in maniera apprezzabile, allora uno prepara uno dei componenti gia' miscelato col colorante e poi lo si suddivide nei bicchierini, in questo modo la tonalita' e' perfettamente uguale per ogni partita(puo' succedere che rimani con un avanzo di componente X colorato e non miscelato, lo tieni per la volta successive o ritocchi e ripari vari quindi meglio prepararlo in un contenitore sigillabile, col tempo ti fai l'occhio anche riguardo a quantita' e non rimani con avanzi)
Dai un'altra settimana e vedi con l'unghia, se non e' catalizzato come si deve anche se "asciutto" sara' tenero, se ti trovi con aree ok ed aree non catalizzate allora prova a pulire con alcool, un angolino prima cosi' vedi se viene via. Per ora tienilo al sole, al caldo ed all'asciutto (per cercare di non rallentare la catalizzazione)
Se dovrai pulire per bene a questo punto e' cercare di vedere in un angolino come e' messa la cosa sotto la seconda mano, se ti accorgi che la prima mano sotto e' ok allora puoi sperare che quella protegga un poco il tessuto dai solventi che userai, comincia con alcohol e poi andrei sul tipo nafta e se anche quello non va toluene e xylene (o la roba di Fabio) prima che acetone che e' piu' forte, possibile provare polveri per aggregare il piu' possibile la roba molle e poi raschiarle via, dipende da cosa hai in mano. Lavora su piccole aree, togli la mano non catalizzata, asciuga e lava, passa ad una nuova area ecc, praticamente non vuoi che il diluente/solvente rimanga sullo scafo piu' del minimo necessario a togliere la seconda mano (e' piu' semplice da capire se lavori con strati di differenti colori tipo tinta sopra un fondo). Altra cosa da provare ad usare e' acqua e TSP, e' la meno pericolosa quindi magari all'inizio...
Tutta sta roba per pulire e' quello che so per tinta data su supporti solidi, purtroppo non ho esperienza sul togliere vernice da un SoF (e spero di non doverlo fare mai) e tutti quelli a cui ho chiesto hanno risposto "oh shit! that's bad..." ma nemmeno loro avevano una soluzione specifica , il piu' vicino a cui sono arrivati e' per sverniciare supporti di plastica (modellini, caschi da moto, parti di carrozzeria) alcuni dei modi sono sgrassatori industriali (tipo quello della Castrol) o... liquido per freni (Dot4 non il Dot3)...
Un primo problema e' di usare due bicchierini graduati e poi miscelare in un terzo, il secondo e' di riusare gli stessi contenitori per le quantita' successive come succede quando si prende un kit con I bicchieri graduati che costicchiano e da riusare continuamente. In entrambi I casi ci sono rimanenze nei bicchieri che sgarrano le proporzioni, minore e' la quantita' di catalizzatore usato rispetto alla vernice/resina e piu' delicata e' la cosa.
Per renderti la vita semplice ti prendi il tuo bicchierino dove mischi e lo prepari usando acqua, lo fai il giorno prima quindi sei sicuro che e' asciutto quando lo usi, sara' usa e getta quindi lascia perdere la roba professionale ed usa i bicchierini di plastica da feste (un incubo per gli ambientalisti ma, dopotutto, ripulire il bicchiere PRO col solvent inquina tanto quanto se non di piu'). Quello che fai e' riemppire con la quantita' A (in acqua) e segnare il livello all'esterno con una penna di quelle indelebili, usa roba fina, non usare un pennarello che lascia una riga spessa 3mm , se vuoi puoi anche graffiare la plastic con la punta di un taglierino. Poi aggiungi la quantita' B e ti segni il nuovo livello. Negli spazi ti puoi anche scrivere A e B cosi' non ti confondi manco se lo fai apposta.
Quando li usi non devi fare altro che riempire di A fino al primo livello e poi portare al secondo livello con B. Seconda partita da miscelare: nuovo bicchierino.
Per fare piu' in fretta (tipo con epoxy) ti puoi preparare un numero di bicchierini gia' riempiti con A e poi, mano a mano che li usi, aggiungi B e mischi.
In questo modo hai le quantita' sempre come si deve senza sbagli. Diventa piu' difficile quando ti trovi con proporzioni tipo 5:1 ma con 1:1 o 2:1 va benissimo.
Terre, addensanti ecc li aggiungi alla fine se sono polveri o roba che occupa un discreto volume, ed anche per quelle e' meglio prepararsi I vari mucchietti tutti pesati uguali cosi' la tonalita' e' vicina (mai perfettamente uguale pero') per ogni partita. Se sono paste o liquidi coloranti, che un pochino basta e non sgarrano i livelli in maniera apprezzabile, allora uno prepara uno dei componenti gia' miscelato col colorante e poi lo si suddivide nei bicchierini, in questo modo la tonalita' e' perfettamente uguale per ogni partita(puo' succedere che rimani con un avanzo di componente X colorato e non miscelato, lo tieni per la volta successive o ritocchi e ripari vari quindi meglio prepararlo in un contenitore sigillabile, col tempo ti fai l'occhio anche riguardo a quantita' e non rimani con avanzi)
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Se dovrai pulire per bene a questo punto e' cercare di vedere in un angolino come e' messa la cosa sotto la seconda mano, se ti accorgi che la prima mano sotto e' ok allora puoi sperare che quella protegga un poco il tessuto dai solventi che userai, comincia con alcohol e poi andrei sul tipo nafta e se anche quello non va toluene e xylene (o la roba di Fabio) prima che acetone che e' piu' forte, possibile provare polveri per aggregare il piu' possibile la roba molle e poi raschiarle via, dipende da cosa hai in mano. Lavora su piccole aree, togli la mano non catalizzata, asciuga e lava, passa ad una nuova area ecc, praticamente non vuoi che il diluente/solvente rimanga sullo scafo piu' del minimo necessario a togliere la seconda mano (e' piu' semplice da capire se lavori con strati di differenti colori tipo tinta sopra un fondo). Altra cosa da provare ad usare e' acqua e TSP, e' la meno pericolosa quindi magari all'inizio...
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
Se dici che l'umidità non c'entra (e in effetti anche la giornata della prima mano c'era molta umidità e tutto è andato perfettamente), mi convinco che l'inconveniente è da ricercare nei bicchierini graduati. Poichè avevo notato che il "Pot-life" era molto breve preparavo quantità limitate (50 ml. di vernice e 25 ml. di catalizzatore), ma ripetendo più volte l'operazione si accumulava residuo nei bicchierini che avrà alterato nell'ultima passata la proporzione. E probabilmente non avro' mescolato bene magari proprio nell'ultima applicazione (Spirit Line raccomanda di mescolare per almeno 4 min. e sinceramente non stavo lì con l'orologio anche perchè temevo di ridurre ulteriormente il pot-life date le alte temperature di quei giorni). Poi c'è anche da dire che io ho versato tutti i pigmenti inizialmente nella vernice in modo che l'intensità di colorazione fosse costante e questo secondo quanto affermi influisce negativamente. Tra l'altro a questo proposito parlando con Gianni (trinakria) a lui sembrava strano che i pigmenti vengano aggiunti nella vernice e non nel catalizzatore perchè lui il colorante liquido lo aggiunge nel catalizzatore, ma su questo Spirit Line è molto chiaro : dice di aggiungere i pigmenti nel componente "B" che nel caso del loro prodotto è la vernice e non il catalizzatore (di solito è il contrario). Comunque sia notavo che i pigmenti avevano difficoltà a colorare il composto tant'è che venivano fuori quegli strani effetti marmorizzati ( che possono piacere o meno) sui quali devo ammettere che io non avevo alcun controllo durante l'applicazione. Il mio obiettivo iniziale era di ottenere quella tinta color cuoio traslucida che si può ben vedere nei kayak del sito "Cape Falcon" non sò se li avete presenti... ma devo dire che a parte le ulteriori magagne tale obiettivo è stato fallito in pieno
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
Tengo a dire che l'umidità quì da noi spesso supera anche l' 80% ...Ti bagni stando fermo Sono stato sul posto a visitare il buon Leo....il composto usato dopo 2 giorni era anccora gelatinoso dentro il bicchiere,cercando tutte le cause possibili , sono state elencate anche quelle di Aco, che ci azzecca sempre Quando fai molte miscelazioni di piccole quantità ,può capitare di sgarrare ....ma io conosco bene Leo ..ho i miei dubbi che sia capitato ( anche se si deve avvalorare anche questa ipotesi). la cosa che mi lascia più perplesso è la conzistenza dei 2 componenti...io non ho mai sentito di miscelare vernice bicomponente ..il colorante ,in questo caso le terre, nel componente base....questa cosa mi spiazza totalmente.Si sa che, le terre sopratutto hanno bisogno di molta fluidità per sciogliersi in maniera ottimale...il componente indicato non lo è per niente Ovviamente tutto questo scrivere e confrontarsi serve a capire se vale realmente la pena acquistare molti dei prodotti importati ....
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La scuola è d'obbligo il cervello è facoltativo!! I miei kayak https://www.youtube.com/user/gianniiand ... rid&view=0
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
uhmm... hai messo tutto il pigmento nella vernice e poi la hai suddivisa, come dicevo per i coloranti di cui ne basta pochissimo? possibile che visto che non si scioglieva hai continuato ad aggiungere e ne e' andato un mucchio?
boh difficile da dire, preparane un cucchiaino senza pigmento, uno senza pigmento in ambiente umido (lavora nel vapore), ed uno con un bel po di pigmento e vedi come si comportano? (non avevo pensato che se era la quantita' di pigmento avresti avuto problemi anche con la coperta )
A sto punto vista la difficolta' delle terre a sciogliersi mi chiedo il perche' e che terre ti hanno dato...
La colorazione acida della tela prima di sigillare diventa sempre piu' la cosa piu' sicura, quello e' anche il sistema della capefalcon, un passo in piu' ma almeno non si ha niente altro a cui dover fare attenzione, il fondo viene piu' uniforme... forse e' quello che cercavi...
Tri: In genere per le resine ti dicono di miscelare il pigmento nella resina piuttosto che nel catalizzatore, ma se sono terre io le aggiungo sempre alla fine come gli inerti (grafite per esempio)... si puo' miscelarle in una quantita' minima di prodotto e poi aggiungere il resto continuando a mischiare ed allora si distribuisce bene, tipo umettatura e preparazione della pasta per smalti e colori ad olio, bisogna tener conto dei tempi ma con la pratica non e' un problema...
Fabio ne sa piu' di me sulla miscelazione dei pigmenti alle resine, ne ha un po di ogni tipo quindi le differenze le sa
boh difficile da dire, preparane un cucchiaino senza pigmento, uno senza pigmento in ambiente umido (lavora nel vapore), ed uno con un bel po di pigmento e vedi come si comportano? (non avevo pensato che se era la quantita' di pigmento avresti avuto problemi anche con la coperta )
A sto punto vista la difficolta' delle terre a sciogliersi mi chiedo il perche' e che terre ti hanno dato...
La colorazione acida della tela prima di sigillare diventa sempre piu' la cosa piu' sicura, quello e' anche il sistema della capefalcon, un passo in piu' ma almeno non si ha niente altro a cui dover fare attenzione, il fondo viene piu' uniforme... forse e' quello che cercavi...
Tri: In genere per le resine ti dicono di miscelare il pigmento nella resina piuttosto che nel catalizzatore, ma se sono terre io le aggiungo sempre alla fine come gli inerti (grafite per esempio)... si puo' miscelarle in una quantita' minima di prodotto e poi aggiungere il resto continuando a mischiare ed allora si distribuisce bene, tipo umettatura e preparazione della pasta per smalti e colori ad olio, bisogna tener conto dei tempi ma con la pratica non e' un problema...
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.
Mha ...per pigmentare una poliuretanica o si usa il tipo naturale, oppure vai sui pigmenti a solvente , per i primi non fa una piega che metterli e di scioglierli prima nel comp A t,incasini specialmente se misceli a volume e sempre meglio metterli dopo , per i pigmenti a solventi e meglio metterli nel comp.A facendo attenzione a pareggiare con il comp B rispettando le proporzioni. Poi non so di quel prodotto la percentuale d'errore ma penso sia un errore di proporzioni , e sempre meglio usare la bilancina e buttare i bicchieri graduati.
LUCIDI FABIO
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