Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

[leonardokayak]

La famosa maschera che è ben illustrata sul libro di Cunningham che facilita il taglio corretto delle traverse. Certo poi bisogna avere una buona dimestichezza con le lame giapponesi : suggerisco di allenarsi e prendere la mano su pezzi di scarto prima di procedere al taglio definitivo.

[leonardokayak]

Purtroppo le nostre corporature obbligano a sperimentare compromessi ed uscire dalle dimensioni tradizionali.
Allora Vi aspetto : Compare Gianni e Commare Paula ... [smilie=pdt_piratz_05.gif]

[trinakria]

Hai ragione.......i piedi lunghi e l'altezza non penso che appartenevano alle misure Inuit. Sono molto curioso di vedere l'evoluzione di questo kayak che non conosco perchè non ho FB. .... ci vediamo settimana prox

[leonardokayak]

Solo un'immagine che mostra i traversi (dritti) inseriti. Sono 8, manca il traverso poggiaschiena (Back-rest) e poi con il masik e i due "arched deck-beam" (traversi ad arco) saranno alla fine 12 in totale.

[leonardokayak]

Eccoci alla seconda modifica di rilievo (dopo l'inclinazione longheroni a 55°) : il backrest. E' un'idea replicata da quanto illustrato da Eiichi Ito su FB. Si tratta del traverso che delimita il pozzetto posteriormente e dove appoggia la mastra nella sua estremità verso poppa. La trovata è di realizzarla con uno scalino verso il basso : questo consente di posizionare la parte posteriore della mastra del pozzetto a filo con la coperta. Insomma non avremo più i 4 cm. di sporgenza della mastra sulla coperta e potremo distenderci senza più interferenze. Lo stesso risultato viene ottenuto su alcuni "Grrenland" commerciali in composito dove la coperta subito dietro il pozzetto presenta una concavità.

[heimiti]

eccellente!

[Giovanni G]

...solo da imparare!!

[ciromare]

Ma una volta messo il tessuto rimane tipo un'incavo? Essendo la mastra a filo della coperta, o mi sbaglio?

[leonardokayak]

Grazie...ma è un'idea ripresa dal costruttore Giapponese Eiichi Ito e da me replicata...
Come osserva Ciro si crea un incavo dietro il pozzetto che poi è ciò che si ritrova in un famoso Greenland commerciale in composito come accennavo prima.

[leonardokayak]

Credo di aver contenuto lo scalino facendolo meno profondo di quello di Ito.

[flytrout]

é quello che chiamano recess nei kayak in legno di nick shade, ma anche altri costruttori americani e nel modello Petrel è ben evidente, non pensavo che si realizzassero anche nei SOF. Come sempre Leo sei un passo avanti, e quel che apprezzo ancor di più e che non spacci mai le idee come tue. Grande

[skiuma]

Leo, data la mia scarsa competenza nel greenland frame, non riesco a capire come, con un backrest così basso, il tessuto (che lì produce un'infossatura) non interferisca con il bordo mastra, soprattutto in corrispondenza dei due scalini laterali; ed inoltre come fare a non far incastrare la mastra nei longheroni... un motivo in più per continuare a seguirti con attenzione

[federico69]

Anche a me incuriosisce il procedere dei lavori perchè non capisco come sarà poi teso il tessuto in quel punto e senza ristagno d'acqua ma.....................aspetto ovviamente!

[leonardokayak]

Credo anche che questa soluzione faciliti l'ingresso nel pozzetto quando da seduti sulla coperta si scivola all'interno del pozzetto specie con pozzetti di piccola dimensione, in quanto si elimina la sporgenza della mastra. Di contro, come osservano Skiuma e Federico, qualche scotto da pagare ci sarà : maggiore difficoltà nel rivestimento della coperta (anche se ritengo non si verificheranno gli inconvenienti di interferenza e di incastro in quanto sul backrest poggia solo la porzione estrema posteriore della mastra), e sicuramente ci sarà un pò di acqua che stazionerà dietro il pozzetto...ma non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca...
Tutto quello che sò sul Greenland Tradizionale lo devo a Tore e Nip, al Forum KLI e alla mia passione che mi porta a documentarmi sui testi disponibili e specialmente su Internet che è davvero una fonte insostituibile di informazioni. Poi è chiaro ogni costruttore nel suo piccolo aggiunge qualcosina che è sua esclusiva : qualche dettaglio personale, un'interpretazione particolare di un passaggio costruttivo. E' quello che noto anche quando seguo le costruzioni in strip : ognuno riesce pur sempre a mettere una sua impronta personale (anche tralasciando le decorazioni), magari nel modo di allineare i listelli, di rifinire le ruote di prua e poppa : ogni nostro kayak è un pezzo unico e rispecchia la manualità di chi lo ha realizzato.

[Giovanni G]

Tutto quello che sò sul Greenland Tradizionale lo devo a Tore e Nip, al Forum KLI e alla mia passione che mi porta a documentarmi sui testi disponibili e specialmente su Internet che è davvero una fonte insostituibile di informazioni.

Sarebbe molto bello se tu condividessi i link e le fonti con tutti gli altri (nella sezione teorica apposita) in maniera da far progredire tutta la comunità