Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

Tutte le discussioni riguardanti questo metodo di costruzione scafi e kayak.

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trinakria
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

Post by trinakria »

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ziggio
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

Post by ziggio »

Ecco vedi, invece di una mano di bianco per coprire tutto tu hai usato una mano di nero, ma è BELLISSIMO COMUNQUEEEE :lol:
Mi piace molto, davvero [smilie=pdt_piratz_05.gif]
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Aco
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

Post by Aco »

bello, almeno puoi tornare a dormire, pero' confesso che sono un po' deluso che sia finita con un altro scafo alla liquerizia
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leonardokayak
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

Post by leonardokayak »

...Contavo di ottenere una finitura diversa dai miei precedenti sof e speravo fosse la volta buona. La verniciatura rimane per me la fase più critica nella costruzione di un sof. In effetti si tratta di impermeabilizzare e rifinire un supporto particolare che è lo skin, un tessuto che può essere sintetico o naturale e che reagisce in maniera diversa a seconda del prodotto utilizzato. Operazione delicata : la vernice deve saturare la trama ma non andare ad aderire al frame e poi con le mani successive si deve ottenere una buona finitura. La spatola può rivelarsi un ottimo metodo di verniciatura ma occorre saperla utilizzare con perizia : l'ideale sarebbe potersi allenare su materiali di scarto. La foto che segue mostra la finitura che avrei voluto ottenere :
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Kirkeos
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

Post by Kirkeos »

Non puoi lamentarti per il kayak che hai costruito, che è veramente meraviglioso, ed anche se il detto è che non tutte le ciambelle escono con il buco, non sarà come avresti voluto ma con il colore ultimo acquisito ha un carattere veramente deciso, cattivo, definito, a me piace decisamente.
Nelle mie elucubrazioni, penso in continuazione all'intera costruzione di un SoF Groenlandese, e diverse sono le cose che mi inquietano ma più di tutti è la scelta del prodotto di finitura per l'impermealizzazione, se ne possono trovare tanti ma acquistare quello ideale per elasticità e durata non è alla mia portata.
Un saluto a tutti
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

Post by ismamo »

Spettacolo soprattutto per me che adoro il nero!!!! ;)
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leonardokayak
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

Post by leonardokayak »

Ringrazio per gli apprezzamenti...Per quanto riguarda i costi dei materiali il sof è il tipo di costruzione che può davvero esser realizzato con pochissima spesa. Ci sono eloquenti esempi su questo Forum (Unzibug, Albtf , Ciromare per citare i più rappresentativi). Peccato non sia reperibile nel nostro paese una buona tela di cotone adatta a fare da skin che faciliterebbe di molto una lavorazione economica.
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

Post by unzibug »

Leo, è venuto bellissimo lo stesso, nero è cattivisssssimo! :mrgreen:
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Aco
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

Post by Aco »

Leo, per il nero aver usato il "falso carbonio" di Fabio avrebbe potuto accorciare di molto la strada... Per la spatola si: meglio del pennello, spinge la vernice nella tela se e' densa, se si lavora con un prodotto liquido pero' bisogna usare il pennello o viene un macello, li la pratica a laminare l'epoxy veramente fa comodo. Per lavare lo scheletro, olio, olio, olio ed una passata di paraffina. Anche dopo tutto questo uno capita con un tipo di tessuto nuovo e se non fa una prova si trova la sorpresa, il colore prende sempre in maniera differente tra i vari tessuti ecc ecc ecc... Vedrai che il prossimo non ti aspetta dietro l'angolo in agguato come ha fatto questo... anche perche' qualcosa mi dice che per tinte userai le acide tipo jaquard :wink:
Kirkeos, non pensare troppo, e' quello che complica la cosa :mrgreen:, quanto ad impermeabilizzare la copertura di roba ce ne e' davvero tanta, ed a volte roba a buon prezzo va bene, quello che ha preso Leonardo e' uno dei prodotti al top, se non altro per essere specifico per questo tipo di lavoro (ci sono prodotti simili in giro usati in campi molto diversi di cui magari non sappiamo nemmeno l'esistenza a meno che qualcuno non sia del mestiere)... non ti preccupare che cmq molti scafi sono stati fatti con roba piu' mondana ed hanno dato un ottimo servizio.
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

Post by Kirkeos »

Hai ragione Aco, ma pensare troppo è uno dei miei difetti, è da tempo che pianifico i lavori da affrontare per costruire un SoF, cerco di fare uno studio di fattibilità teorico per poter poi iniziare a mettere su il cantiere con meno sorprese possibili.
Certamente non ho ancora uno schema preciso di kayak ma di certo lo gradirei filante per le lunghe distanze e non dedicato all'eskimo (che non so fare). Tornando al materiale, per quello ligneo vedo la cosa più abbordabile mentre per l'altro, spago cerato, telo e pittura impermeabilizzante la vedo nera (nessun riferimento al Kyk di Leonardo). Nella mia zona sembra di essere nel terzo mondo per quanto riguarda queste forniture, con assistenza dei venditori pari a zero, mentre richiedere fuori significa sapere quale è il prodotto specifico che interessa. Comunque inizierò prima o poi e, per forza di cose, sarete voi gli esperti che dovranno consigliarmi e sopportarmi.
Da me non ci sono nemmeno le pecore per adoperarne la pelle, come aveva pensato scherzosamente il buon Tore!
Saluti
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

Post by leonardokayak »

Per quanto riguarda i materiali noi abbiamo il vantaggio rispetto ai costruttori ancestrali che dovevano adattarsi solo con ciò che il loro ambiente gli forniva di avere praticamente tutto a disposizione. Certo il sof tradizionale resta specialmente in Italia una costruzione di "nicchia" dove l'impiego di alcuni materiali è fuori dagli schemi (vedi ad es. la vernice che normalmente viene utilizzata per superfici in legno che noi trasferiamo sul tessuto). Anche il legno crea qualche problema data la lunghezza degli elementi di cui abbiamo bisogno oltre alla necessità di trovare fibre pulite e ben allineate. Bisogna riconoscere che in Italia non è disponibile il nylon balistico ed anche il canvas non si trova. Ma sono tutte difficoltà che sono state brillantemente superate da molti di noi. Personalmente poi quando non riesco a trovare un materiale ne faccio quasi una questione di principio : ostinatamente mi metto alla ricerca fin quando non riesco a trovarlo. Poi ci sono alcuni di noi che preferiscono un approccio diverso utilizzando solo materiali di recupero o di basso costo e riescono ad ottenere comunque risultati apprezzabili. Insomma la costruzione di kayak è un percorso personale e creativo anche nella scelta dei materiali : quando utilizziamo con successo un materiale nuovo che nessuno aveva mai pensato di utilizzare sicuramente avremo un motivo di orgoglio in più. L'importante è porsi un obiettivo e sapere cosa si vuole ed essere coerenti a portarlo a termine. La tipologia di costruzione è bene che si scelga in base alle proprie preferenze perchè la costruzione deve essere piacevole. Io ad es. non ho intrapreso costruzioni in Strip perchè non mi attira il tipo di lavorazione e conseguentemente lavorerei di mala voglia, mentre per tantissimi costruttori è una lavorazione gratificante.
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

Post by trinakria »

:wink: Il tuo discorso non fa una piega.....approvo in pieno tutto ciò che hai scritto.. :wink: E poi quando io l'ho visto ....è stato amora subito...NERO ANCORA DI PIU' :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

Post by leonardokayak »

Grazie Gianni. E' un kayak molto sensuale...ha le curve nei posti giusti :mrgreen:
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

Post by Aco »

i materiali a disposizione, capacita' e attrezzi e comodita' tipo un posto dove lavorare dettano per molti il tipo di costruzione, rimessaggio, usi e praticita' mettono i paletti per cosa costruire.
Anche in nordamerica ci sono zone dove alcuni materiali non si trovano, il fatto che certe cose siano molto comuni per la maggiorparte della gente e, di consequenza, e' quello che trovi in quasi tutte le descrizioni e serie di istruzioni/manuali, non ferma un bel po di costruttori e puoi contare sulla loro esperienza. C'e' meno informazione in giro ma si trova.
Prendi il nylon balistico, per costi e disponibilita' si sono cercate alternative, il poliestere e' stata la scelta di molti, inferiore come materiale ma sempre ad un ottimo livello per i nostri usi... dove lo si trova? ci si guarda attorno, c'e' chi ne ha trovato della grammatura che usiamo da fornitori per tapezzieri ecc ma uno dei posti piu' comuni sono chi fa filtri industriali e "geofabric"... questa e' gente che si trova un pco dappertutto, anche in italia ed il tessuto e' molto piu' economico che altre fonti. Senza guardare troppo lontani, a voi amanti della liquerizia, il nostro Fabio ha un tessuto poliestere (nero di suo) da usare con l'epoxy per imitare il carbonio... usabile. (e magari se e' un prodotto che si muove il ragasso trova pure altri colori).
Tanto per rimanere sui tessuti e trovare info ed esperienze riguardo alle alternative: in germania ci sono numerosi appassionati di scafi pieghevoli e con quello si accompagnano gli scafi anni 60/70, tutta roba che ha bisogno di coperture nuove o di restauro delle vecchie, loro il tessuto lo prenderanno da qualche parte e di sicuro hanno alternative "potabili". Per ultimo una volta che uno capisce la funzione di una certa cosa si guarda attorno e cerca un materiale che ha le stesse proprieta' o ci cade vicino, fa una prova (un telaietto per il tessuto) e vede il comportamento, se soddisfa lo usi... Ovviamente un poco di esperienza tua o "presa in prestito" da altri costruttori aiuta, vedere uno scafo ed avere in mano quello che si cerca e' un vantaggio perche' non giri a casaccio sperando di imbroccare qualcosa ad un certo punto.
Lo stesso vale per il legno, tutto il sitema dei SoF e' pensato per una situazione dove di legno se ne trova poco o niente, la lunghezza e la particolare vena non hanno nemmeno troppa importanza, parecchi scafi erano fatti da pezzetti corti tenuti assieme con incastri e legature, per noi "moderni" una giunta a palella e colla risolve alla grande, ci sono esempi nel forum ed in rete c'e' stato chi ha messo assieme longheroni da un casino di pezzetti che aveva in giro, un altro vantaggio e' che a quel punto la vena ha meno importanza... Un Brico puo' fornire tutto il legno necessario, basta non fissarsi su un certo tipo specifico.
Pensa al maledetto cedro: qui in canada ci si fanno le staccionate, e' comunissimo e ne trovi di tutte le qualita', costa poco, e' leggero... ovvio che diventa il materiale scelto... questo non significa che sia l'unica possibilita', da voi l'abete ci va molto vicino.
Tu sei a casa senza un vero e proprio laboratorio, quindi si presume non molti attrezzi ingombranti tipo combinata ecc... costruzione a strip e' quella che usa piu' attrezzi e fa piu' casino tra polvere, rumore e segatura, quindi quello per te puo' essere un problema, lo S&G potrebbe essere piu' a portata, basta un'alternativo a tagliare il legno e la polvere e' limitata, il legno lo si trova un poco dappertutto, ci va la vetroresina e quella piu' o meno puzza ecc.. se hai la moglie che gira in casa finisce che si lamenta, se non stai attento ti trovi il gatto od il figlioletto ficcanaso appiccicato allo scafo... Il SoF batte tutti in costi, puoi prepararti i pezzi all'aperto un giorno che il tempo e' buono e finire di metterlo assieme in casa, una volta che hai tagliato le gunwales e fatto le mortase la polvere e' quasi niente e si puo' fare dappertutto, tutto e' leggero abbastanza da essere tirato fuori, lavorato e tolto dai piedi se necessario...
Insomma.... non diventare matto a riscoprire la ruota, usa il forum perche' per quanto particolare possa essere la situazione qualcuno qui ci e' passato prima di te, chiedi e cerca cerca cerca: ci sono state interminabili discussioni su tessuti e legni, certe procedure sono state spiegate e rispiegate da un mucchio di gente fino allo sfinimento... se leggi il forum e spilucchi gli archivi quasi tutti i dubbi che puoi avere hanno una risposta.
hai solo pellet trovati in strada e le lenzuola vecchie col buco? e' stato usato pure quello... chiedi ad unzibug :wink:
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Re: Greenland Tradizionale : L'evoluzione della specie.

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leonardokayak wrote:Grazie Gianni. E' un kayak molto sensuale...ha le curve nei posti giusti :mrgreen:
si nero, sensuale, curve... uno penserebbe che si parla di Naomi ma e' il "nerO" che ti frega... non far cadere il sapone se e' vicino :twisted:
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