KLI - Kayak in Legno Italia

le pieghe sono abbastanza inevitabili, ma io adoro vedere le cuciture a mo di cicatrice, quindi anzichè raggrupparle e farne poche le ho tenute distanti per farne di più. la coda


ora manca solo la punta.

Totale ore di lavoro da quando ho srotolato il tessuto: 1,5

Un baidarka della grandi occasioni, col vestito da festa!
Originale davvero [smilie=pdt_piratz_05.gif]

volevo farci un kilt con quella stoffa!!!

fatta la punta
abbellita la coda.. non è tipico dei baidarka da caccia ma da quel che ho visto c'è su molti baidarka da trasporto.. in ogni caso mi piaceva troppo!!
il bello della guaina è che essendo più densa di una vernice normale riesce a tappare buchi anche di 3-4mm di diametro, e se la si da in spessori grossi si secca ugualmente in poche ore.. Fantastica! non la cambierei con nessun'altra vernice!

Alla fine non saràmarrone, proverò a colorare di nero la guaina con i coloranti da pareti esterne

Adesso lancio una provocazione gigante:

si legge un pò dappertutto che la famosa punta dei baidarka sia il predecessore del bulbo che ora mettono a prua delle grandi navi, fendendo l'acqua e abbassando la resistenza... poi c'è molta altra gente che non se lo fa perchè va in acqua in zone algose e ha paura che si incastrino troppe alghe sulla punta..
Ma in tutte le foto d'epoca che ho trovato il bulbo è sempre fuori dall'acqua, e mi viene da pensare che la punta del kayak assomigli semplicemente ad una bocca e sia stata fatta così puramente per motivi estetici..

qualcuno ha foto di baidarka originali in cui il "bulbo" è sotto il pelo dell'acqua?

ho trovato un libro interessante in google books riguardante i baidarka e il loro naso:

Form and Function of the Baidarka: The Framework of Design
Di George Dyson [smilie=pdt_piratz_01.gif]

beh che dire? veramente originale il tuo modo di lavorare, forse un po' grezzo (ma non vuole essere un rimprovero) ma vai direttamente al nocciolo di quel che vuoi costruirti e soprattutto con il materiale che hai per le mani; Gli inuit non raccoglievano forse quello che il fiume ed il bosco offrivano? ora noi abbiamo a disposizione tutto e di più.
Quando vado in discarica a potare qualche rifiuto ingombrante mi piange il cuore nel vedere quello che viene gettato e che potrebbe servire.
Un giorno ti chiamerò perchè sono proprio curioso di vederti lavorare "dal vivo".
ciao e Complimenti.

grazie frank, sono lusingato!
Ne parlavo ieri con la mia ragazza, è vero, faccio lavorazioni estremamente grezze e poco raffinate.. Ma per me la costruzione è un divertimento solo se vedo il risultato finito dopo un tempo relativamente breve..
Ogni giorno devo fare sul kayak un'operazione diversa, altrimenti mi annoio! Infatti la verniciatura è la parte che mi piace meno, troppa ripetitività per troppi giorni..

grandissimo alberto , questa non me la perdo ...mi sà che ti rubo un paio discatti ...mi piacerebbe usarle per i volantini del KLI , scusciteranno sicuramente curiosita

azzz vedo solo ora che poi nn la fai trasparente , non lasci i colori del tessuto?

grandioso!!!

no.. trasparente no.. in principio volevo farla nera, ma in casa ho 2 barattoli mezzi vuoti di guaina, uno grigio e uno rosso tegola. ho versato del colorante nero sul barattolo del rosso sperando che diventasse marrone scuro scuro, ma è venuto più chiaro del previsto, quindi la canoa diventerà semplicemente marrone, anche se le prime 2 mani di fondo saranno grigie.. !complicato!
la prima mano molto diluita per impregnare il più possibile il tessuto

c'e' dibattito su cosa era la punta bifida e la funzione, chi dice sia per estetica chi per vantaggi in termini idrodinamici. Dyson e' un'autorita' per quanto riguarda le baidarka, non per niente ha messo su la ditta che ha messo... ci sono altre pubblicazioni anche piu' recenti..
La teoria del bulbo e' cmq ormai accantonata e visto che non c'e' una prova vera e propria alcuni si limitano a dire che per la forma che la prua ha fare il taglio che la rende bifida e' l'unico modo per cucire la pelle di foca seguendo la forma e con una cucitura stagna, poi c'e' la parte spirituale dove rappresenterebbe una bocca, e la cosa riprenderebbe alcune delle tradizioni ancora presenti in asia (thailandia per esempio) anche la tradizione di dipingere la bocca su alcune canoe da mare della costa ovest nordamericana avrebbe le stesse basi... di fatto si sa che la punta a cui siamo abituati al giorno d'oggi non e' la stessa che usavano in origine, quando i russi hanno colonizzato l'area standardizzarono molto la baidarka che era per loro uno strumento indispensabile per gli eschimesi per cacciare le lontre di mare (la pelliccia era di molto valore) mentre fecero quasi tabula rasa delle altre imbarcazioni che potevano essere un mezzo usato dagli eschimesi per scappare... il risultato e' che di quello che c'era prima non si hanno molte informazioni e le rappresentazioni eschimesi in disegno sono un poco troppo rozze per dare informazioni credibili su dimensioni, forme ecc...
Anche i baidarka a due o tre posti sono state forzature da parte dei russi...

Ciao; proprio l'altro giorno; piero nichilo ha pubblicato sul suo blog un articolo proprio riguardante la prua bifida: Questo il link
http://pnkayak.blogspot.it/
...ci sono degli spunti interessanti..

Giovanni G wrote:Ciao; proprio l'altro giorno; piero nichilo ha pubblicato sul suo blog un articolo proprio riguardante la prua bifida

Caspita, quando si dice coincidenza!!! =)
fatto dei particolari di legno da attaccare come rinforzi anti-striscio sotto il kayak e qualche altro da attaccare agli elastici in coperta.