KLI - Kayak in Legno Italia

Dunque, ho iniziato col rivestimento (allafine ho scelto il pvc). Sono soddisfatto del risultato nella zona della prua e della chiglia, un po meno per la parte centrale, dove si sono formate alcune grinze che penso rimarranno

altra foto, dove si notano le pieghe del tessuto

altra immagine

Questa la metto perchè mi era venuta in mente una mezza idea che non so se sia fattibile e se ne vale la pena: perchè non rivestire anche la parte interna dello scafo, in modo di avere una doppia "paratia" in modo che se si dovesse bucare il telo esterno ci sarebbe sempre quello interno? Poi penso che faciliterebbe an che le operazioni di pulizia. Che ne dite?

mmmmmmmmmm dubito ........una volta che s'infila l'acqua li sotto come la togli ?

infatti il telo andrebbeanche incollato ad ogni sezione, ma non so se ne vale la pena, era solo una mezza idea che mi era venuta mentre rivestivo il kayak

fa un lavoro del genere e col caldo e sole ed il cambiamento di umidita' il legno ti marcisce in un batter d'occhio, poi per riparare lo scheletro devi tagliare il rivestimento.... visto che vuoi pulizia ecc perche' non usi il materiale per un seasock?
lo metti, lo togli, lo pulisci anche sotto alle docce che ci sono in spiaggia se necessario senza troppi problemi, lo puoi usare per mille altre cose ed in piu' e' dotazione di sicurezza (anche se NON sostituisce le sacche d'aria) facendo da paratia e permettendo di svuotare il pozzetto in un attimo prima di rientrare....

il pvc non e' molto elastico ed alcune pieghe sono inevitabili quindi la maniera in cui lo tensioni all'inizio ha la sua importanza, se tensioni di traverso al kayak prima di tensionare in lunghezza per esempio ti puoi ritrovare in quella situazione, il metodo di Yost porta a quel risultato (io lavoro in tutt'altro modo perche' le pieghe mi danno il nervoso, bestemmio di piu' ma alla fine sono piu' soddisfatto)... Se non hai gia' chiuso le punte in coperta proverei ad infilare qualcosa a prua o a poppa tra diritto e telo e vedere se in quel modo la cosa tende a migliorare, se si allora la soluzione e' chiaramente di riprendere il materiale alle estremita'... con pratica, pazienza, e pinze da tappezziere per non rovinare il telo... (a meno che tu non riesca ad incollare in posizione quel qualcosa infilato in punta in modo da allungare lo scheletro) altra soluzione adottata da molti e' di spingere tutte le pieghette a formare una o due pieghe grosse verso il centro e poi tagliare lungo la piega, in verticale, da gunwales fino quasi alle chines e riprendere il materiale sovrapponendolo ... (sovrapponi a favore d'acqua tanto per sicurezza, ovvero la parte verso la prua sta sopra al lembo verso poppa, se ben incollato non fa poi molta differenza ma e' sempre buona regola)
Oppure tienilo cosi' e buonanotte

Ps: ovviamente per riprendere materiale devi togliere le graffette per permettergli di scivolare e ricordati che quella linea graffettata rappresenta un punto debole se tiri i lembi...

Il sea sock è una specie di calzino posizionato all'interno del kayak, fissato intorno al pozzetto e nel quale trova alloggiamento il pagaiatore.
Isola il resto del kayak e addirittura cio permetterebbe, in un sof l'utilizzo delle sacche di galleggiamento ( che io eventualmente, metterei ugualmente!!)
Un altro grandissimo vantaggio è quello dell'inconveniente del materiale che entra allinterno del kayak (soporcizia, sassolini che si posizionamo tra telaio e copertura, ecc); questo presidio elimina totalmente il problema

Un'altra immagine per capire meglio ( notare l'importanza di realizzarlo "al contrario" ossia con le cuciture rivolte all'esterno; questo migliora il confort all'interno del kayak )

Per tensionare il pvc in effetti lo avevo bloccato a prua e poppa prima di fissarlo sui gunwales, ma le pieghe centrali non sono riuscito a toglierle, avevo anche pensato al taglio del telo e a incollarlo sovrapposto, ma poi non mi andava di avere altre giunture che anche se sono incollate a dovere sono sempre un punto vulnerabile.Alla fine l'ho tenuto così e ho già rivestito la coperta non seguendo il metodo di yost che prvede di realizzarlo in tre pezzi , ma usando il telo intero.Tutto sommato sono abbastanza soddisfatto del risultato,considerando che è il primo kayak che realizzo. Rispondendo ad aco infatti non avevo pensato al fatto del caldo e dell'umidità. Per il seasock è una soluzione che avevo preso in considerazione, che materiale potrei usare per realizzarlo, visto che ilpvc che mi è rimasto non è sufficiente? C'è qualche argomento dove viene spiegato il metodo per costruirlo?

metodo per costruirlo e':... una semplice sacca, usa un materiale che tenga l'acqua ma non occorre che sia completamnte stagno, magari se ce la fai tieni il pvc sul fondo.
Misura attorno allo scafo dove hai i piedi ed al pozzetto, quelle sono le misure sopra e sotto del tuo troco di cono, replica alla bene meglio la sezione dello scafo ai piedi e al pozzetto, cuci il tutto, taglia il contorno del pozzetto e cucici il bordo (che prendera' attorno al labbro del pozzetto). Se vuoi tenerlo bello aperto nello scafo metti dei pezzi di velcro attaccati allo scheletro in coperta e nell'area alle punte dei piedi. Nelle foto che ha postato Giovanni c'e' tutto quello che ti serve come visuale poi se cerchi "seasock" in google trovi anche video ecc
PS anzi se nella tua ricerca trovi un bell'articoletto bello e pronto con le istruzioni e tutto ficcalo nella "biblioteca"

ciao a tutti, ritorno a scrivere dopo un pòdi tempo, anche se vi ho sempre seguito. Dunque il sea bee è stato terminato e varato e appena ho un pò di tempo pubblico le foto ( purtroppo il lavoro e lafamiglia non mi lasciano molte ore libere). Il primo giorno che l'ho messo in acqua sono dovuto uscire dopo poco causa mare mosso, ma mi è bastato per rendermi conto che aveva bisogno di una piccola modifica, infatti faceva fatica a virare. in seguito ho alzato un pò la chiglia a prua e ora va che è un piacere.
Adesso stò già pensando ad un secondo kayak e sono indeciso tra un folding e un s&g. Nel caso decidessi per il secondo sarebbe possibile realizzare uno skin ibrido (modello yost) e rivestirlo col compensato? ciao a tutti a presto

non occorre che fai uno scheletro, per quanto semplificato, e poi lo rivesti di compensato... e' raddoppiare il lavoro... c'e' un esempio di quello nel forum cmq. Se poi vuoi farti lo scheletro da cui prendere la forma dei pannelli perche' non vuoi passare la fase di disegno allora puoi usare un qualsiasi metodo ti faccia comodo tanto poi lo scheletro lo togli. Volendo puoi fare lo scheletro con correnti piuttosto fini e cartone o polistirolo per le dime, ovviamente le dime saranno poi eliminate mentre i correnti rimangono incollati ai pannelli (al posto dei cordoli in uno S&G tradizionale praticamente) e li puoi alleggerire ulteriormente togliendo lo spigolo interno con un pialletto convesso...
Insomma... puoi fare un poco come ti pare.

infatti l'idea era un pò quella, cioè di lasciare solo la sezione dietro al pozzetto e quella dove puntano i piedi ovviamente chiuse per realizzare dei gavoni. Secondo te tra i modelli di yost qual'è a parte il sea bee quello più adatto ad un pagaiatore
inesperto?

Io di Yost ho costruito questo, piuttosto stabile.
http://www.kayakinlegno.com/forum/viewt ... 02&p=25912

Di tutti coloro che l'hanno provato, solo un tipo supersportivo e muscoloso ci si è rovesciato, ma è partito di forza bruta sbagliando completamente la tecnica. Tutti gli altri non hanno avuto problemi, incluso gente totalmente negata per qualsiasi sport che non preveda l'uso di forchetta e coltello ...