COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
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- Aco
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Re: COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
varia come ti senti piu' comdo, originariamente nell'artico si sedevano con le ginocchia piuttosto diritte e piedi puntati, una posizione che per noi e' decisamente scmoda. Per noi il modo normale di sedersi e' a "ranocchio" con le ginocchia piuttosto piegate ed aperte ed i piedi a V per intenderci, i nostri scafi, all'inglese, sono decisamente piu' grandi (enormi se prendi quelli fatti all'americana) di un originale. Non tutti ci possiamo annodare come se fossimo di gomma quindi da qui parte la precauzione di fare un simulacro e mollare altre misurazioni.
Il masik sta contro la gamba al di sopra del ginocchio perche' ci si appoggia contro il masik, nessuno dice che tu non possa fare un masik piu' alto ed incollare due blocchi di spugna dove poi appoggi con le gambe, oppure scolpire la superficie sottostante del masik come una doppia S invece che un arco semplice, oppure portare un poco indietro la traversa del poggiaschiena, facendo un pozzetto un poco piu' lungo hai piu' spazio per scivolare dentro (spesso non si usa cmq quella traversa come poggiaschiena vero e proprio perche' noi facciamo pozzetti di forma diversa dall'originale). Altro modo e' di abbassare il poggiaschiena, Praticamente la profondita' di tutto lo scafo posteriormente al pozzetto e' minore di quello che hai adesso, l'assetto dello scafo non cambia, la pendenza del bordo si quindi la curva del bordo e' un poco un limite, questo porta ad un pozzetto col labbro piu' inclinato e, di conseguenza, una piu' facile entrata... sono tutte considerazioni che uno fa all'inizio... ora niente e' da fare per forza in un modo oppure in un altro, la filosofia costruttiva e' di vedere il tuo "ingombro" e costruire attorno a quello.
Occhio con due entrate alle estremita' e tutto troppo chiuso, se il vapore non circola ti rimane un area di vapore "vecchio" al centro e quello e' piu' freddo... in genere uno livella un poco la scatola (mantenendo un pelo di pendenza necessaria a riportare la condensa dentro al bollitore) se l'estremita' e' un poco piu' fredda del necessario, ma una chiusura esagerata non e' necessaria, per darti un idea uno straccio bagnato appeso davanti all'estremita' aperta e' abbastanza... Ovviamente se hai una scatola con una bocca 30cmx30cm ed un pentolino infimo come bollitore non riuscirai mai ad avere abbastanza vapore e devi sigillare la scatola come una pentola a pressione, pure bollitore e scatola devono essere proporzionati e spesso quella e' la magagna. Il problema salta fuori subito quando hai piu' di una costola nella scatola, se il bollitore e' piccolo uno puo' chiudere tutta la scatola ed aspettare che si riempia di vapore ecc ecc, poi quando apre e sfila il primo pezzo il vapore se ne va e la scatola si raffredda ed in quel modo ha fregato i pezzi che sono nella scatola, la costola sucessiva non si piega come dovrebbe o si spacca. Questo su e giu' del vapore (quindi temperatura) non e' un problema della scatola e' un problema di un bollitore non adeguato e la costante presenza di vapore e' importante (per quello si fanno sistemi di ritorno di condensa o doppi bollitori se si usa la camera per una giornata intera).
Se uno ha una caldaietta per fare il the come bollitore e' meglio che usi un pezzo di scarico da grondaia e preparare un paio di costole al colpo piuttosto che fare una scatola grande per farne 5 o 6.
Nel libretto che hai la camera nelle foto e' molto inclinata, la vaporella che usa deve dargli parecchio vapore perche' quella punta molto in alto, una pendenza di un paio di dita e' abbastanza, lui non raccoglie nemmeno la condensa quindi volendo potrebbe essere quasi sul piano.
Detto questo, te tieni il centro piatto e pieghi piu' verso le estremita' quindi se il centro non e' caldo puo' non fregartene, cerca di avere le entrate in corrispondenza con le parti da piegare se non altro... se poi dovrai piegare in modo diverso per altri progetti tienine conto pero'
Il masik sta contro la gamba al di sopra del ginocchio perche' ci si appoggia contro il masik, nessuno dice che tu non possa fare un masik piu' alto ed incollare due blocchi di spugna dove poi appoggi con le gambe, oppure scolpire la superficie sottostante del masik come una doppia S invece che un arco semplice, oppure portare un poco indietro la traversa del poggiaschiena, facendo un pozzetto un poco piu' lungo hai piu' spazio per scivolare dentro (spesso non si usa cmq quella traversa come poggiaschiena vero e proprio perche' noi facciamo pozzetti di forma diversa dall'originale). Altro modo e' di abbassare il poggiaschiena, Praticamente la profondita' di tutto lo scafo posteriormente al pozzetto e' minore di quello che hai adesso, l'assetto dello scafo non cambia, la pendenza del bordo si quindi la curva del bordo e' un poco un limite, questo porta ad un pozzetto col labbro piu' inclinato e, di conseguenza, una piu' facile entrata... sono tutte considerazioni che uno fa all'inizio... ora niente e' da fare per forza in un modo oppure in un altro, la filosofia costruttiva e' di vedere il tuo "ingombro" e costruire attorno a quello.
Occhio con due entrate alle estremita' e tutto troppo chiuso, se il vapore non circola ti rimane un area di vapore "vecchio" al centro e quello e' piu' freddo... in genere uno livella un poco la scatola (mantenendo un pelo di pendenza necessaria a riportare la condensa dentro al bollitore) se l'estremita' e' un poco piu' fredda del necessario, ma una chiusura esagerata non e' necessaria, per darti un idea uno straccio bagnato appeso davanti all'estremita' aperta e' abbastanza... Ovviamente se hai una scatola con una bocca 30cmx30cm ed un pentolino infimo come bollitore non riuscirai mai ad avere abbastanza vapore e devi sigillare la scatola come una pentola a pressione, pure bollitore e scatola devono essere proporzionati e spesso quella e' la magagna. Il problema salta fuori subito quando hai piu' di una costola nella scatola, se il bollitore e' piccolo uno puo' chiudere tutta la scatola ed aspettare che si riempia di vapore ecc ecc, poi quando apre e sfila il primo pezzo il vapore se ne va e la scatola si raffredda ed in quel modo ha fregato i pezzi che sono nella scatola, la costola sucessiva non si piega come dovrebbe o si spacca. Questo su e giu' del vapore (quindi temperatura) non e' un problema della scatola e' un problema di un bollitore non adeguato e la costante presenza di vapore e' importante (per quello si fanno sistemi di ritorno di condensa o doppi bollitori se si usa la camera per una giornata intera).
Se uno ha una caldaietta per fare il the come bollitore e' meglio che usi un pezzo di scarico da grondaia e preparare un paio di costole al colpo piuttosto che fare una scatola grande per farne 5 o 6.
Nel libretto che hai la camera nelle foto e' molto inclinata, la vaporella che usa deve dargli parecchio vapore perche' quella punta molto in alto, una pendenza di un paio di dita e' abbastanza, lui non raccoglie nemmeno la condensa quindi volendo potrebbe essere quasi sul piano.
Detto questo, te tieni il centro piatto e pieghi piu' verso le estremita' quindi se il centro non e' caldo puo' non fregartene, cerca di avere le entrate in corrispondenza con le parti da piegare se non altro... se poi dovrai piegare in modo diverso per altri progetti tienine conto pero'
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Re: COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
Ciao Aco,ti ringrazio per i tuoi insegnamenti sempre molto chiari ed utili.
Ora il bollitore è costituito da una pentola che contiene almeno 5 litri di acqua,il bruciatore e fornello di quelli che si usano normalmente per sterilizzare i barattoli di conserva posti dentro dei grossi contenitori colmi di acqua,quindi il volume e la durata del vapore sono sicuramente abbondanti.
Comunque domani predispongo il marchingegno in giardino,e prima di inserire le centine tramite un foro per sportello misuro la temperatura del vapore,cosi saprò se il vapore è caldo a sufficienza.
Faro anche un paio di foto,cosi sarà più facile valutare il diabolico attrezzo.
oggi ho provveduto a modificare prua e poppa dandogli uno slancio maggiore,domani fotograferò anche questo,cosi potrò avere il vostro giudizio.....prezioso.
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Comunque domani predispongo il marchingegno in giardino,e prima di inserire le centine tramite un foro per sportello misuro la temperatura del vapore,cosi saprò se il vapore è caldo a sufficienza.
Faro anche un paio di foto,cosi sarà più facile valutare il diabolico attrezzo.
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Re: COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
invio un paio di foto del pezzo di legno(PINO D'ALEPPO) dal quale penso di ricavare il masik
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- Aco
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Re: COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
uhmmm quel nodazzo e' proprio tra i piedi per un masik, spesso un ramo ha la forma di partenza gia' come si vuole, raramente pino ecc perche' quelli tendono ad essere diritti... tornando a quel pezzo di pino... starebbe benissimo come piano di una consolle
non diventare troppo matto col masik, prima vuoi chiarire la forma che ti serve e poi, se hai preso gusto con la piega al vapore, la strada del masik laminato da strati precurvati e' percorribilissima...
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Re: COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
per la verità al masik laminato avevo fatto un pensierino,oggi ho finito di montare le centine comprese le spine in bambù da mm.3, ho lasciato solo in sospeso la n°n1 e la n°20 che essendo realizzate in due pezzi ho in tenzione di montarle dopo aver fissato il dritto di prua e di poppa,domani spero di riuscire a fare alcune foto.
A proposito del masik,ho deciso di attendere dopo la legatura della chiglia di fare delle prove direttamente seduto nel kayak.
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Re: COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
Allego alcune foto della situazione attuale.
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Re: COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
Bello, sembra un kayak dai volumi generosi. Personalmente preferisco le estremità con maggiori slanci e un rocker più accentuato, ma penso che in acqua mostrerà un'ottima stabilità di rotta.
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Re: COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
Ho letto più volte i tuoi post,conosco i tuoi gusti e li apprezzo,la mia scelta è dettata da un uso diverso ossia un kayak adatto a percorsi da 2 a 7 ore con mare mai esasperato,considerando la mia eta e la tecnica in mio possesso,invidio la vostra capacità nel praticare l'eskimo,purtroppo qui a Carloforte non esiste nessuna forma di insegnamento.z
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- leonardokayak
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Re: COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
Il bello del SOF tradizionale è che lo modelli su misura non solo sul tuo fisico ma anche per l'utilizzo che ne vuoi fare. Per lunghe navigazioni è consigliabile prevedere un vero e proprio sedile.
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Re: COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
probabilmente per il sedile farò come per il N.H. lo ricavero dal foam.
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Re: COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
Mi resta da stabilire come piegare la mastra,dato che la mia camera del vapore è troppo corta,ho letto non ricordo dove, che si può utilizzare la pistola termica,non ho capito bene la procedura....dovrò rintracciare il post e vecchio neurone solitario permettendo capire come fare.
Allego alcune foto dellla situazione attuale.
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Re: COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
ne posto ancora un paio.
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Re: COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
ma è trasparente il tuo skin!piergi42 wrote:Rieccomi ,dopo un po di giorni di assenza,finalmente ho finito lo SKIN,appena il tempo me lo consente,impregnerò il tutto con l'olio di ricino(utilizzando il sistema descritto da TRINAKRIA....CIAO GIANNI).
Mi resta da stabilire come piegare la mastra,dato che la mia camera del vapore è troppo corta,ho letto non ricordo dove, che si può utilizzare la pistola termica,non ho capito bene la procedura....dovrò rintracciare il post e vecchio neurone solitario permettendo capire come fare.
Allego alcune foto dellla situazione attuale.
io vedo solo il frame
a parte questo, bella costruzione! mi piacerebbe tanto iniziarne una con questa tecnica
pace in casa, pace nel mondo.
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Re: COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
E bravo cumpare .... Quello che hai finito è il frame... lo skin è la copertura finale per il pozzetto guarda un po quì.....forse ti è utile [smilie=pdt_piratz_06.gif] dai che viene su bene http://www.kayakinlegno.com/forum/viewt ... &start=330
STAFF KLI-Gianni Iandolo
Se costruisci più di 4 kayak come me , avrai una cassata in regalo
La scuola è d'obbligo il cervello è facoltativo!! I miei kayak https://www.youtube.com/user/gianniiand ... rid&view=0
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Re: COSTRUZIONE SKIN ON FRAME
Grazie Gianni,purtroppo il neurone in questo periodo soffre di solitudine ho rivisto il tuo post,vorrei una conferma nella foto mi sembra che la giunzione per il momento non è stata assottigliata ,altra cosa il mio problema è che non ho una camera del vapore di lunghezza adeguata,esiste una alternativa valida senza dover costruire un'altra solo per un paio di listelli?
Oggi ho dato la prima mano di impregnante......(la formula è quella descritta da Gianni).Il risultato è soddisfacente,a parte l'odore di olio di lino che sento tuttora nelle mie mani zzzzzzzzzz
Allego le ultime foto,prima dell'oliatura .
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