alcune considerazioni su una carena in compensato torturato

Sezione studio dedicata ai principali software di progettazione e disegno per la progettazione di scafi.

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edosailing
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alcune considerazioni su una carena in compensato torturato

Post by edosailing »

bene.. piano piano sto imparando.. e mi sto divertendo un casino.. volevo dire 2 cosette..
premetto che il mio kayak è stato provato da gente che praticava a livello agonistico.. e tutti mi hanno detto che è più che ottimo..ma questo lo addebito alla classica fortuna del principiante.. le mie sensazioni sono state:.. come si vede dalla foto 1 la carena ha una V accentuata.. da progetto doveva essere meno, ma io ho applicato un listello con una generosa stuccatura, per motivi di linea, oltre a questo il rocher non è accentuato ( foto 2 ) questo da una stabilità di rotta che è fin troppa ( non riesci a cambiare direzione repentinamente con solo la pagaia ma devi usare il peso e sbandare ).
come si vede dalla foto 1 la larghezza max di coperta è notevole ( 67 cm ) ma se notate la larghezza al galleggiamento è minima.. e le fiancate svasano molto. questo da una superficie bagnata minima. infatti quando si sale a canoa ferma ti da la sensazione di essere ballerina, o come ha detto qualcuno di essere su un olimpico. poi prendi sicurezza, perchè appena sbandi un pochetto entra in azione la stabilità secondaria che è notevole..questo da una ottima velocità col minor sforzo.. e io sono stato deliziosamente sorpreso di come risale la corrente senza troppo sforzo.
ora 2 parole sulla costruzione.
il pregio maggiore è la velocità.. 2 persone esperte con i pezzi già tagliati e pronti potrebbero assemblare il tutto in un giorno. le linie naturali del compensato piegato sono belle e performanti, il costo è molto minore di uno strip.
il difetto...: è che non è una costruzione semplice... non lo consiglierei come prima costruzione.. e anche uno già esperto se affronta per la prima volta questa tecnica .. avrà parecchie difficolta.. il discorso cambia se dovessi rifarlo naturalmente.. comunque con un pò di fortuna sono riuscito a fare quello che mi serviva un kayak leggero, molto stabile e con una buona velocità di crociera.. e a quanto pare.. solido!! ciao
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Re: alcune considerazioni su una carena in compensato tortur

Post by trinakria »

:wink: le tue sono ottime considerazioni, che serviranno ad arricchire , e di molto , i preziosissimi post di costruzione di un kayak.! Io dopo 5 kayak costruiti in tutte le tipologie costruttive, mi accorgo ogni giorno , che non si finisce mai di imparare ! Rinnovo i miei complimenti Bravo :wink:
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Re: alcune considerazioni su una carena in compensato tortur

Post by chiossul »

ti avevo detto che filava ! ha le line dello scafo che ricordano i surfki , leggermente gonfiate di una dozzina di centimetri (che io ho provato e non sono riuscito a stare sopra) :lol: :lol:

Image

complimentssssssssssss , ora goditelo !!!! penso che ti darà soddisfazioni anche con onda ! :wink:
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Re: alcune considerazioni su una carena in compensato tortur

Post by Aco »

il fatto che ha un a sezione praticamente rotonda da' una superficie bagnata minima rispetto ad altre forme a parita' di volume, e' geometria. E' molto svasato e quindi ha una buona stabilita' secondaria e anche a caricarlo, vista la svasatura, ci vuole un po' per affondarlo di un paio di cm. Nel tuo caso hai aumentato la v e questo aumenta la direzionalita' (notevolmente con una piccola variazione, spesso e' una sorpresa per chi non e' abituato) ma non devi pensare che sia troppo stabile, con uno scafo il modo piu' agevole per girare e' sbandarlo, e' un po come andare in moto o in bici (in un kayak inclini al contrario pero'), dopo un po diventa naturale e lo fai senza pensarci, quindi non considerarlo un difetto e' normale. Sbandare lo scafo e' anche un modo per mantenere la rotta quando traversi con vento e corrente senza dover correggere continuamente la rotta con la pagaia.
Ovviamente la forma ha anche i suoi svantaggi a seconda delle condizioni, un po di spigolo va bene per aggrappare sulle onde se si gioca, e gli scafi fatti col compensato torturato tendono ad essere un poco piu' larghi degli altri perche' si e' limitati dalla curva che si puo' far fare al compensato, come concezione e' vecchiotta, una 40ina di anni fa e anche piu', ma dopotutto kayaks e canoe sono un concetto antico. Fa piacere vedere qualcosa di diverso dai soliti greenlands che vanno tanto di moda adesso.
Per chi volesse piu' disegni con quel concetto Dennis Davis e' uno dei piu' conosciuti per usarlo e se si vuole pensare ad un evoluzione in una forma un poco piu' performante Bjorn Thomasson mantiene le linee in molti dei suoi scafi, che con un pco di lavoro potrebbero essere adattai a questo tipo di costruzione.
Io ho sempre pensato che l'uso perfetto di un disegno come il tuo e' come buona partenza per un Sit on Top, e appena il periodo di preparazione delle canoe finisce qui magari un qualcosina possiamo farla apparire nel forum, quindi preparati ad essere usato come cavia per alcuni test ;)
Ho il pdf per un kayak come il tuo che fu pubblicato in una rivista (fine woodworking), il progetto e' di Dennis Davis e l'articolo e' di Chris Kulczycki, ha istruzioni e offsets, insomma tutto quello che serve per costruire. Non si parla di licenza o copyright, insomma i piai sono pubblicati quindi... mi dimentico sempre di spedirlo a Fabio cosi puo' essere messo nei downloads del forum per l'uso di tutti, magari lo faccio stasera.
Complimenti per la costruzione e goditelo quest'estate perche' quest'inverno magari comincerai ad essere ossessionato da aggiunte varie (lo scafo si presta bene) grazie a qualche maniaco nel forum ;)
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Re: alcune considerazioni su una carena in compensato tortur

Post by edosailing »

grazieeee.. volevo mettere un filmatino per far vedere come và... ma non ne sono capace, mi spiegate la procedura???
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federico69
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Re: alcune considerazioni su una carena in compensato tortur

Post by federico69 »

Devi caricare il video su Youtube e sul forum poi carichi il link che si autogenera.
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Re: alcune considerazioni su una carena in compensato tortur

Post by chiossul »

LUCIDI FABIO

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Re: alcune considerazioni su una carena in compensato tortur

Post by edosailing »

credo di aver capito.. domenica lo farò ..pochi secondi tanto per far vedere.... sono incappato in un bel dilemma l'ultima volta che sono andato.. ho preso un paraspruzzi in naylon economico.. ( e anche se era extra large, ho dovuto modificarlo tagliandolo e cucendoci delle strisce per allungarlo e allargarlo, mo và ) e avevo preso a suo tempo un giubbotto della tribord a milano.
ora il paraspruzzi và sotto oppure sopra il giubbotto??? .. se và sotto è comodo.. però il giubbotto ha una cinghia che passa a cavallo.. cioè sotto il natiche.. e se il paraspruzzi è sotto non la posso mettere altrimenti dovrebbe passare attraverso il paraspruzzi.. se metto il paraspruzzi sopra posso mettere il cinghino del giubbotto.. passante sotto il natiche.. ma.. il paraspruzzi non passa sopra il giubbotto e mi rimane sotto l'ombelico. usando il giubbotto senza il cinghino sotto al natiche in acqua mi sale fino al mento e mi dà fastidio per nuotare..( ho già provato perchè in acqua ferma ho voluto vedere fino a quanto posso spingere per rovesciarmi.. e io l'esckimo ancora non lo so fare!! ) è un bel dilemma ci sto diventando scemo!!!!!! ciao. edo
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Re: alcune considerazioni su una carena in compensato tortur

Post by Aco »

se modificato il paraspruzzi assicurati (sedendoti nello scafo all'asciutto in spiaggia o metti qualcosa di morbido tra scafo e pavimento a casa, non provare in acqua) di essere in grado di togliere il paraspruzzi completamente dal bordo del pozzetto senza nessun problema. Il che vuol dire essere in grado di strapparlo via con una mano in un solo colpo nel tempo di contare fino ad uno. Davanti al paraspruzzi ci dovrebbe essere una cinghia, afferrare e tirare verso di te. Questo va fatto prima ancora di andare in acqua la prima volta e deve diventare un riflesso.
Mi raccomando, se il paraspruzzi e' messo in modo corretto non si esce cercando di sfilartelo, se preso dal panico ci provi rimani incastrato, c'e' chi ha commesso quell'errore.... o meglio c'era... se capisci cosa intendo.

Il giubbetto va sopra al paraspruzzi. Non so che tipo di pfd hai ma di quelli con la cinghia di solito sono da soccorso, pesca, barca o per bambini (perche' se i bambini alzano le braccia il giubbetto si sfila visto che non hanno "forma" alla vita)...... se e' l'x-tract D allora la cinghia e' un optional e dovresti essere in grado di toglierla.
il giubbetto sale se non e' della misura giusta, o le cinghie sono lasche, oppure se non va bene per il tuo corpo, anche se per certe persone la loro forma rende impossibile trovare un giubbetto che non sale... quando lo hai provato in negozio non ti hanno chiesto/detto niente, fatto provare diversi modelli ecc??
marca e modello?
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Re: alcune considerazioni su una carena in compensato tortur

Post by edosailing »

il paraspruzzi l'ho provato e lo tolgo agevolmente ( ho provato anche in acqua .. mi sono rovesciato apposta ) il giubbotto l'ho comprato anni fà ed è da regata.. parecchio spesso.. forse è per quello che mi sale se non metto il cinghino sotto le natiche.. e anche per la pancetta..he,he.. ne comprero uno piu adatto.. piano piano sistemo tutto.. ho fatto i premicoscia e adesso si che ho il pieno controllo.. poi per uscire da sottacqua .. il mio pozzetto è quasi un sit on top non ci sono problemi..
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Re: alcune considerazioni su una carena in compensato tortur

Post by edosailing »

mo ci provo.... non badate all'audio sono i pensionati che giocano a scopa

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Post by federico69 »

:lol: :lol: :lol:
Audio stupendo :lol: :lol: :lol:
Scherzi a parte va benononone mi pare e viaggia anche bella veloce.Complimenti ancora!!!
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Re: alcune considerazioni su una carena in compensato tortur

Post by edosailing »

guardate che bello il ticino.. dovremmo fare un portolano dei vari fiumi con informazioni dettagliate.. anche per mangiare :lol:
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Re: alcune considerazioni su una carena in compensato tortur

Post by unzibug »

bel posto, c'è anche una bella acqua limpida ... ti fa venire voglia di canticchiare eh! :lol:
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Re: alcune considerazioni su una carena in compensato tortur

Post by Aco »

edosailing wrote:guardate che bello il ticino.. dovremmo fare un portolano dei vari fiumi con informazioni dettagliate.. anche per mangiare :lol:
Chiedi ai moderatori, magari si puo' aprire una sub-rubrica "portolano" da postare tra gli articoli, adesso con la possibilita' di plottare tratte con google earth o stampare mappe con foto satellitari, miste ecc, tracciare un giretto su un fiume o l'altro non prende molto tempo. Se il formato si fa un po' standard per tutti si puo' facilitare la ricerca per zone e per durata del giro.
Se tutti contribuiscono con semplici note (robe tipo particolari interessanti, livelli d'acqua in diversi momenti dell'anno, tratti impraticabili ecc) e distanze per ogni uscita di una certa importanza si puo' mettere assieme una bella raccolta, e per i giretti da una giornata o meno sono sempre utili indicazioni su punti dove mettere in acqua, dove uscire, o anche solo area dove parcheggiare e distanza dal parcheggio alla messa in acqua.
Il portolano potrebbe aiutare a riempire la sezione articoli visto che piu' che altro adesso si esce piuttosto che scrivere.
Chi fa parte di clubs locali inoltre dovrebbe avere gia' qualcosa del genere per la loro area.
Per scafi pieghevoli e' utile anche avere info su mezzi pubblici eventualmente utilizzabili, soprattutto se l'uscita non e' un giro chiuso.

Qui In Canada ce ne sono abbastanza da coprire bene la maggiorparte delle tratte classiche, specialmente per i parchi nazionali,
e la cosa e' utilissima quando si deve organizzare giri di piu' giorni ma soprattutto va bene per dare idee e scoprire posti che senno' magari passano inosservati e i giretti da una giornata o meno spesso e volentieri finiscono sempre negli stessi posti quindi nuove localita' fanno comodo.

Per conto mio sarebbe un ottima idea.
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