Primo quesito

Sezione studio dedicata ai principali software di progettazione e disegno per la progettazione di scafi.

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Giannxx
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Primo quesito

Post by Giannxx »

Dopo aver rovistato il forum e il web in cerca di più informazioni possibili, ho capito ( ma posso anche sbagliarmi per cui non esitate a correggermi ) che:
un kajak non ha una forma prestabilita ma può essere creata e quindi adattata alle esigenze del suo costruttore, ovviamente tenendo presente le varie componenti quali, la galleggiabilità, la linea idrodinamica per meglio fendere l'acqua, l'adattabilità alla statura del kajaker ed al confort in generale e, infine, al design in quanto anche l'occhio vuole la sua parte.
Ma non sono riuscito a capire qual'è la lunghezza minima di un kajak, perchè partono tutti dai 5 metri?
Se si realizzasse una carena più profonda a " V " ed una " pancia " più tonda ( secondo le tesi dettate dalla vecchia marineria che diceva che la barca per essere tale deve avere una prua prominente ed i fianchi di una bella donna) potrebbe navigare meglio?

Vi prego non Linciatemi..... Grazie per le risposte
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unzibug
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Re: Primo quesito

Post by unzibug »

Io ho costruito un kayak da 4 mt ed uno da 4,80 e vanno bene, non c'è una regola che impone di farli lunghi più di 5 mt :wink:
Come hai già capito, la forma di un kayak è la conseguenza di una serie di compromessi per ottenere la giusta dose di velocità, manovrabilità, leggerezza, stabilità, ecc ... Chiaramente per avere un po' più dell'una devi rinunciare ad un po' dell'altra, quindi le domande che si fanno sempre sono:
- cosa ci vuoi fare col kayak? (mare, fiume, lago, gare, giri tranquilli, onde, acque calme ...)
- che esperienza hai nella pagaiata? (un principiante ha bisogno di un modello più stabile)

Tranquillo, qua non si lincia nessuno, al massimo si scherza e ci si prende un po' in giro bonariamente :mrgreen:
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Re: Primo quesito

Post by Aco »

Come ti ha detto Unzibug tutto dipende dall'uso.
Ogni decisione che prendi ha un lato positivo ed uno negativo, per questo non esiste uno scafo in assoluto perfetto per tutto ma solo una grande collezione di compromessi, e non solo nell'acqua ma anche fuori: peso se lo devi trasportare a braccia, carico sulla macchina, rimessaggio ecc ecc. Esattamente come per le donne devi decidere cosa vui prima di impegnarti, uno scafo con una bella poppa e linee mozzafiato puo' essere cosi' nervoso che ti viene male quando ci devi uscire.
Per le dimensioni, lunghezze ecc e' pieno di scafi al di sotto di 5 mt, e' piu' una questione di volumi, alla quale non si scappa, e come li distribuisci lungo lo scafo (e torni all'uso che ne fai), come per le donne la distribuzione dei volumi cambia con le mode e con i gusti ed... uso :wink:
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Re: Primo quesito

Post by federico69 »

A me quando ho costruito i miei kayak, hanno insegnato nel forum che la progettazione è sempre il risultato di una serie di compromessi.Ho fatto un singolo da 4,34mt e un doppio da 4,60.Misure dettate da limitazioni del garage nella costruzione del doppio e massimo ingombro trasportabile dalla mia macchinina nel singolo. Poi con quei limiti ho cercato di fare qualcosa che mi piacesse , che galleggiasse e che fosse realizzabile.Molti altri parametri della progettazione ,ma non tutti, credo che siano trascurabili a livelli amatoriali.Una volta stabilita la lunghezza se hai limitazioni obbligate come è successo a me, cerchi un volume accettabile e una stabilità in base alla tua esperienza da kayaker.Poi se sei esperto allora puoi cercare altri fattori che influenzano le prestazioni ma credimi che qualsiasi prima costruzione fatta con le tue mani ti sembrerà un capolavoro di cui essere fieri. Non siamo poi così tanti almeno in Italia (e ti auguro di essere uno di noi), che possano dire di essersi costruiti il proprio kayak in legno.
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Re: Primo quesito

Post by Giannxx »

innanzitutto grazie per le risposte e per gli incoraggiamenti, che sono sempre graditi, e vengo subito al dunque:
vorrei realizzare un kajak da utilizzare esclusivamente in mare per cui se vi sono tecniche o linee specifiche da seguire, sono pronto ad ascoltarvi. Poi vorrei chiedervi qualche delucidazione sugli scali: ho notato che la maggior parte degli scali sono degli scatolati di legno e in un post si rilevava addirittura le dimensioni 30cmX10cm, la mia domanda è perchè utilizzare tanto legno quando si potrebbe ovviare con una tavola di abete piallata?

Lo so che sono un rompi......e siamo solo agli inizi!!!!! :)
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federico69
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Re: Primo quesito

Post by federico69 »

Lo scatolato di legno lo usi nel caso tu faccia lo scalo esterno. Costruisci una base che non fletta per nessun motivo e sopra poi fissi le seste alla giusta misura. Io ad esempio ho usato lo scalo interno nella costruzione del singolo. Devi fare qualche piccola attenzione in più ma ti eviti appunto tutto quel legno
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Re: Primo quesito

Post by Aco »

non co sono considerazioni particolari in forme ecc, generalmente i kayak da mare sono piu' lunghi perche' uno corto da fiume tipo "paperella" tende a scodinzolare ad ogni colpo di pagaia quindi non il meglio per fare strada, ma va bene se vuoi giocare in surf, la velocita' e' in proporzione alla lunghezza (un appunto: si parla di velocita' massima potenziale, chi pagaia puo' non essere in grado di arrivarci o mantenerla per un periodo utile e velocita' e' differente da efficienza che tiene conto di molte altre cose, insomma se non devi farci gare di sprint...) Ovviamente la differenza in dimensioni tra fiume e mare e' molto grande e non si riferisce specificatamente alle risposte che ti sono state date prima sulle dimensioni, non farai un kayak cosi' corto a meno che non fai modelli tipo retrieval o koryak.
Lo scatolato lo si fa perche' e' stabile in quel modo. Spesso uno lo costruisce per usarlo in un mucchio di altre costruzioni, oppure in alcune parti l'umidita' e' tale, o ha sbalzi, da far muovere di molto una semplice tavola... alcuni autocostruttori ci hanno messo cosi' tanto tempo a finire che una tavola o murale si sarebbe imbarcato. Per costruzioni singole si puo' usare molta piu' roba: tavole o murali, migliore e' la vena meno rischio che si imbarchino, se uno costruisce veloce puo' usarli e di solito si controlla spesso che non si sia imbarcato col tempo durante la costruzione (si controlla che non faccia curva o torsioni), una soluzione che molti adottano e' di accoppiare due murali o tavole, o tagliare in due per lungo quello che hanno, con la vena al contrario in modo che le tendenze al movimento si contrastino. Invece che scatolato uno puo' usare una sezione ad H con due murali ed una striscia di truciolare in mezzo, qui in NordAmerica li usano per la struttura dei pavimenti quindi alcuni comprano quelli. Altra gente ha usato tubi di plastica da fognatura, servono piu' supporti lungo il tubo ma 4 stecche extra non sono un problema, piu' supporti piu' rottura se lo devi spostare ma se rimane dove e' non e' un problema.
La cosa usabilissima e stabile che ognuno puo' usare e' una semplice scala, in legno od alluminio, attaccarci le dime e' giusto un pelino piu' complicato se non puoi avvitare direttamente sulla scala ma servono soloo 4 scarti di legno e 10 minuti in piu'.
Uno scalo curioso e' fatto con uno scatolato composto da due morali sopra e sotto ed i fianchi di cartone corrugato, lo puoi mettere a ponte su due sedie e montarci sopra, tiene!
Alcuni hanno fatto uno scatolato per scalo interno usando battiscopa da case che stavano rinnovando.
Se hai un posto dove vendono moquettes puoi farti dare alla gratisse il tubo di cartone che sta dentro al rotolo, e' di solito molto lungo, siccome e' flessibile uno ci spara dentro della schiuma espansa e si irrigidisce un bel po', un paio di supporti extra ed una spenellata di tinta lo mantengono abbastanza a lungo anche in posti umidi
Un profilo in metallo puo' essere tutto quello che ti serve, insomma vuoi una base stabile mentre lavori e le dimensioni sono relative visto che la rigidezza dipende piu' dalla forma. Ovviamente lo scalo interno deve essere piu' piccolo che quello esterno.
Io uso uno scalo flessibile perche' quelli buoni li ho prestati ad amici e sono diventati "torna a casa Lassie", e perche' in quel modo posso fare uno stesso modello con diversi rocker.
Oh, un altro motivo per cui si fa lo scalo grosso e' perche' se costruisci roba grande tipo canoe e' piu' stabile e lo usi come vera e propria cassetta degli attrezzi.
Datti un occhiata in giro vedrai che roba per farti lo scalo senza troppo lavoro o soldi la trovi
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Re: Primo quesito

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Re: Primo quesito

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