resinare la coperta è un bel po piu rognosetto, a causa del pozzetto, che ovviamente va fatto a pezzuole, con l'ulteriore rogna di dover poi spianare i bodi tra una pezza di tessuto e l'altra, in posti spesso un po difficili da lavorare con la levigatrice..

ma con un po di calama e di pazienza...dopo di chè una ulteriore mano di resina a finire e poi via a montare la componentistica, la voglia di varare è tanta , anche per capire le reazioni di un kayak concettualmente diverso da quelli finora provati.

purtroppo il varo non va sotto i migliori auspici, nemmeno il tempo di entrare in acqua , che il vento monta e ci costringe al rientro, un paio di cose però le capisco, il comando timone è un po moscetto, le cerniere dei pedali flettono un po e anche il compensato, anche il pezzo di cima tessile, che serve per collegare i cavi d'acciaio che comandano il timone sono troppo elastici e quindi diventa un po impreciso, complice però anche il vento e le onde, vedrò meglio quando avrò sostituiti gli spezzoni di tessile con la cima in spectra, che è inestensibile, ma la cosa peggiore di tutto è che la resina , a contatto con l'acqua è diventata opaca e bianchiccia, quindi ho dovuto smontare tutte le componenti, per ricarteggiare l'intero scafo, non sò se la colpa di tutto questo è imputabile a un errore mio, tipo temperatura sempre troppo bassa o è un difetto della resina (ho cambiato marca)sicuramente la finitura stavolta sarà a poliuretanica bicomponente data a spruzzo.
nota positiva , si è dimostrato un kayak stabile da fermo, che mi permette di stare seduto di lato con le gambe in acqua, e che non soffre l'onda di poppa, almeno questo...
