Mauro e il suo Kayak ibrido

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Re: Mauro e il suo skin on frame ibrido

Post by albtf »

federico69 wrote: Non ne sono convintissimo ma mi auguro ovviamente di sbagliare io! :roll:
Concordo, io avrei allargato sia i longheroni sopra che quelli sotto, se proprio il lavoro era da fare..
Quasimodo:La larghezza massima della parte immersa variera' di parecchio? Se no gia' che hai smontato tutto potresti prendere in considerazione il fatto di allargalo il piu' possibile!

In ogni caso non vorrei mai essere il ficcanaso che da ordini, ma solo consigli basati sulla poca esperienza che ho, che puoi tranquillamente ignorare, tanto la cosa che mi piace del tuo modo di costruire e' che fai le cose come piacciono a te senza essere minimamente spaventato dallo "sbagliando s'impara" ( e io sono uno di quelli che su 6 kayak ne ha sbagliati 3! 8)
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Re: Mauro e il suo skin on frame ibrido

Post by quasimodo »

Rieccomi dopo una lunga pausa, nessuno è mai ficcanaso se dall'altra parte c'è chi ha voglia di imparare :) , detto cio la mia domanda al post precedente è " quanto dovrebbe essere largo il kyk nella parte bassa?" attualmente è 46 cm mentre la parte superiore è di 58 cm a modifica effettuata ditemi se è meglio allargarlo o meno è ancora tutto come l'ho lasciato nell'ultima foto (ero in attesa che babbo natale mi portasse la levigatrice a nastro la resina è un po' ostica da togliere a mano) un salutone a tutti e buon annooooooo.
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Re: Mauro e il suo skin on frame ibrido

Post by Aco »

la larghezza e' una cosa soggettiva, vai da barconi a roba che e' praticamente uno stecchino, si guarda piu' la forma piuttosto che il cm. Se i fianchi hanno una V pronunciata hai la possibilita' di inclinare di piu' lo scafo senza che finisca sottosopra, se il fondo invece e' cosi' largo da costringere i fianchi ad essere diritti, o peggio guardare verso l'interno, allora ti trovi molto stabile ma inclinando lo scafo raggiungi il punto dove ti ribalti molto piu' bruscamente anche se con notevole difficolta'. Un fondo piatto tende a seguire la superficie dell'acqua quindi in posti con onde risulta molto meno stabile perche' seguira' l'inclinazione dell'onda sbilanciandosi....
Hai il fondo piatto di una sezione a rettangolo ad un estremo ed una sezione a semicerchio all'altro estremo
Quando entri in uno scafo qualsiasi hai un'impressione iniziale di stabilita' con lo scafo in piano, poca o tanta, da principiante quella e' cosa ti rende nervoso se poca, si chiama stabilita' primaria. Quando prendi confidenza e cominci ad inclinare lo scafo per manovre o gioco ti accorgi che ha una sua stabilita' ache messo sul fianco, questa si chiama stabilita' secondaria...
Le forme a V sono normalmente instabili, tendono cioe' a mettersi sul fianco in modo di offrire la parte piatta alla superficie dell'acqua, questa tendenza e' smorzata dall'immersione, piu' lo scafo e' immerso e piu' tendera' a funzionare come un pendolo piuttosto che stare in equilibrio sulla chiglia... un esempio e' il galleggiante per la lenza, lo metti in acqua e se ne sta diritto come un fuso perche' il peso e' sotto alla "ercolino sempreinpiedi", sposta il peso al centro del galleggiante e quello se ne stara' in acqua sempre sul fianco, spostalo sopra e il galleggiante si ribalta...
Il succo del discorso e' che il tuo problema non e' lo scafo ma e' di essere troppo rigido e nervoso perche' non sei abituato tutto li', e' come la bicicletta o i pattini, piu' sciolto e tranquillo sei e piu' facile ti viene... Per ora alla stabilita' secondaria non ci arrivi,ti spaventi prima e quello basta a sbilanciarti, pero' fa uno scafo a chiatta e di sicuro ti senti stabile e tranquillo, ma non ti forzera' a crescere visto che non lo userai in acque mosse (se vuoi fare fiume compra uno scafo da fiume in plastica). una maniera per aumentare la stabilita' e' quindi immergere di piu' lo scafo (usa acqua per zavorra, non usare sabbia o pietre o lo scafo ti affonda se si riempie) non e' l'ideale per gli stress ma per un paio di volte all'inizio ti dovrebbe mantenere piu' tranquillo e darti il tempo di prenderci la mano, usa un giubbetto (e va in acqua solo col goibbetto per una nuotata, puo' sembrare una cretinata ma in quel modo ti ficchi in testa l'aiuto che il giubbetto ti da' per stare a galla) e magari usa l'inverno per andare a nuotare in piscina ed aver confidenza in acqua... insomma meno spaventato di finire in acqua sei e meglio e'...
alle brutte metti un paio di sponsoni removibili sui fianchi o un paio di scafetti sempre removibili da usare a mo' di "rotelline" finche' non ci prendi un po' la mano... in questo caso piazzali in modo che con te dentro ed in piano siano fuori dall'acqua, una volta sbilanciato gli scafetti finiscono in acqua e non c'e' verso che ti ribalti ma devi avere il movimento iniziale per abituartici... (tutto ovviamente in acqua piatta e vicino a riva all'inizio)
E questo non per dire quello e giusto e questo e' sbagliato, imparare dai propri errori e' buona scuola e per molti e' l'unica scuola a disposizione, ma va bene se ci se lo puo' permettere, se uno sa gia' andare in kayak puo' sperimentare con una certa cognizione di causa, ma si e' a zero allora sei alla cieca in una stanza buia.. ogni spigolo e' tuo. E' pieno di gente che e' partita ben intenzionata e a causa di scafi non adatti a loro o tentativi infruttuosi hanno chiuso completamente con kayaks e barchette varie, il che e' un peccato...
E c'e' da ricordarsi che andare i kayak presenta comunque dei rischi da non sottovalutare.

Ed ovviamente hai sempre la possibilita' di andare a fare un corso e buonanotte, hai un istruttore che ti e' di fianco ed altra gente piu' o meno nella tua stessa situazione, imparare diventa molto piu' facile.

Ps: per togliere la resina scaldala ed usa una spatola o raschietto se cordoli o laminazione, se usi cartavetro allora maschera con filtri e tuta a cappuccio da pittore perche' respirarla fa male e la polvere sulla pelle delle volte sviluppa allergie ed irritazioni
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Re: Mauro e il suo skin on frame ibrido

Post by albtf »

buon anno! Come dimensioni puoi rifarti ai kayak che vengono usati come scuola per imparare: la parte sotto è larga tra i 55e i 65 cm, poi conta anche la lunghezza del kayak, ma tanto sei già sui 4 metri quindi sei apposto.

Considera che il mio primo greenland lo ho fatto largo 45 nella parte sotto e non lo consiglierei come prima barca perché troppo ballerino (come hai sperimentato anche tu).

Se allarghi sopra e sotto di una decina di centimetri direi che basta..
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Re: Mauro e il suo skin on frame ibrido

Post by quasimodo »

usciti dal torpore invernale dilungatosi anche fin troppo e esauriti gli altri ottomila impegni si riparte con il progetto, l'obiettivo e di mettere in acqua il k per le prossime vacanze ricordate dove ero rimasto?
Già avevo completamente scolato tutto
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Re: Mauro e il suo skin on frame ibrido

Post by quasimodo »

Ho però scoperto una cosa... il kayak è come il maiale...
non si butta via niente, infatti ho semplicemente modificato ma riutilizzato tutto il materiale che già avevo a disposizione e se tutto va come dovrebbe andare questo è piu o meno il risultato finale
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Re: Mauro e il suo skin on frame ibrido

Post by quasimodo »

che dite assomiglia aun po' di piu a quello che dovrebbe essere? ricordiamoci che è sempre un esperimento
Un salutone a tutti e beato chi è già a bagnooooo.
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Re: Mauro e il suo skin on frame ibrido

Post by albtf »

bello bello! le lunghe pause costruttive aiutano sempre a schiarirsi le idee e vedrai che questa volta ne uscirà un capolavoro!
Anche io con la mia prima realizzazione ho avuto bisogno di qualche mese di pausa per trasformare quella che era una vasca da bagno in quello che ora è il mio kayak preferito!

buon lavoro!
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Re: Mauro e il suo skin on frame ibrido

Post by quasimodo »

Work in progress postero ancora qualche foto ma ormai siamo arrivati all'epilogo, volevo però porvi una domanda circa il rivestimento. Considerato che ho intenzione di verniciare lo scafo di bianco e nell'ottica di costruire in modo economico stavo valutando una'lternativa alla fibra di vetro, nello specifico un telo di polietilene trattato per resistere ai raggi UV, agli agenti chimici ed atmosferici, tanto per intenderci sono quei teli che si usano nei giardini per creare ombra o oscurare la vista ai vicini ovviamente laminato con resina.
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Re: Mauro e il suo skin on frame ibrido

Post by albtf »

Una volta parlai con un tipo che negli anni '70 fece un paio di sof con struttura in morali di abete, centine in compensato tutto rivestito con tela di juta incollata alla struttura e infine verniciata con resina poliestere.
Sicuramente l'effetto stagno lo avrai.. Ma a livello di robustezza non credo.. Considera che se compri un mat leggero e usi la poliestere invece dell'epoxy risparmj parecchio in soldi..
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Re: Mauro e il suo skin on frame ibrido

Post by quasimodo »

in effetti per essere il primo esperimento con gli ovvi limiti, la scarsa esperienza e qualche taccone qua e la il risparmio è d'obbligo quindi direi che è andata per il polietile :wink:
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Re: Mauro e il suo skin on frame ibrido

Post by quasimodo »

ancora qualche foto per gradire :D :D :D
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Re: Mauro e il suo skin on frame ibrido

Post by Aco »

per la vetroresina e' piu' la resina che costa piuttosto che il tessuto, ogni altra cosa che usi o non da la resistenza o si delamina (tipo il telo in polietilene), butti soldi piu' che risparmiarne.
Piuttosto lamina solo sotto la linea d'acqua per un pelo di resistenza e mantieni lo scafo in buone condizioni stagione dopo stagione.
Anche se usi la poliestere usa tessuto, non mat che se non sei abituato ti farebbe dannare per stenderlo e poi rischi di passare secoli a carteggiare, il mat poi serve a poco come esterno, lo si usa piu' che altro per spessorare strati interni. Generalmente poi, a pari grammatura ci vuole il doppio (conta triplo essendo un lavoro autocostruito) di poliestere per impregnare un mat rispetto che un tessuto con epoxy. BTW, non si usa mat con epoxy...
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Re: Mauro e il suo skin on frame ibrido

Post by quasimodo »

il problema sono i tempi non credo che il materiale arrivi per tempo visto che parto la prima settimana di agosto e vorrei averlo terminato per provarlo in mare :cry: :cry:
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Re: Mauro e il suo skin on frame ibrido

Post by albtf »

Puoi sempre verniciarlo con una buona vernice antiacqua da legno (flatting) e non resinarlo, se pensi che la struttura sia già abbastanza solida così com'è...
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