Kayak marino 400

Tutte le discussioni riguardanti questo metodo di costruzione scafi e kayak.

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fulvio1
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Kayak marino 400

Post by fulvio1 »

Salve a tutti e ovviamente auguri di buone feste

Dopo anni di silenzio eccomi ancora tra voi con un nuovo progetto.
Questa volta si tratta di un kayak marino progettato insieme a mio fratello. In realtà l’idea e la voglia sono più suoi che miei (io mi limito a dare una mano e a prestare l’account qui sul forum).

Purtroppo in questo settore l’esperienza è poca, per cui preferiremmo chiedere prima qualche parere.

Ecco il progettino che vorremmo realizzare disegnato con autocad (cm 400 x 60)
progetto.jpg

Questo è un modellino di cartone in scala 1:10 (un po' rozzo, ma utile per farsi un'idea sul risultato estetico e per verificare se i vari pannelli combinano)
modello.JPG

Applicando il detto canoistico secondo cui “nella canoa non si entra ma va indossata come un vestito su misura”, per definire le misure del pozzetto ne abbiamo fatto uno in cartone in scala 1:1 dimensionato per una persona di circa 90-95 Kg, altezza 1,80-1,82 corporatura atletica (che saremmo più o meno noi…… :lol: :lol: )
pozzetto.JPG

La struttura sarà in pannelli di compensato marino da 2 mm per la vasca dell’opera viva e 3 mm per fianchi e coperta.

La vasca sarà poi rivestita con del foam (stirolo da edilizia) e sagomata per ottenere sezioni rotondeggianti, utili sia per ridurre la superficie bagnata e quindi l’attrito che per aumentare la stabilità secondaria.
Così si crea anche una struttura di chiglia a sandwich molto robusta che funge anche da riserva di gallegiamento.

Il progetto prevede lo skeg (deriva) mobile, timone e vela da kayak.

Il peso complessivo dovrebbe stare sotto i 20 Kg (solo kayak) per arrivare a circa 25 con tutto il resto (deriva, timone e vela)

Che ne dite?

Ovviamente grazie per qualsiasi suggerimento :D
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Re: Kayak marino 400

Post by fulvio1 »

aggiungo qui una zoomata sulle sezioni perchè nel messaggio precedente non potevo inserire più di tre allegati
sezioni.jpg
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frank 63
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Re: Kayak marino 400

Post by frank 63 »

ciao
ben tornato, e soprattutto con tante idee;
mi piace la linea; 2 mm mi sembrano pochi! non so dirti nulla sulla validità del progetto, volumi ecc.. Qualcun altro ti darà le risposte
ciao
pace in casa, pace nel mondo.
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Re: Kayak marino 400

Post by fulvio1 »

Grazie Frank.
Al momento l’idea non è ancora del tutto chiara.

Diciamo che i punti fermi sono:
- la lunghezza (per ragioni di spazio, trasporto e di gestibilità)
- l’uso marino (escursioni giornaliere lungo il promontorio tra Cattolica e Pesaro, per distanze massime intorno ai 25/30 Km tra andata e ritorno)
- la corporatura degli utilizzatori
- la possibilità di andare anche a vela sfruttando (per il ritorno) la brezza del pomeriggio circa a poppa (con onda che può arrivare anche a 50 cm di altezza)

Tutto il resto si può discutere (siamo qui per questo :wink: )
Le linee sono state già ritoccate

Intanto siamo andati avanti con i modelli
modello finito.JPG
nuovo pozzzetto 1a.JPG
nuovo pozzzetto 6a.JPG
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Re: Kayak marino 400

Post by fulvio1 »

In dettaglio il sistema delle pedaliere (all’esterno quelle di spinta e all’interno quelle del timone)
nuovo pozzzetto 2a.JPG
nuovo pozzzetto 4a.JPG
nuovo pozzzetto 5a.JPG
PS. Il compensato da 2 mm servirà solo per la parte (opera viva) da rivestire con il foam che poi verrà laminato con tessuto di vetro ed epossidica. In pratica sarà la pelle interna del sandwich. Forse basterebbe anche meno ma è il più sottile disponibile presso il nostro fornitore (2,1 mm).
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Re: Kayak marino 400

Post by unzibug »

Se ho capito bene i disegni, nella chiglia ci sarebbe un discreto spessore di foam per fare la curvatura.
Non vi conviene forse fare i pannelli un po' a V in modo da usare meno foam ed avere una struttura più resistente? L'esterno per voi rimarrebbe identico.
In teoria 2 pannelli a V dovrebbero dare una stuttura più solida rispetto ad una superficie piatta.
E' solo una congettura, i più esperti di progettazione sapranno dare indicazioni più fondate, ma mi sa che in questi giorni stanno tutti ad ingozzarsi :mrgreen: :lol:

Bella la zona del monte S.Bartolo, ci andavo quando mi hanno sbattuto a fare l'obiettore a Gradara. Fatevi un giro anche al Conero, vale la pena farsi un'oretta di viaggio in più :wink:
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Re: Kayak marino 400

Post by fulvio1 »

ciao unzibug. grazie per il tuo intervento.

Il fondo non è proprio piatto ma leggermente curvo.

Lo spessore del foam va da un massimo di 4 cm (al centro) a un minimo di 1 cm ai lati (v. sezioni sopra).
Sulla robustezza rispetto alla forma a V credo sia meglio il sandwich per via dello spessore.

Rispetto alla carena a V, quella rotondeggiante (a U) espone una minore superficie bagnata, quindi genera meno attrito. Credo offra anche un miglio rapporto tra stabilità primaria e secondaria.

Di contro, la struttura a sendwich in carena aumenta l’altezza della seduta, quindi maggiore incidenza del momento ribaltante. Nel nostro caso la seduta verrebbe posizionata a circa 8 cm dal fondo della carena e questo, effettivamente, ci preoccupa un po’, anche perché non vorremmo andare oltre i 60 cm di larghezza massima.

PS. Il monte S. Bartolo è un Conero in miniatura. Se ci appassioneremo al kayak non è detto che poi si faccia anche qualche escursione laggiù. Ovviamente per arrivarci a remi un’ora è pochina, anche per il campione del mondo…… :wink: :wink:
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Re: Kayak marino 400

Post by unzibug »

Per fondo a V intendevo solo la parte interna, quella delimitata dai pannelli in compensato.
La parte esterna in foam resterebbe uguale con la sua curvatura e le caratteristiche del kayak non cambierebbero.
Però avreste il vantaggio di avere la seduta qualche cm più bassa e quindi un po' più stabile, occhio che anche pochi cm fanno una grossa differenza.
E poi avreste meno foam ed una forma dei pannelli tendenzialmente più resistente. Spero di essere stato più chiaro.

Una ventina di anni fa mi sono fatto a nuoto da Casteldimezzo a Fiorenzuola, poi ritorno a monte a piedi e autostop bagnato fradicio, mi hanno anche caricato, forse mossi a pietà, se lo faccio ora crepo :mrgreen:
Bei posti.
Per il Conero, un'oretta di macchina, via mare è lunghetta ... :wink:
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Re: Kayak marino 400

Post by fulvio1 »

Ok. Ora è chiaro cosa volevi dire.
Ci avevamo pensato un po' anche noi.
Con la struttura a V si potrebbero recuperare circa 3cm di profondità, perché comunque un piano di riferimento occorrerebbe averlo.
Ci sarebbe anche il vantaggio di avere una sentina dove l’acqua si raccoglie al centro del pozzetto facilitando lo svuotamento.

Se volessimo mantenere fermo il nostro sistema (per le ragioni di cui sotto) potremmo abbassarci di 2 cm (lo spessore delle lastre di foam) realizzando un pozzettino interno (v. azzurro nella foto) per l’appoggio dei talloni, creando così un dislivello di 2 cm rispetto al piano di appoggio della seduta, che verrebbe alzata di altri 2 cm rispetto ai 4 previsti, mantenendo comunque il dislivello rispetto ai piedi di 4 cm che, dalle prove, ci sembra la soluzione con postura più comoda (così saremmo a +6 cm rispetto al punto più basso della carena rispetto agli 8 attualmente previsti).

Purtroppo il nostro problema è anche un altro, cioè quello dello spazio “invernale” di lavoro.
Non ne avevamo accennato subito per non complicare troppo la discussione.
Il laboratorietto dove nacque la canoa è al momento occupato dalla costruzione di un aereo ultraleggero (siamo una famiglia di marinai e aviatori :lol: :lol: ).
L’unico spazio al caldo, sia per il benessere del lavoratore che, soprattutto, per la buona catalizzazione dell’epossidica, è lungo poco più di 3 m, con possibilità di estendersi di circa un altro metro per esigenze temporanee (un kayak di 4 mt. non uscirebbe più).

Da qui l’idea (forse un po' bizzarra :oops: ) di realizzare la costruzione in due parti (A e B) da completare il più possibile e portare poi, con l’arrivo di temperature più miti, sotto una specie di tettoia dove assemblarle e completare il tutto con l’obiettivo di poterlo usare almeno da agosto prossimo.
parti bis.JPG
Dovendo far combaciare le due parti alla perfezione sulla paratia 125, ci sembrava che l’appoggio su una superficie piana (il compensato di base) facilitasse il lavoro rispetto ad un appoggio instabile e con meno riferimenti dato dalla struttura a V.


PS. Se per Casteldimezzo intendi la spiaggetta dove c’è il ristorante, allora ti sei fatto 2 Km abbondanti, più una bella “arrampicata” per risalire la strada tortuosa che dalla baia di Fiorenzuola porta al paesino.
Se in un sacchetto gonfiabile al traino ci mettevi un paio di scarpe e una maglietta da running potevi farti il ritorno tutto di corsa. Poi a Gradara in bicicletta. Un ottimo allenamento da triathlon :wink:

Una quindicina di anni fa ho attraversato a nuoto lo stretto di Messina e per tutta l’estate mi sono allenato davanti alla spiaggia di Riccione, lungo il tratto da viale S. Martino a viale Ceccarini (circa 2 km tra A/R).
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Re: Kayak marino 400

Post by unzibug »

Sinceramente costruirlo a pezzi mi pare una complicazione, personalmente eviterei.
Certo che se non hai alternative per lo spazio ...

Considera che puoi intanto costruire la struttura in legno, poi per incollare e laminare con resina non ci vuole così tanto tempo.
Vedi tu, 3 cm in meno fanno una certa differenza per la stabilità.

A limite, se proprio vuoi farlo a pezzi, usa una paratia del pozzetto come punto di taglio, così è più facile avere un riferimento nel riassemblare

Buon divertimento
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Re: Kayak marino 400

Post by fulvio1 »

Purtroppo le uniche alternative logistiche sono il cercare ospitalità da qualche parte o aspettare l’arrivo della primavera per lavorare all’esterno.
Boh! Vediamo intanto se sul progetto intervengono altri.
Grazie e auguri di buon anno :D :D :D :D :D :D :D
Gabri
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Re: Kayak marino 400

Post by Gabri »

bel progetto complimenti,in bocca al lupo x la costruzione(ci vediamo a sot'mont)
marco976
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Re: Kayak marino 400

Post by marco976 »

Seguo con attenzione il tuo progetto e vorrei chiederti che tipo di vela vorresti utilizzare
ciao
Marco
fulvio1
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Re: Kayak marino 400

Post by fulvio1 »

Ciao Gabri, allora sei anche tu di queste parti.
Hai il kayak? Dove lo tieni?

Ciao Marco
inizialmente pensavamo di installare un albero abbattibile (e smontabile) incernierato su un piccolo traliccio dietro il pozzetto (cioè alle spalle del rematore), da alzare e abbassare durante la navigazione attraverso un paterazzo parancato. Come vela si pensava ad un fiocco avvolgibile da aprire e chiudere sempre in navigazione.
Al centro del pozzetto (tra il busto e le ginocchia del rematore) avremmo realizzato una cassettina per inserire una piccola deriva a baionetta utile per risalire il vento (andatura di bolina).

Alla fine opteremo per una tradizionale veletta da kayak tipo questa
MS_web2.jpg
MS_web1.jpg
Ancora non ci è molto chiaro se consente di fare anche un po’ di bolina e se possa bastare la derivetta basculante che vorremmo istallare verso poppa come in tutti i kayak (in base alle nostre modeste cognizioni veliche ci sarebbe un notevole disallineamento verticale tra centro velico e centro di deriva rendendo l’andatura molto poggera, però ci sembra di aver capito che i kayak non scarrocciano proprio come le barche a vela).

Comunque la vela sarà l’ultima cosa e aggiungere eventualmente una deriva a baionetta in pozzetto non è lavoro difficile.

Il problema principale, per ora, è decidersi a cominciare.... :wink: :wink: :wink: :wink:
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Re: Kayak marino 400

Post by Aco »

di corsa ed andando al contrario: scordati la vela con l'abero ecc, una veletta piccola e flessibile in modo da scaricare vento in eccesso la troverai piuy' che abbastanza, con l'altra finisci in acqua... se te la fai ricordati la finestra.
Skeg e timone sono ridondanti, o metti uno o metti l'altro visto che assieme non li usi e fanno lo stesso servizio.
non pensare di ridurre attrito di tanto arrotondando gli spigoli, non e' che sei nel campo delle gare, visto il lavoro in piu' non penso ne valga la pena, la schiuma poi dovrebbe stare all'interno ed essere protetta dal compensato, se no tantovale che lo fai in schiuma e basta, la seduta alta conta parecchio, non so se ti conviene alla fine.
Per i volumi devi sempre essere sicuro che porti il peso necessario, scafo incluso.
quanto a farlo a pezzi e poi unirli: il tempo di unirli come si deve e' piu' o meno il tempo di laminare lo scafo intero, se vuoi costruire a pezzi e ci puo' essere un problema di rimessaggio allora perche' non lo fate proprio divisibile? (e la separazione cade alla paratia dei gavoni, se in due pezzi e' meglio andare dietro la seduta in modo che metodi di fissaggio sono direttamente accessibili)
Capisco che la tentazione di fare qualcosa in modo diverso e' parecchia ma state attenti a non complicarvi troppo la vita e finire con qualcosa di meno soddisfacente di una semplice struttura S&G...
Canoes don’t tip, people just fall out of them – Omer Stringer
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Per mare e cielo non c'e' rifugio - Mio Nonno
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