Re: Micky Creek il Kay-Noe biposto in compensato cucito
Posted: 28 Jul 2016, 21:09
Visto che qualcuno mi ha chiesto di vedere qualche foto del mio squero, vi accontento.
Intanto, dopo mille peripezie che non sto qui a raccontarvi per reperire un altro chiletto di gelcoat verde ( che alla fine ho trovato e modificato aggiungendo delle paste coloranti concentrate per uso universale) sono riuscito a dare una terza mano di gelcoat allo scafo.
La prima mano è stata quella preparatoria.
È seguita una carreggiata generale e una stuccatura per eliminare tutte le imperfezioni.
Poi una seconda carteggiatura per lisciare tutto a perfezione.
Poi una seconda mano che ha coperto solo in parte stuccature e carteggiature varie.
E qui il dramma.
Ho terminato il gelcoat verde scuro e non riuscivo a trovarlo da nessuna parte.
Poi quando tutto sembrava perduto, il caso è la serendipità hanno giocato a mio favore.
In uno sperduto magazzino dell'entroterra, presso un cantiere, ho trovato il gelcoat verde! Non era proprio quello che volevo io ma ho scoperto i colori concentrati universali in un iper-ferramenta al costo di pochi € (1,20/1,50).
E così, ho dato il nome alla mia barchetta:
SERENDIPITY!!!
Da oggi è scritto a mano con una stella d'argento sulla coperta.
In realtà il motivo del nome è molto più profondo e personale, ma il caso in questa avventura ha avuto il suo ruolo anche nei dettagli.
Nel frattempo, senza stare con le mani in mano ho terminato il bottazzo, eliminato le viti e stuccato, mordentato e sagomato il tutto (vedi foto dettagliate).
Gelcottati gli sportelli, finito il pagliolato con verniciatura trasparente opaco acrilica sopra un leggero strato di resina trasparente.
Adesso mi manca l'ultima passata di gelcoat trasparente sulla coperta e il bottazzo e devo realizzare i sedili e gli schienali.
Poi devo comprare le pagaie e le dotazioni di sicurezza per me e quelle da tenere a bordo.
Da domani penso di poter programmare il varo!
Intanto, dopo mille peripezie che non sto qui a raccontarvi per reperire un altro chiletto di gelcoat verde ( che alla fine ho trovato e modificato aggiungendo delle paste coloranti concentrate per uso universale) sono riuscito a dare una terza mano di gelcoat allo scafo.
La prima mano è stata quella preparatoria.
È seguita una carreggiata generale e una stuccatura per eliminare tutte le imperfezioni.
Poi una seconda carteggiatura per lisciare tutto a perfezione.
Poi una seconda mano che ha coperto solo in parte stuccature e carteggiature varie.
E qui il dramma.
Ho terminato il gelcoat verde scuro e non riuscivo a trovarlo da nessuna parte.
Poi quando tutto sembrava perduto, il caso è la serendipità hanno giocato a mio favore.
In uno sperduto magazzino dell'entroterra, presso un cantiere, ho trovato il gelcoat verde! Non era proprio quello che volevo io ma ho scoperto i colori concentrati universali in un iper-ferramenta al costo di pochi € (1,20/1,50).
E così, ho dato il nome alla mia barchetta:
SERENDIPITY!!!
Da oggi è scritto a mano con una stella d'argento sulla coperta.
In realtà il motivo del nome è molto più profondo e personale, ma il caso in questa avventura ha avuto il suo ruolo anche nei dettagli.
Nel frattempo, senza stare con le mani in mano ho terminato il bottazzo, eliminato le viti e stuccato, mordentato e sagomato il tutto (vedi foto dettagliate).
Gelcottati gli sportelli, finito il pagliolato con verniciatura trasparente opaco acrilica sopra un leggero strato di resina trasparente.
Adesso mi manca l'ultima passata di gelcoat trasparente sulla coperta e il bottazzo e devo realizzare i sedili e gli schienali.
Poi devo comprare le pagaie e le dotazioni di sicurezza per me e quelle da tenere a bordo.
Da domani penso di poter programmare il varo!