Sfida

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alexdilellis
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Sfida

Post by alexdilellis »

Avvicinandomi al termine della mia seconda fatica, durata quasi un anno e mezzo (sembra la Fabbrica di San Pietro...), faccio alcune considerazioni e lancio una sfida.
Il folding in tubi d'alluminio, ordinate di polietilene Hdpe e copertura di pvc è COSTOSO.
In questo momento non posso essere preciso, ma il mio secondo kayak, il Ranger, mi sta costando oltre seicento euro. A occhio e croce sui 190 per i tubi; oltre 200 per il telo di pvc; 100 euro soltanto per le chiusure lampo e i velcri; mi pare una trentina di euro per far cucire le chiusure lampo e i velcri su strisce di pvc; sui 140 euro la colla. E stavolta ho potuto risparmiare sull'Hdpe, perché mi era avanzato un bel pannello dalla mia precedente avventura. La colla, che a primavera pagavo 16 euro a barattolo da 400 grammi, oggi costa 21 EURO a barattolo. Ne ho consumati ben sette, e ho dovuto comprarne un ottavo, pur non avendo sprecato, credetemi, neanche una goccia. Si può risparmiare un po' limitandosi a una sola cerniera lampo, ant o post, da coprire poi con un nastro adesivo resistente all'acqua. Ma, credetemi, con una sola cerniera il montaggio del kayak si complica. E i flap a velcro (per proteggere le cerniere e impedire che entri acqua) sono più eleganti e sicuri dello scotch.
Va anche considerato che respirarsi tutta 'sta colla non fa bene. Mi sono regalato una maschera antigas, che a mio parere sicuramente attenua i gas nocivi, ma non ne annulla totalmente l'effetto. Secondo i miei calcoli, dato che il kayak è lungo 5,36 metri, in totale è come se avessi incollato una striscia lunga tra i 52 e i 55 metri, larga tra i cinque e gli otto centimetri. Guardatevi le istruzioni sul sito di Yost e capirete. Tenete presente che le superfici da incollare sono sempre DUE, quindi se devo incollare una striscia di pvc da un metro, in realtà devo stendere due strati di colla da un metro l'uno. E non sto calcolando tutta la colla che serve per il bordo pozzetto (capitolo a parte) e per fissare tutti gli anelli passacorde.
Ed ecco la sfida: il folding si giustifica perché è un folding, cioè perché si smonta, si piega e si mette in una sacca. Bene. Perché non pensare a un Greenland, in canvas o tessuto balistico, con ossatura di legno, MA SMONTABILE? Credo di aver visto qualcosa del genere sui post di FB di Hitoshi Maida. Questo ibrido a mio avviso, potrebbe essere fatto così:
-ordinate di legno, come dal sito di yost;
-elementi longitudinali (longheroni, chines e chiglia) in legno;
-copertura in tela (cotone, tela Olona, canvas, balistico), da realizzare come per un Greenland: tirare, fare le tasche, bagnare, ecc;
-anziché cucitura centrale, sul ponte ant due cuciture un po' laterali, a ypsilon;
-una volta finito il kayak, SI CUCE UNA CHIUSURA LAMPO AL CENTRO DEL PONTE ANTERIORE, DAL POZZETTO ALLA PUNTA. La cerniera viene preparata cucendola su una striscia di stoffa (cotone, olona, ecc), che a sua volta viene poi cucita sulla tela del ponte.
-per estetica, e anche per sigillare, si fa un flap con velcro e controvelcro, cuciti su 2 strisce di stoffa. Il flap apribile andrà a coprire la chiusura lampo.
In pratica è il folding di Yost, con altri materiali. Resta da chiarire: 1) Come fissare gli stringers (elementi longit.) a quelli trasversali (ordinate), in modo da renderli solidali, ma anche separabili; 2) Come scomporre gli stringers in elementi più corti, che però, una volta rimontati, restino rigidi: altrimenti, bisognerebbe viaggiare con travetti lunghi oltre 5 metri sul tetto della macchina; 3) come creare un bordo pozzetto asportabile: sul sito di yost ce n'è uno sfilabile, assicurato da un velcro.
Bene: che ne dicono i nostri campioni, Leonardo, Renato, Chiossul? Scusate la lunghezza ma era tanto che non scrivevo.
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Renato74
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Re: Sfida

Post by Renato74 »

Lo trovi nel lbro di Cunningham "building a greenland kayak" è uno dei tanti traguardi che mi sono posto, ci stavo pensando giusto ieri per alcune soluzioni che vorrei adottare per la giunzione dei longheroni.

:mrgreen:
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leonardokayak
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Re: Sfida

Post by leonardokayak »

Quoto Renato : Nel libro d Cunningham un capitolo è dedicato al folding ed ha il frame tradizionale : longheroni motasati e costole curvate (risolto quindi il problema della connessione di questi elementi). La cerniera è ricavata lungo uno dei bordi superiori della fiancata.
Quanto al costo di un folding in alluminio/hdpe/pvc, indubbiamente è vero che non è molto economico, però se andiamo a guardare i prezzi di un folding commerciale ci accorgiamo che partono dai 3000 euro a salire, (quindi circa 5 volte superiore).
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Ade72
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Re: Sfida

Post by Ade72 »

8) 8) Io sui teloni in pvc dei camion noto delle cuciture, immagino che occorrano degli attrezzi specifici per ottenerle, costano così tanto? O pareggiano il prezzo di tutti i barattoli di colla che si dovrebbero acquistare? Mi informerò...Comunque i folding della klepper adottano una struttura che mi sembra possa essere applicata ad un greenland ( tenuto conto che trattasi di monospigolo) senza eccessive difficoltà. :mrgreen:
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Renato74
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Re: Sfida

Post by Renato74 »

Klepper ce lo avevamo vicino di stand a Bibione, l'abbiamo guardato ben benino e lo abbiamo visto montare e smontare, scordatelo, per noi autocostruttori quello è un traguardo arduo a mio avviso, anch'io all'inizio avevo immaginato di prendere l'idea delle centine a pantografo ma non è cosa semplice oppure potrebbe essere semplice ma a costi elevatissimi.

Noi per la ditta ci facciamo confezionare teloni in pvc, non è un lavoro da geni ma comunque richiede attrezzi del mestiere (se intendi le macchine da cucire) costosissimi, cucire il pvc a mano si potrebbe ma comunque richiede una sua procedura ed inoltre bisognerebbe impremeabilizzare tutta la cucitura, secondo me la copertura in pvc è stata sviluppata da persone che costruivano sof tradizionali, quindi, se loro non hanno usato la cucitura un motivo valido ci deve pur essere :wink:

io in realtà la soluzione più logica da autocostruttori la vedrei in questo modo, immaginate di ricoprire il kayak lasciando un gap di una decina di cm sulla coperta, il bordo occhiellato in modo da far passare una corda che serve a tensionare il tessuto 8come allacciare una scarpa), una volta posizionato il tutto sopra una striscia a chiudere lo spazio mancante da applicare con velco o due cerniere, secondo mè è la soluzione meno indolore, sicuramente richiederebbe un po' di manualità in fase di costruzione, ma ripagherebbe durante l'utilizzo, inoltre, riflettendo sul folding di leo impegnato nella spedizione, lo skin aperto offre vantaggi tipo:

#1 facilità di montaggio/smontaggio

#2 accesso facilitato per posizionare o prelevare dal kayak materiale di conforto etc...

#3 facilità di riparazione

#4 da non sottovalutare, la copertura aperta può essere impiegata come copertura d'emergenza per il pernotto, etc.. etc...
alexdilellis
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Re: Sfida

Post by alexdilellis »

Bene, vedo che si è sviluppato un dibattito, evidentemente l'idea era nell'aria.
@ Leo: non ho capito bene che cosa vuol dire longheroni motasati, andrò a ripassarmi un paio di siti che offrono kayak smontabili con ossatura in legno.
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Renato74
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Re: Sfida

Post by Renato74 »

Esistono vari metodi per fare i longheroni in legno divisibili, questo è uno (io li trovo tecnologici ma stupendi, moooolto aeronautici :lol: )

http://robroy.dyndns.info/baidarka/slid ... e-i34.html
http://www.flyingpenguin.info/baidarka/ ... greenland/

stasera ti metto l'immagine di quelli fatti da Christopher Cunningham

:wink:
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danielinux
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Re: Sfida

Post by danielinux »

intendeva "moRtasati": la mortasa è la fessura in cui si incastrano i tenoni delle costole.
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danielinux
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Re: Sfida

Post by danielinux »

quanto al pvc (ora non so che grammatura hai trovato per pagarla così cara o quanti metri quadri hai preso) però se ti accontenti del colore e di 500gr/m² il pvc lo trovi anche a 5 euro al m². Non è poi così brutto un kayak bianco.
La colla si trova a 28 euro per 850gr cioè 14 euro per 400gr.

Invece la questione di fare un folding con la tela verniciata era un'ipotesi di cui si parlava qui anni fa e in sintesi si diceva che il pvc lo pieghi e ripieghi e sta sempre bello impermeabile; sugli altri teli la vernice si screpola e piega e ripiega, colerebbe acqua da tutte le pieghe. O no?
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Re: Sfida

Post by alexdilellis »

@ Danielux: però si può usare la tela impiegata nelle repliche dei greenland tradizionali: cotone, ecc, poi impermeabilizzato coi soliti sitemi: olio di lino+ talco o altri prodotti. Oppure cotone balistico.
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Aco
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Re: Sfida

Post by Aco »

Come dice Danielinux la tela verniciata in un modo o nell'altro prima o poi lascia passare acqua, resiste un po di piu' se arrotoli la copertura invece che piegarla ma non c'e' competizione col pvc.
Riguardo al costo.... 600 euro? ammazza...
Qui in Canada certe cose sono un pelo meno care, certo che se compri i materiali di 1a classe da commercianti ti costa un bel po, tubi di alluminio: hai provato chi li ricicla? lo stesso per il pvc, ricordo almeno un paio di kayak con copertura recuperata su cui si riconosceva anche parte delle scritte dal loro uso precedente.

Folding in legno qui ne fanno, e' un po' una rottura farli venire bene e non si chiudono in un pacchetto delle dimensioni di un folding commerciale. per quanto riguarda le giunzioni quelli che ho visto erano tutti con lo scheletro divisibile in due al pozzetto e devo dire che la cosa che frega gli autocostruttori piu' di tutto e' di esagerare con complicazioni incredibili nelle giunture. La giunta piu' semplice che ho visto era un semplice tubo che univa i correnti di testa e un paio di cerniere a perno recuperate da un rottamaio. Il tizio metteva insieme lo scheletro e lo piegava coperta contro coperta, infilava la copertura come un calzino con l'apertura del pozzetto verso la chiglia e poi ruotava tutta la copertura con lo scheletro quasi aperto per girare il pozzetto sulla coperta.
Lo scafo non era un greenland con le punte esagerate ed il pozzetto minimale, faceva un po di piega in un paio di punti, ma aveva una linea decente e funzionava...
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and
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Re: Sfida

Post by and »

sembra strano ma da un po' di tempo a questa parte stavo fantasticando anche io alla realizzazione di un folding di legno.
e la cosa più semplice che mi è passata per la testa (anzi per le mani) è un manico di rastrello, lunghezza 180 per diametro 2,4 cm. costa poco, pesa come un tubo di alluminio con gli spessori indicati da yost, mi sembra abbastanza resistente.
per giuntarli tubo in ottone/alluminio/inox, incalzato sopra ad adeguata tornitura.

naturalmente immaginavo un progetto yost (fap 15 o 16) con sezioni in compensato e... non ho ancora pensato al modo di fissare longheroni a sezioni.

pelle pvc stringato, come descritto da renato, ma con una coperta a coprire la stringatura fissata con velcro lungo il bordo esterno dei longheroni.

non mi interessa che si possa ripiegare con spazi ridotti, ma che la parte più lunga della struttura non superi i 180/190 cm.
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Re: Sfida

Post by Giovanni G »

Allora siamo tutti a pensare la stessa cosa!!! Scegliamo un progetto quindi, e proviamo a realizzarlo, ognuno con le proprie idee e soluzioni e vediamo chi, alla fine, avrà speso di meno e realizzato il kayak più bello!!
Volete? Si potrebbe prendere un modello di yost oppure progettarne uno noi, per la bisogna.....ma che riesca a starci dentro anch'io, però!! :lol: :lol:
...a me piacerebbe il See Rider.....
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Spesso ci si imbatte nel nostro destino lungo la strada intrapresa per evitarlo (K.F.P.)
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Re: Sfida

Post by leonardokayak »

L'idea di And del tondino di legno è interessante, infatti è abbastanza semplice prevederne la connessione tramite un pezzo di tubo metallico (inox, ottone o alluminio). Il problema sarebbe la connessione con le ordinate anche perchè non è applicabile quella a "scatto" (che funziona con alluminio e hdpe) perchè con gli elementi in legno alla lunga si consumerebbero non garantendo più la tenuta. Una soluzione potrebbe essere creare un alloggiamento semicircolare nel vertice dell'ordinata (quindi non a scatto) e poi prevedere ad ogni montaggio una legatura... (soluzione riservata alle persone molto pazienti e che hanno molto tempo a disposizione :lol: ).
Non nascondo che anch'io, sin dai tempi della costruzione del primo folding, ho sempre accarezzato l'idea di un folding interamente in legno, anche se poi alla fine devo dire che lavorare materiali come l'alluminio e hdpe non è poi tanto male : in particolare è piacevole sagomare le lastre di hdpe, si lavorano perfettamente coi normali attrezzi per legno quali seghetto alternativo, trapano, raspe, lime etc.
Comunque la sfida lanciata da Alex e caldeggiata da Giovanni è stimolante... se mettiamo in campo tutte le idee, risorse, inventive presenti sul Forum potrebbe uscire qualcosa di buono.

@ Alex : Ha risposto Danielinux, mi scuso per l'imprecisione.
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Re: Sfida

Post by Ade72 »

8) 8) Non dico che sia semplice ma nemmeno così difficile sarebbe incollare il pvc direttamente alle strutture di legno che costituiscono le porzioni dei fianchi e della chiglia di un greenland. In questo modo si ottiene un "budello" pieghevole che poi può essere teso e irrigidito aggiungendo ribs sul fondo e decks sulla coperta in modo analogo a quanto si fà per questo modello ( vedi foto) solo che noi non si userebbe delle sezioni ma proprio costole e traverse mortasate proprio come nella tecnica tradizionale eh?
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