KLI - Kayak in Legno Italia

Ciao,
mi trovo a ristrutturare una vecchia imbarcazione in legno trascurata e malconcia.
Forse da qualche parte è già stato affrontato l'argomento ma non lo trovo o è stato solo accennato.
Vorrei dare una tinta prima di stendere vtr e epoxy.
Mi sapete dire cosa usare e che sia provato come compatibilità con l'epossidica?
Sarebbero ben accetti anche gli eventuali consigli sulle marche e modelli che avete già avuto modo di usare e verificare.
Grazie

io uso il colorante per poliuretaniche veleca facendo dalle prove ha funzionato anche con l' epoxy miscelando max il 2% nel componente b o catalizzatore.

E lo si può dare direttamente anche sul legno tipo a pennello? Se è troppo scuro è schiaribile con qualcosa o una volta acquistato il colore quello è e basta?
Grazie

se dai delle mani di prova prima è meglio ( per la tonalità...perchè non è schiaribile.) A pennello si vedono di più le strisce delle setole, meglio a rullo

Al brico ci sono le polveri da sciogliere, le dai con spugna sul legno crudo ....e poi quando asciutto ,rifinisci.

Da sciogliere in acqua?

federico69 wrote:Da sciogliere in acqua?

Certo!! le trovi da qualsiasi buon ferramenta o nei colorifici o nei negozi specializzati in pittura o belle arti
http://www.bricocenter.it/homepageIt/id ... Legno.html

E questo credo sia il prodotto di cui parla e usa Gianni
http://www.veleca.it/prodotti/tival-color.php

SI...

a seconda di che tipo di imbarcazione e' ci vuoi ripensare piu' di un paio di volte prima di laminarci fibra di vetro, spesso e volentieri su costruzioni vecchie, in legno di tipo classico, danno consequenze disastrose (osmosi, delaminazione, marciume nascosto, ecc ecc).
Spesso si trovano bellissime barche a vela completamente rovinate da una laminazione in vetroresina (andava di moda farlo in anni passati) e la prima cosa da fare se si vuole salvarle e' toglerla tutta... il che e' un lavoraccio e per quello nessuno ci vuole mettere le mani e quello che si trova sotto non e' mai una bella sorpresa
Se vuoi puoi dire in cosa consiste il problema ed il restauro?

come fondo usa polveri, minerali o aniline, (come detto dagli altri) roba da sciogliere in acqua e' sicura, altra roba controlla bene la composizione, non vuoi niente che formi un film sul legno altrimenti l'adesione dipende da quella e non dall'epoxy, ovviamente niente con olio o silicone...
Per riportare legno a nuovo (togliere macchie e danni a causa del sole) usa acido ossalico

Intanto grazie a tutti dei consigli.
L'imbarcazione è una vecchia barca da canottaggio della Filippi (storica casa costruttrice di imbarcazioni da canottaggio toscana e fornitrice di tutti gli armi della nazionale italiana e non solo),Un singolo olimpico lunghezza 8,10mt.
Il guaio di questa barca è che è rimasta a lungo ferma per paura di romperla,presenta alcuni rattoppi fatti con pezze di vtr e in alcune parti, dove la vernice che era stata asportata da graffi profondi ,ci sono delle macchie dovute all'ingresso di acqua salata.La parte della carena o chiglia,è costruita con del compensato torturato sui 3mm credo su un asse più solido e presenta poi le ruote di prua e poppa.Dopo aver tolto tutti i numerosi strati di vernice il legno sembrava mogano ma dopo la carteggiatura si è presentato un legno molto chiaro e i segni delle chiodature sull'asse centrale.Inoltre vorrei rifare tutti rattoppi con stucco di resina caricato con microfibre e polvere di legno in modo da renderli il meno visibili possibili.Per ovviare a questa delicatezza dello scafo provvederò poi a stendere il tessuto su tutta la chiglia ora alleggerita da tutta la vernice ,per dare sostegno e struttura allo scafo oltre a renderlo più rigido che per noi significa anche performante e meno delicato essendoci sempre il rischio graffi.Una volta finita la chiglia e garantito così l'indefomabilità del lungo e stretto scafo,provvederò a scoperchiare la coperta di prua e di poppa dove sono saltati i sostegni (avranno anche un loro nome) per rifare poi l'intera coperta con un compensato marino da 3 mm di okumè.All'interno della chiglia in corrispondenza della parte superiore sui due lati applicherò dei listellini da 5mm di larice o qualcosa di simile su cui poi applicare il compensato della coperta fissato con stucco epossidico caricato.una volta finito si valuterà se resinare anche il piano di coperta o meno.La parte centrale dove alloggia il canottiere invece è in buono stato e i lavori da fare sono minimi.
Questo è quanto

Avresti delle foto?
Lavori per avere, poi, legno a vista?

L'obbiettivo sarebbe quello.Barche bianche ne abbiamo ma il legno ha sempre il suo fascino secondo me e i vecchi del circolo!!!

ah come non detto allora... vai di vtr se e' compensato.
Per le pezze puoi fare anche alla vecchia maniera tagliando fuori un rombo (o forme piu' eleborate tipo farfalle ecc) attorno al danno e rimpiazzandolo con un tassello di materiale simile... (qui li chiamano "dutchman") visto lo spessore puoi usare legno vero e proprio per il tassello, molto piu' semplice da farsi in quel modo perche' lo puoi piallare e carteggiare a filo dello scafo in maniera perfetta... e' un riparo tradizionale e spesso non si cerca nemmeno di nasconderlo troppo, anche se con un occhio alla vena si riescie a farli sparire quasi completamente (solo da un lato nel tuo caso perche' e' compensato quindi con vena diversa tra i due lati). Evita i cerchi ed elissi ed ovetti, sono i tasselli che usano adesso sui compensati....
lo stucco in resina e' sempre un poco un azzardo per quanto riguarda le tonalita', se intendi usarlo per un danno esteso occhio a pareggiarlo perche' con microfibre e farina di legno diventa piu' duro del legno circostante.
Sempre attento a torsioni e deformazioni della chiglia dovute all'eta' o rimessaggio
Decisamente uno scafo in legno a vista e' un "must"...divertiti

Puoi sempre optare per avere lo scafo bianco, in maniera da poter operare i rinforzi necessari senza doverti preoccupare più di tanto ( il tutto sarebbe coperto dal colore e indirizzarti verso una coperta con legno a vista...molto elegante e...british!!