KLI - Kayak in Legno Italia

questo veste come un guanto , non devi sentirlo largo

Grazie Frank, adesso sto più tranquillo. Mi resta sempre l'inquietudine di rimanere incastrato in caso di capovolgimento. L'anno scorso ho fatto un breve corso di eskimo ma alla fine non sono riuscito a far tornare il kayak in posizione di navigazione e non ho potuto fare pratica perchè eravamo a fine stagione. I kayak del club sono talmente larghi che non appena sei capovolto di fianco, se non ti ancori con le gambe sui fianchi, già sei uscito in acqua completamente, quindi su quelli la probabilità di restare incastrati è minima, mentre sui kayak più avvolgenti ho l'impressione che questa possibilità aumenti notevolmente. Preciso che finora non sono mai salito su kayak col pozzetto di dimensioni contenute e quindi la mia potrebbe essere un'impressione sbagliata. Non ho problemi a fare immersioni in apnea fino ad una decina di metri, ma non so se in caso di difficoltà ad uscire dal kayak capovolto mi potrei fare prendere dal panico. Qualcuno ha da raccontare qualche esperienza utile?

Se hai una buona acquaticità non devi temere.
Anche se ti rovesci, ti sfili dal kayak come se ti togliessi i pantaloni e in 3-4 secondi sei già riemerso.
Tipicamente ci si rovescia quando le condizioni delle onde sono più impegnative e paradossalmente a me succede che mi faccio più male con un kayak più largo. Il motivo è che perdo l'aggancio e vengo sbalzato fuori mentre le onde continuano a frullare il kayak e me lo sbattono su stinchi e caviglie prima che io finisca di uscire. Se invece è stretto, ti tieni ancorato bene con le gambe, poi afferri i bordi del pozzetto con le mani e sfili le gambe, in questo modo eviti l'inconveniente.

Comunque prendici confidenza gradualmente, fai delle prove di uscita anche con il paraspruzzi. Meglio se c'è qualcuno che ti assiste come misura di sicurezza. Non è il caso di testare la manovra per la prima volta in una situazione d'emergenza, arrivaci preparato.

Unzibug ti ha dato una chiarissima descrizione della cosa,
A parte tutto il kayak lo tieni con la parte bassa del corpo, quindi se vuoi controllo, ancorato con gambe e ciccia varia dovresti esserci piu' o meno tutto il tempo...
Onestamente far pratica a rollare senza avere una perfetta uscita capovolta e' una cosa che non si fa.
Per uscire col paraspruzzi bisogna abituarsi a tirare la maniglia per staccarlo dallo scafo, devi farlo senza nemmeno pensarci, ogni volta che esci dal kayak il paraspruzzi lo togli a quel modo sempre e comunque, se sei sottosopra e ti prende il panico (e succede a chiunque in certe situazioni) e cerchi di uscire col paraspruzzi attaccato allora si che ci rimani incastrato, l'uscita bagnata corretta deve essere istinto qualsiasi tipo di paraspruzzi o dimensione pozzetto o familiarita' in acqua. Se uno scafo piu' stretto ti da' pensiero allora l'uscita bagnata non e' seconda natura.
Eventualmente quello che ti puo' rompere e' la lunghezza del pozzetto, se fai fatica ad infilare e sfilare le ginocchia entrando ed uscendo normalmente allora un pensierino ce lo fai, ma se li i problemi non ci sono allora tutto sta alla pratica (e la pratica si fa con qualcuno che sia in grado di tirarti fuori dall'acqua raddrizzandoti in caso ti serva). Larghezza pozzetto non dovrebbe interferire a meno che non lo hai fatto te troppo stretto per i tuoi fianchi.

Grazie Unzibug e Aco,
durante il corso di eskimo, fatto in piscina con l'istruttore a fianco, ho fatto un certo numero di prove di uscita da capovolto con il paraspruzzi agganciato. Sia lo sgancio del paraspruzzi che l'uscita dal pozzetto non mi hanno creato problemi. Sul mio baidarka, riesco a tirare indietro le ginocchia e a farle uscire dal pozzetto mentre resto seduto e i miei fianchi non toccano quelli del kayak, quindi, come dice Aco non dovrei avere difficoltà ad uscire in caso di capovolgimento. Certamente farò molte prove in acqua bassa con con qualcuno a fianco che mi aiuti in caso di difficoltà (com'è avvenuto durante il corso), prima ad uscire dal kayak e poi a rollare per imparare a raddrizzarmi. Sono convinto che la sicurezza sia sempre il primo argomento d'affrontare qualsiasi attività si vada a svolgere che sia essa lavorativa o ricreativa.

(tanto per specificare per chi non capisce l'inglese e guarda solo i gesti: quando mostrano il pagaiatore che si corica all'indietro stanno spiegando di NON farlo o ci si incastra sui premicoscia... nel secondo video non sono a riva per facilita' di ripresa, l'istruzione comincia all'asciutto finche' il movimento e' automatico)


continua a praticare uscite bagnate, e quando ne hai fin sopra i capelli fanne ancora un bel po'.

Per l'eschimo il fatto che non ti sia riuscito dipende da tante cose... in generale non darti troppa fretta ad impararlo, non considerare l'eschimo come una manovra di emergenza, l'acqua in Italia non e' cosi' fredda, la tua sicurezza sta nell'uscita bagnata e rientro nello scafo raddrizzato.
Piuttosto impara bene gli appoggi, che ti sono cmq indispensabili per prevenire e recuperare tendenze al ribaltamento oltre che aiutarti nella conduzione (si combina il movimento con la pagaiata per curve strette)
nei video nota come la testa segue sempre il corpo e non il contrario



ed una volta imparato quelli abituati a galleggiare in questa posizione, e' come quando ti fanno far pratica a fare "il morto" quando si fa nuoto:


Quando hai imparato quelle cose essenzialmente hai spezzettato tutto il movimento della rollata ed imparato bene e con calma ogni momento in ordine contrario oltre che assunto un decente controllo dello scafo col corpo.
A quel punto semplicemente dimenticati l'idea di "raddrizzarti sopra lo scafo", che tende a far partire i movimenti dalla testa perche' e' cosi' che ci mettiamo in piedi nel mondo normale ma e' sbagliato in kayak, invece pensa ad usare le gambe per "portare lo scafo sotto di te" (il movimento inizia naturale dalle gambe con quell'ideain testa) e vedrai che ti viene semplice semplice perche' in ogni parte della rollata ti trovi nelle condizioni e movimenti a cui ti sei gia' abituato con gli appoggi ecc.
Ovviamente devi essere flessibile o ti rimane difficile, in inverno roba tipo yoga ti prepara bene oltre ad evitare che il kayak rimpicciolisca standosene al freddo nel garage
Ci sono istruzioni di eschimo in manifestazioni che insegnano in pochi minuti, e funzionano anche con gente che ormai aveva buttato la spugna, il tutto sta nel semplificare l'idea tutto li'

PS: se vuoi far pratica in acqua bassa, anche se con qualcuno di fianco, abituati a piantare la pagaia in acqua prima di rovesciarti per vedere dov'e' il fondo invece che prendere la persona come riferimento, aiuta a non sbattere la testa visto che sassi solitari esistono o l'acqua e' piu' bassa perche' la corrente puo' spingerti piu' verso riva senza che te ne accorgi e la persona di fianco se e' intenta a tenerti d'occhio si muove con te per istinto... puo' sembrare un eccesso ma alla prima craniata cambi idea

Video e spiegazioni molto istruttive, grazie Aco.

Ho terminato la costruzione delle maniglie e ho installato le cinghie di sicurezza dei gavoni, quindi posso ufficialmente dire di aver FINTOOOOOOOO!!! [smilie=pdt_piratz_06.gif] [smilie=pdt_piratz_06.gif] [smilie=pdt_piratz_06.gif] [smilie=pdt_piratz_06.gif]

Le prossimo foto che posterò, saranno quelle del varo.

Nel frattempo mi sorge il problema del trasporto del kayak sulle barre porta tutto della vettura.
Non volendo per il momento comprare delle apposite staffe, e non volendo certamente costruirle in questo momento, vi chiedo se potete indicarmi un modo appropriato per legare il kayak sulla vettura è quali protezioni adottare per non danneggiare il kayak sulle barre durante il trasporto?
Tenete presente che il percorso sarà di circa 8 km su strada statale.
La mia vettura è lunga 4,2 metri ed il kayak è lungo 5 mt. Sono in possesso del cartello per carichi sporgenti.

Complimenti
Veramente un capolavoro, in ogni dettaglio.
Attendiamo foto del varo

Leghi il kayak sopra le barre portatutto dell' auto avvolgendo le barre in un materassino di espanso.
E' sempre meglio legare anche prua e poppa in modo che non possa oscillare.
Io li porto così:

Grazie Frank,
intendi il materassini che vengono usati stesi per terra per fare ginnastica?

A
UAU!!!! Mi piace il tuo modo di andare in vacanza. Esprime un vero senso di libertà. Mi fai invidia!!

Ancora più semplice!! prendi i tubi in materiale espanso che usano come isolante per gli impianti idraulici delle case.
Li prendi di un buon spessore e ci infili dentro le barre...questione di un minuto!!


https://www.google.it/search?q=copertur ... B500%3B304

Io ho recuperato delle protezioni per bici da uomo (parapalle) per fare lo stesso lavoro di Giovanni
Belle spesse e con velcro
Ciao

qui da noi e' comune vedere barre con i tubi di spugna che mettono attorno alle corde delle piscine, li vendono nei "dollar store" (tipo quelli che in Italia erano i "mille lire") supereconomici

Poi ci sono tutta una varieta' di blocchi in spugna espansa, la stessa roba dei seggiolini o materassini da campeggio, universali o con varie forme a sella per portare kayak o canoe su barre o anche direttamente sul tetto della macchina. Sono roba normale da chi da' scafi a noleggio.

poi tra selle fai da te in pvc, abs e scarichi vari, compensato, fibra di vetro, polistirolo ed un misto di tutti quanti ci saranno piu' soluzioni postate in rete che tempo per vederle tutte.

Ricordati di legare le punte:


Cmq come regola generale se vedi una macchina in autostrada con barche sul tetto non starci nelle vicinanze e per niente dietro, c'e' gente che se le perde molto spesso...
(per non parlare di quelli che hanno un materasso sul tetto legato con corde elastiche che in autostrada e' come se fosse un aquilone sapessi quanti ne vedo in giro, figurati se quelli decidono di portare una canoa, uno si domanda dove e' la polizia, se vado 10 km sopra il limite mi fermano subito ma quelli girano? )

Per la miseria..... quando vedo ste cose mi vengono i brividi!!!! Ma meglio conoscere e farsi venire i brividi prima che ci succeda, piuttosto che averli dopo che ci è successo.