Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

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federico69
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Re: Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

Post by federico69 »

Io finisco con la grana 180 ma è una scelta personale.Come dice Aco se hai l'accortezza di carteggiare lungo vena non si vede e ti risparmi un po di lavoro.Per le orbitali io adottavo questo sistema.In edilizia quando fanno i massetti o caldane o non so come chiamano dalle vostre parti i pavimenti finiti con sabbia e cemento prima della piastrellatura,usano mettere ai lati una specie di spugna adesiva.Io appiccico quella in uno/due/tre strati prima della carta abrasiva e senza rompermi troppo le scatole carteggio la parte interna quasi fino alle punte del kayak.Per il tessuto quasi tutti partono dall'interno anche se è la parte leggermente più complicata perchè soprattutto se è la prima volta che lo fai,ti permette qualche errore da inesperienza.Quando fai poi la coperta hai già fatto tre resinature ed un minimo di esperienza che dovrebbe farti fare al meglio la parte più in vista del tuo kayak.Poi a te la scelta!!!
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mizuiri62
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Re: Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

Post by mizuiri62 »

Ok perfetto ...come una spugna :) raccolgo tutte le vostre idee !! Vi chiedo un consiglio , tra i tanti , ..quando aprirò i gusci le due metà tenderanno un poco a perdere forma in quanto comunque elastiche, quindi il mio dubbio è che quando vado a resinare l'interno , e quindi tolgo elasticità al semiguscio , nel momento in cui andrò a richiudere mi trovo con delle incongruità :?: Seconda domanda è sui bicchieri da utilizzare per preparare la resina , è meglio usare contenitori in plastica usa e getta oppure avete altre soluzioni ?
Oggi inizio a studiare la questione con pialletto e carta , le viti e puntine sono già tutte levate tranne alcune per non perdere le posizioni..
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frank 63
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Re: Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

Post by frank 63 »

certo che perderà elasticità ma se avrai l'accortezza di mettera dei distanziatori (protetti con la pellicola trasparente) non avrai problemi, ci samo passati un po' tutti per quella fase.
Per quanto riguarda i bicchieri di plastica usali solo per i travasi ma poi usa qualcosa di più solido dove mescolare le due parti perchè quando la resina si surriscarla fonde i "bicchieri usa e getta"; io mi sono trovato bene con i contenitori della ricotta confezionata (che usa mia moglie per fare i dolci), sono un po' aperti e non c'è problema di surriscaldamento se non d'estate (ma è ancora ben distante).
ciao
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Re: Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

Post by mizuiri62 »

Perfetto , quindi apro i gusci e uno per volta con lo scalo inserito creo dei distanziatori che prendano all'esterno dello scafo e che mi permettano , una volta tolto lo scalo, di fargli mantenere la posizione corretta ..
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federico69
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Re: Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

Post by federico69 »

Altra dritta che potrebbe interessarti visto che qualche anno fa pure io ho iniziato con un doppio,è quella di segnarti dove è posizionata la sesta tra i due pozzetti perchè quello sarà l'unico punto debole del tuo kayak.Un amico del forum mi aveva dato una dritta e in caso se ti interessa dovrei avere una foro del mio che ti mostra l'anello di rinforzo interno tra i due pozzetti che viene posizionato proprio li e non è altro che un pezzo di compensato marino delle dimensioni leggermente più ridotte della sesta in questione.Idem avevo fatto per i gavoni stagni di prua e di poppa.
Per i bicchieri io uso quelli di plastica normali usa e getta.
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Re: Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

Post by mizuiri62 »

Si Federico mi interessa sicuramente ( in questo momento mi interessa tutto quello che posso carpire :) ) . se puoi mandami pure l'immagine , grazie !!
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Aco
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Re: Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

Post by Aco »

io uso bicchieri di plastica, quelli che uno compra per i compleanni praticamente, a pacchi di 50 per 1$ sono imbattibili, ce ne sono di un poco piu' bassi e larghi di quelli che avevamo alle feste 30 anni fa e sono perfetti in quantita', ti danno abbastanza resina da stenderla per bene prima che gellifichi (non e' abbastanza volume da arrivare ad una temperatura di catalizzazione esagerata nel bicchierino, cosa diversa coi contenitori grandi che possono diventar cosi' caldi da sciogliere la plastica, non poter essere tenuti in mano ed in qualche caso letteralmente fumare ed "accendersi", se ne prepari tanta usa contenitori bassi e larghi in modo da tenere tutto piu' freddo... ma non ne preparare tanta e basta ;) )
Puo' sembrare uno spreco ma non tentare di continuare a stendere resina che sta gellificando, viene solo una porcheria e ti mantiene bolle che ci si sono mischiate durante tutto lo smanettamento con la spatola. Il concetto e' stendere la resina sul tessuto, saturarlo (dagli qualche secondo), e togliere l'eccesso, il tessuto e' saturato quando e' trasparente senza nessuna resina extra. Troppa resina ed il tessuto ci "galleggia", quindi non cercare di evitare mani di riempimento usando quantita' eccessive, non funziona! a meno che non usi peelply o simili sopra la laminazione.
i bicchieri che uso sono trasparenti, semplicemente perche' cosi' posso preparare la misura e poi, ficcadola dentro ad ogni bicchiere, riporto le misure per epoxy e catalizzatore, cosi' verso a livello e mischio, se lavori con pompe o bilancia non ne hai bisogno ma la resina che uso io permette una certa tolleranza agli sgarri quindi quello e' il metodo piu' veloce per me, anche perche' lavoro da solo (in due, uno che prepara la resina e l'altro che la stende, la cosa si semplifica di molto).
Se userai la spatola preparati un barattolo, meglio se di latta, con dei tagli a V stretta sul bordo, quello e' il tuo barattolo per gli scarti, praticamente usi la v per togliere la resina gellificata dalla spatola (l'eccesso che togli dallo scafo)
Se usi pennelli prendi quelli del tipo usa e getta, taglia le punte delle setole in modo che siano un poco piu' rigidi e passa il tutto bene con uno straccio perche' quelli sono pennelli da poco e hanno sempre delle setole che non sono attaccate.
Non andare troppo veloce sbatacchiando in giro sullo scafo o ficchi un mucchio di aria nella resina, allo stesso tempo non andare a lumaca (ho appena visto un video mentre te ne cercavo uno, erano in TRE attorno ad un kayak e lenti da morire) steso la resina, tolto l'eccesso, continua lungo lo scafo, non continuare a pestare sullo stesso posto, eventualmente prima di mischiare nuova resina butta un occhiata sul lavoro fatto e se vedi gocce belle grosse che corrono le togli, se ti accorgi che ci sono a resina che sta gellificando per bene lasciale li e le rimedi il giorno dopo con una lametta.
Usa la gravita', non cominciare dal basso e tirare verso l'alto, la resina tende a fluire per conto suo verso il basso, approfittane.
Prenditi una giornata tranquilla, dove nessuno ti rompe le scatole, assicurati che non ti vengano attorno bambini, cani, gatti, canarini ecc, l'epoxy non puzza molto ma lo stesso non e' da respirare quindi tieni porte e finestre di casa chiuse (ovviamente non lavorare in casa) dove sei tu invece apri tutto, non fare troppa corrente perche' polvere per aria da solo fastidio, insomma tutte le precauzioni che si usano per verniciare vanno bene anche qui. Cerca di darti tempo se scegli di dare un hotcoat appena finito di laminare (e' una mano di riempimento data quando la resina della laminazione e' fresca, "wet-wet" bagnato su bagnato), cmq non sei obbligato a fare cosi', se vuoi aspettare a dare le mani di riempimento perche' ne hai avuto abbastanza per un giorno, puoi darle dopo, un poco piu' lavoro e resina ma va bene lo stesso.
Col calore della resina che catalizza il legno "degassa" se non lo hai sigillato e ti puo' fare bollicine sotto la laminazione, e' meglio lavorare con la temperatura che comincia a cadere, in modo che il legno succhi la resina, fatti un favore e sigilla il legno cosi' la cosa e' meno critica.
Tieniti una bottiglia di aceto sottomano per pulire l'epoxy da utensili o mani, ed una riserva di guanti (lo stesso paio di guanti diventa tutto appicicaticcio se ti sbrodoli qundi vuoi averne qualche paio di scorta)
Quando mischi non frullare come un dannato che non e' zabaione e infileresti un mucchio d'aria nella resina, le regole per mischiare le vernici sono le stesse per la resina, in trasparenza se osservi le prime partite ti accorgi che riesci a distinguere catalizzatore e resina quando cominci a mischiare, il tutto e' un poco "torbido" diciamo, poi continuando a mischiare per bene vedi che il bicchierino diventa limpido, il che vuol dire che e' mischiata per bene, uno degli errori piu' frequenti di chi non ha mai fatto questi lavori e' la resina mischiata male.
Quando stendi il tessuto sullo scafo usa un pennello pulito e non la mano, in quel modo non lasci residui ed il pennello "pettina" la trama muovendola attorno a curve e spigoli togliendo pieghe ed aiutando il tessuto a conformarsi allo scafo.
per coprire con una striscia extra le punte tagliala da uno scarto in modo che la trama sia obliqua (ad X non a #) in quel modo segue meglio le curve....
Io lavoro prima il fuori e poi il dentro, come gia' detto, quando lavori all'interno, specialmente se usi ritagli di tessuto, e' utile avere dei morsi a molla per tenere il tessuto fermo ai bordi cosi' mentre lamini puoi inclinare lo scafo senza che ti ci cada dentro, se invece usi nastro adesivo occhio ai residui di colla, aspetta che la resina sia fresca ma fuori polvere e taglia i lembi con una lametta e poi togli il nastro (se cerchi di togliere il nastro rischi di alzare la laminazione ai bordi)... e non applicare il nastro su una laminazione fresca (se hai fatto l'esterno prima) e lasciarcelo su per uno o piu' giorni che ti si appiccica perennemente.
che altro? boh riguardati i vari posts vecchi e trovi tutti i consigli possibili poi anche qui gli altri ti daranno le loro dritte
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Re: Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

Post by mizuiri62 »

Grazie Aco , descrizione utile e dettagliata ...ora devo capire dove cominciare e COMINCIARE :shock: !! :D
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federico69
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Re: Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

Post by federico69 »

Nella foto vedi parte dell'anello in multistrato di okumè 18mm che fa il giro interno del kayak.Tra i due pozzetti puoi anche sederti sopra che non flette.Senza si viene a formare un punto debole e quando due escono contemporaneamente potrebbe anche cedere.Così no.
A tutte le spiegazioni meticolose e preziose di Aco aggiungo che per mantenere in posizione il tessuto nella parte interna io uso anche le comuni mollette da bucato ovviamente in plastica e non di legno.Per il resto segui le istruzioni e magari guarda qualche video in rete e non avrai problema alcuno. [smilie=pdt_piratz_05.gif]
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Re: Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

Post by Giovanni G »

I bicchieri di plastica che abbiamo noi sono troppo fini; puoi provare con quelli trasparenti, un po' più spessi o, meglio ancora usi i barattolini di yogurt (io uso quelli da 1/2 kg per dosi importanti) o anche quelli delle mozzarelle..
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Re: Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

Post by mizuiri62 »

Grazie per la foto ...mi torna molto utile il discorso rinforzo in quanto il mio progetto finale è quello di creare un trimarano con piano velico , quindi tra i due pozzetti andrà ( in futuro perché per i primi tempi mi voglio godere il kayak :D ) inserito l'albero . Dovrò prevedere quindi oltre al rinforzo che tu mi fai vedere un altro rinforzo sotto al piano di coperta magari in fibra di carbonio in corrispondenza dell'inserzione dell'albero ...pensavo ad un foglio di carbonio per una larghezza di 60 cmm che girasse tutto intorno all'area interna del kayak .
...Grazie per idea dei contenitori yogurt e similari :wink: !
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Re: Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

Post by mizuiri62 »

Oggi ho tolto tutte le graffe e viti , ho levigato con carta abrasiva tutto l'esterno e aperto i gusci .....problema , avevo un chilo di epossidica ancora sigillata (acquistata qualche mese fa) ma non ho potuto utilizzarla da subito in quanto era come gellificata, forse è ancora troppo freddo ? nel mio garage non ci sono più di 10/12 gradi di giorno e di notte meno. L'ho portata in casa al caldo e dopo qualche ora e un po di sbattimento del contenitore si è un poco sciolta , ho provato allora a miscelarne un poco con il suo catalizztore 2/1 ma è rimasta ambrata e gelatinosa, mi sapete dare qualche idea ? Vi chiedo inoltre, una volta riposizionati i due gusci uno sopra all'altro ovviamente non combaciavano perfettamente , ma questo me lo aspettavo, ed ho iniziato a prepare delle dime di misura ...ma comunque , una volta messa resina a pennello e vetroresina finale le due metà mantengono un poco di elasticità o diventano assolutamente rigide da dovermi ora obbligare a mantenere perfette le misure ?
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Re: Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

Post by federico69 »

Io tra il sotto e il sopra nell'ultima costruzione avevo circa 1,5 cm di differenza per lato nella parte centrale.Poi quando dovevo chiudere con una spatolina forzavo e tiravo delle cinghiette a cricchetto o altro.Non preoccuparti.Per la resina so che la resina tende ad indurirsi col freddo e a diventare parzialmente bianca sul fondo del barattolo.So che è recuperabile ma in genere quella minima parte la butto e uso la vechia resina per stucchi o giunture e non in parti estetiche.
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Re: Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

Post by chiossul »

e solo crsitalizzata con il freddo , probabile che è scesa sotto i 5°
basta metterla sul termosifone o scaldarla attorno a 40\50° con una bella mescolata ..e torna come prima
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i miei figli: easykayak-neweasykayak-aceroko-sklese-nuarji-protox-mrkrab-nesqyk-ladyak-puzzle-idro-idro2-marioyak-soffietto
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Re: Andrea e il suo IDRO il kayak doppio

Post by mizuiri62 »

Ok perfetto , quel poco che ho preparato ieri come prova si è comunque consolidata molto bene e quasi perfettamente trasparente :wink:
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