KLI - Kayak in Legno Italia

Inizio da quì anche se non è la sezione più adeguata per molti........per me invece lo è.! Fino dal primo momento che ho costruito il mio primo kayak in legno mi è balenata l'idea di poter affrontare qualcosa del genere , poi li a costruire , costruire, costruire, ma il sogno non si è dissolto pian piano, tutt'altro è diventato sempre più nitido e presente. Poi una brusca battuta d'arresto dovuta a una situazione fisica deabilitante e logorante è comparsa nella mia vita, molti avrebbero rinunciato a tutto, costruire e portare a termine ciò che si vuole realmente, io ho preferito fare oltre anche in questa occasione, ho finito e varato il kayak dei miei figli, ho iniziato e finito il mio Baidarka,anche se mentalmente e fisicamente non è stato sempre facile, e adesso manca solo un tassello il periplo della mia isola. Dieci giorni prima dell'intervento riusci ad uscire in kayak facendo i miei soliti 40 km, ho scritto tante volte , non spegandomi il perchè, non riesca a provare fatica facendo tanti km ,ma un viaggio del genere ha bisogno di pianificazioni e una preparazione fisica adeguata, allora mi appoggio a tutti voi , alle vostre esperienze , conoscenze. Il periplo vorrei affrontarlo possibilmente in 4 tappe oppure 3 , sicuramente non tutte di fila perchè non potrei neanche, per via del lavoro,e cosa molto importante in autosufficenza ..........ma con la compagnia di chi vuol condividere con me la realizzazione di un sogno! L'attore principale Il kayak in legno autocostruito.

Direi che sarebbe il giusto coronamento di un'avventura iniziata con l'easykayak, continuata con il baidarka e mai finita!...come il periplo, che inizia da un punto e finisce nello stesso punto per poi poterlo ricominciare all'infinito fino a quanto si vuole
Ma alla fine, quanti km. sarebbero in totale?

E si hai ragione Ivano......in totale se non sbaglio si tratta di 1200 km circa...

vorresti farlo in 4 giorni?

Noooooooo... in 4 occasioni diverse......secondo me ci vogliono 2/ 3 mesi... magari altrernare anche le ferie, estive ed invernali.

[smilie=pdt_piratz_02.gif] ora ho capito.

Ah ecco!!!!!!
Vedevo solo 4 colori e avevo pensato pure io a 4 giorni.
Farla in 4 tappe da x giorni ciascuna potrebbe diventarti scomodo però.
Prendi il primo tragitto che immagino parta da Palermo e arrivi a Taormina.Poi da Taormina che fai?
Solo per curiosità anche se la cosa mi attirerebbe e non sai quanto

Studiando un po di correnti e conoscendo un po il lato Nord della trinacria, il periplo andrebbe affrontato in senso antiorario, la mia intenzione è di portare a termine l'intero tratto, ma cosapevole di non poterlo affrontare tutto in una volta .per problemi sia elencati prima che di logistica vera e propria. Mi balena l'idea di dover affrontare il tutto così;Partire da Palermo e in 10/15 giorni quelli a disposizione di ferie estive o invernali spararmi più possibile, consapevole però di dover stare fermo per svariati motivi( Mare mosso,manutenzione straordinaria a ciò che mi porterò dietro ,condizioni personali di salute) una volta esauriti i giorni ,fissare la tappa e venire prelevato sul punto da moglie e/o chiunque.Poi ricominciare l'avventura anche a distanza di giorni ,mesi ...ma portarla a termine. Mi rendo oggettivamente conto che spararmi tutto subito , non pùò essere possibile, il ritorno a lavoro, GRADITISSIMO, e alla vita " normale" me lo impedisce, ma una goccia al giorno forma in un mese una piccola pozza d'acqua ...e quindi perchè rinunciare a ciò che si desidera?

Ciao Trin, studiati bene il blog o meglio il diario, soprattutto per immagini, di Guido Grugnola, che ha effettuato il periplo in solitaria nel 2012: lui parla di 600 miglia in 25 giorni (www.rounditalycruise.it) L'idea è meravigliosa. Non oso dire: vengo anch'io, perché per me è e resta difficile accordare il mio lavoro e i miei tempi con quelle degli altri. Giusto dividere il percorso, è una buona idea. Si può addirittura pensare a squadre, cioè a gruppi, ciascuno dei quali fa un pezzo (o più pezzi) di percorso in tempi diversi. Insomma il massimo dell'elasticità. Una cosa è certa: prima o poi in Sicilia col kayak ci vado (sennò perché tutta 'sta fatica a costruire kayak smontabili???) Un saluto, Alessandro

Grazie Ale.....Non solo conosco l'impresa di Guido, ma ho avuto la grossa fortuna di conoscerlo di persona e di sentirlo spesso. La sua esperienza appena conclusa mi è molto utile e se tutto va come spero verrà a trovarmi a casa anche con un gruppetto NIENTE MALE... [smilie=pdt_piratz_06.gif] [smilie=pdt_piratz_06.gif] ,Tuttavia l'organizzazione multimediale, scanner,gps,pannelli solari ecc.......non fanno per me, io spero di poter partire in ssoluta tranquillità, magari un solo telefonino per avvisare qualcuno se si è in serio pericolo, un bel fornello da campo.... e tanta voglia di vedere ciò che ho solo immaginato .Per la compagnia a tappe ....è una splendida idea e spero con tutto il miko cuore che ciò possa accadere.....voi visitate la Sicilia ed io visito voi ....

Ebbene...
Quando andiamo?

presto...... moooolto presto