NOOOOOO!
scherzo, non ti si disfa... se si disfasse la questione orientamento della vena non e' nemmeno nella lista delle cause da considerare, non stai costruendo un brigantino.
Non e' l'asse che deve essere a rigatino, l'asse e' in tangenziale quindi i listelli finiscono a rigatino, se parti con un asse a rigatino finisci coi listelli in tangenziale, la cosa per noi e' un vantaggio visto che ricaviamo i listelli da un tavolone tagliato in tangenziale che costa molto meno di uno tagliato di quarto e finiamo con i listelli di taglio migliore. L'appunto e' fatto a chi diventa matto a trovare tavoloni superlativi in rigatino che costano un occhio e poi finisce con i listelli di taglio inferiore.
Il discorso del rigatino e' che quando si pialla e scartavetra, se la vena del listello fosse in tangenziale, la parte dura della vena resiste di piu' mentre quella morbida si mangia piu' in fretta, passi la mano e ti accorgi che ci sono tutte piccole onde, non succede con tutte le essenze cmq, il cedro lo fa e per la stragrande maggioranza in NordAmerica si usa quello e da qui viene la cosa... pure quello, se uno compra le tavole costose di prima scelta, da mobili, di legno cresciuto lentamente ecc, non ha molti problemi perche' la vena e' molto piu' compatta, di fatto pero' si finisceper usare cedro un poco piu' scarto da alberi giovani cresciuti in fretta per legname da costruzione... l'altro motivo e' che con la vena "piatta" rischi che se curvi il listello di brutto ti si spacca se la vena esce, questo puo' succedere in scafi che hanno curvature particolari, molti scafi hanno una linea che non provoca torsioni e curve talmente brusche da spaccare un listello e, pure su quelli, basta che uno tenga i listelli con la vena migliore per le parti piu' difficili e buonanotte.
Un centinaio di anni fa uno che comprava una canoa in cedro e canvas avrebbe guardato la vena del fasciame per vedere lo scafo di qualita' migliore, ma non avevano la vetroresina quindi la situazione era ben diversa.
Ad essere pignoli, nel tuo caso uo avrebbe spaccato il trave a meta', poi tagliato tavole in verticale come le hai segnate tu dalla meta' a destra (la vena li e' a 45 gradi quindi un senso vale l'altro, uno sceglie guardando lungo tutto il trave) mentre la meta' a sx avrebbe dato tavole in orizzontale che poi tagliate in listelli finivano a rigatino. Cmq non ti preoccupare, pieno di scafi con listelli che finiscono di quarto, c'e' chi lo ha fatto apposta perche' gli piaceva l'effetto "piuma" che alcuni legni danno con la vena in quel senso. Trovi esempi di vena "storta" pure qui nel forum e non li ho visti postare che sono affondati...
oppure sono affondati e quello e' il motivo per cui non hanno potuto postare..uhmmm
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A scafo finito funziona come dice Unzibug, di sicuro se uno si mette a fare esperimenti per stabilire il carico di rottura una vena resiste piu' di un'altra, ma ci sono molti altri fattori che influiscono sulla resistenza.
Quando avrai lo scafo finito e lo pialli e scartavetri probabilmente ti chiederai come mai hai impiegato tempo a piallare tutti i listelli prima di montarli
(e visto che sei con lo spessore a 5mm cerca di non scartavetrare come un matto per correggere o ti trovi con carta velina, se hai parti da abbassare notevolmente controllagli lo spessore ogni tanto mentre scartavetri col platorello industriale e la carta da 40
)
Le essenze contrastanti sono belle ma c'e' una bellezza particolare in uno scafo a tinta unica, soprattutto se il legno e' chiaro perche' non molti lo fanno cosi'... a meno che non vai in paesi nordici dove tutti usano l'abete loro.
Colorare puo' essere una rottura, magari pensa ad una fascetta singola giusto per la linea d'acqua o per il bordo, oppure puoi sempre fare solo il bordo del pozzetto in altro colore o lavorare solo i tappi dei gavoni, ma quando lo avrai finito ti accorgerai che e' bellissimo lo stesso.
Cmq non darti troppo cruccio per la vena ecc, non ne vale la pena, come e' va bene lo stesso, pensa solo a divertirti a costruirlo...