FAP 15 Folder (Tom Yost)

[leonardokayak]

Dunque : ho dato la prima mano di vernice : ho diluito un flatting oleosintetico con 20% di acquaragia e 10 % di olio di lino. Ho notato che assorbe molta quantità di vernice e impiega molto tempo ad asciugare (circa 24 ore), poi una volta asciutto la sgradita sorpresa : fà le grinze Praticamente è il medesimo inconveniente che a suo tempo riscontrò Unzibug. Secondo me il motivo in entrambi i casi è che ci troviamo d i fronte a tessuti con una percentuale di sintetico che con la vernice si allenta e crea i "bozzi" . Se potessimo disporre di puro cotone questo inconveniente sarebbe evitato. Questo comunque dimostra l'importanza di realizzare un modello o comunque fare un test di prova quando pensiamo di utilizzare un tessuto di cui non conosciamo con sicurezza la composizione.

[skiuma]

mi dispiace... come pensi di risolvere il problema?

[leonardokayak]

Se mi permettete vorrei fare una breve digressione tecnica sulle caratteristiche dei kayak aleutini. Pur non trattandosi di un baidarka, questo FAP 15 comunque ad esso si ispira e, avendo avuto occasione di osservarlo e rigirarlo da tutti i lati penso di cominciare a capire alcuni dei segreti di questi kayak. In particolare mi sembra di trovare delle risposte ad una domanda che mi ero sin qui posta : come mai il pozzetto nei baidarka è così arretrato eppure il kayak è perfettamente equilibrato ? Ebbene credo di aver capito che la spiegazione stà nel fatto che lo scafo a poppa viene interrotto quando ancora dispone di notevole volume (praticamente ha la "coda tronca"): Invece se osserviamo la prua notiamo che il volume si riduce parecchio man mano che si procede verso l'estremità di prua. Questo obbliga ad arretrare il pozzetto verso poppa specialmente nei baidarka con maggiore lunghezza massima. Per spiegarlo con un esempio : se proviamo a sezionare il baidarka in corrispondenza della metà della lunghezza totale e calcoliamo i volumi dei due semiscafi così ottenuti ci accorgeremmo che quello di poppa ha notevole volume in più rispetto a quello di prua. Se facessimo la stessa operazione con un "Greenland" i volumi sarebbero quasi identici in quanto nel Greenland i due semiscafi sono praticamente simmetrici. Questa particolare caratteristica del Baidarka si traduce con un comportamento molto efficace con il mare e frangenti di poppa in quanto riesce meglio a tenere la rotta quando si trova spinto dall'onda. Sono comunque convinto che nel Baidarka ci sono ancora tanti piccoli segreti e dettagli che ancora non siamo riusciti a comprendere completamente : secoli di evoluzione di uno scafo che è giunto ai nostri giorni e continua ad affascinare.

[leonardokayak]

@ Skiuma : trattandosi di un modello il danno è molto limitato : potrei rimuovere il rivestimento e provare con un altro tessuto di cui sono sicuro che si tratta di puro cotone ovvero provare con un tessuto che sia interamente sintetico. Ma prima voglio provare a dare altre mani per osservare se l'inconveniente aumenta ovvero regredisce.

[unzibug]

eh già, mi ricorda qualcosa ...
Considerando che è un modellino di dimensioni gestibili, credo che riuscirai facilmente a dare una energica tirata al tessuto a prua e poppa. Rifacendo poi le cuciture a prua e poppa e dovresti eliminare quasi del tutto le grinze.
Se vuoi fare delle prove in acqua ti conviene impermeabilizzare bene le cuciture, abbonda con l'intruglio che usi per verniciare, a limite aggiungi un cucchiaino di bicarbonato, poi se rimane ruvido gli dai una carteggiatina.

Giusto per farsi due conti, oggi sono in vena ... anche se sicuramente te li sarai già fatti...
Volendo fare delle prove di dislocamento e assetto acquatico, usando la scala 1:5 il volume sarà: 1/5 elevato alla terza = 1/125 dell'originale.
Supponendo di voler simulare un pagaiatore di 80 kg, bisognerebbe mettere un peso di 80kg/125 = 640gr. Stesso discorso per il kayak, ipotizzando un peso reale di 16 kg il modellino dovrebbe pesare circa 130gr, per un peso totale di 770 gr che consentirebbe teoricamente di verificare le linee d'acqua.

[Renato74]

@leo, io avrei un idea, hai bisogno di un aeromodellista vecchio stampo e puoi rivestirlo con carta di riso e usare il collante nitrocellulosico o se preferisci l'apposito tendicarta, io facevo aerei così e vengono dei gioielli.

[Renato74]

Ho trovato l'how-to della mantua model, io questo modello da lancio a mano lo feci anni fà, ecco perchè ho imparato la tecnica ora è in disuso.

http://www.mantuamodelhelp.com/Article. ... icleId=487

P.S.: il nome commerciale della mantua model per questa carta è Modelspan.

[Renato74]

Oppure, potresti provare direttamente il tendicarta sul tessuto che hai già steso, questo nel link è quello della mantua model

Vernice tendicarta
http://www.mantuamodelhelp.com/Product. ... icleId=487

Carta modelspan leggera&pesante
http://www.mantuamodelhelp.com/Product. ... icleId=487
http://www.mantuamodelhelp.com/Product. ... icleId=487

[leonardokayak]

Per la verità, data la forte analogia tra lo "Skin on Frame" e le costruzioni aereonautiche di una volta e di rflesso anche gli aereomodelli, anch'io avevo pensato a questa tecnica del tendicarta, tant'è che mi ero pure informato presso il mio negozio di fiducia di modellismo e qui vendono ancora la carta ma non il tendicarta. Ma mi hanno anche detto che il tendicarta si può anche facilmente realizzare diluendo un collante cellulosico con diluente alla nitro. Mi sà che farò delle prove, magari provandolo anche sul tessuto.

[Renato74]

Si esatto, io ti ho consligliato il tendicarta per piccole superfici e qualche prova, poi da un colorificio ben fornito puoi reperire come ho sempre fatto io il collante nitrocellulosico.

P.S.: dovrebbe funzionare anche con tessuti sintetici, io l'ho usato sempre su tessuti naturali, carta di riso, cotone in filato bemberg, seta, lino etc.. ma le specifiche lo danno adatto anche per il nylon.

[leonardokayak]

Dopo tre mani di vernice di cui l'ultima non diluita il risultato è migliorato. Il tessuto ha acquisito una maggiore trasparenza e comincia a sembrare impermeabile.

[skiuma]

scusami Leo ma il seggiolino (o meglio le assi per l'appoggio del kayaker) lo metterai dopo... non sarebbe stato più facile posizionale prima della copertura?

[leonardokayak]

In realtà in questo modello di Yost (che è previsto solo nella versione "folding" in tubi di alluminio) il seggiolino è costituito da un telo che viene agganciato ai tubi che fungono da "gunwales" a mò di amaca su cui si siede il pagaiatore. Io nel modello che ho fatto con struttura fissa ho preferito sorvolare su questo particolare anche perchè lo scopo principale era di studio di fattibilità per realizzare il "folding" reale. In conclusione poi il modello è venuto esteticamente anche gradevole per cui non sarebbe stato male curare meglio i dettagli (mancano anche le cime di coperta... ). Se non ci sono altri pronostici sul peso sul prossimo post comunico il risultato (chi vuole può ancora modificare il suo pronostico):

[trinakria]

IO confermo il mio !

[leonardokayak]

Dunque : ho dato la quarta ed ultima mano di vernice e applicato le cime di coperta. Il peso è di 92 gr. : Chiossul ha fatto centro [smilie=pdt_piratz_05.gif] A parità di scala il Point Bennet in compensato pesa più di tre volte, ma nel reale la differenza tra un sof e un compensato cucito non è certo di questa portata. Ora lo vorrei provare in acqua perchè sono curioso di vedre se il tessuto si è impermeabilizzato.