KLI - Kayak in Legno Italia

Leo, sappi che ti seguo con MOLTO interesse, sebbene questo tipo di costruzione (come anche ad esempio il baidarka di Dyson realizzato in alluminio) lo senta ancora lontano e "freddo"... pensi sia possibile sostituire il tubolare di alluminio con il bambù (un mio conoscente ne ha diverse piante in giardino )

Bella idea quella del bambù, peserebbe anche meno, forse.

Se devo dirla tutta anche a me l'alluminio non piaceva affatto ma se volevo fare un kayak smontabile dovevo necessariamente utilizzarlo. Poi dopo il primo folding mi sono ampiamente ricreduto :devo dire questi materiali "freddi" hanno i loro indubbi vantaggi. Yost ha realizzato anche velivoli ultraleggeri con questa tecnica e col telo di PVC sono state realizzate mongolfiere e credo anche dirigibili. Alla fine mi vado convincendo che ogni materiale, se sfruttato nel modo migliore, possiede inaspettate potenzalità... l'importante è avere ben chiaro cosa vogliamo realizzare.
Il bamboo sicuramente avrà potenzialità da scoprire e sperimentare e probabilmente con un pò di buona volontà si potrebbe riuscire anche a creare gli innesti (per es. come nelle antiche canne da pesca). Sgombriamo la nostra mente da pregiudizi e luoghi comuni e scopriremo che ci sono infiniti metodi e materiali con cui realizzare un kayak (o canoa).

Ancor oggi vengono prodotte delle pregievoli canne da pesca a mosca in bamboo con innesti in metallo

Dopo aver provveduto al tensionamento del telo longitudinalmente e bloccato sulle estremità di prua e poppa occorre tesare il telo trasversalmente. A questo scopo ci si serve di una cucitura a zig-zag che tira i margini laterali del telo stesso.

Il rivestimento in telo di pvc è previsto da Yost con un telo che riveste il fondo e le fiancate e un secondo telo che fà da coperta e si và a sovrapporre per alcuni cm. e incollato su quello sottostante. In questo modello di kayak la coperta è prevista in unico telo. La posa in opera di questo telo di coperta è un'operazione un pò delicata in quanto occorre essere piuttosto precisi nel posizionarlo correttamente tenendo anche conto che si utilizza colla bicomponente "a contatto" il che significa che non è riposizionabile. Ora il kayak è bello "impacchettato": successivamente si praticherà l'apertura pozzetto e le cerniere che renderanno il rivestimento rimuovibile.

Innanzitutto complimenti, come al solito, per la chiarezza e la precisione con cui "racconti" i tuoi lavori...
Però caro Leo mi costringi a farti un'osservazione... come mai hai optato per il colore più scuro in coperta? non sarebbe stato meglio, considerando che da noi al sud le temperature sono "africane", scegliere il giallo sopra e il nero sotto? In un documentario sulle avventure in kayak poi, si consigliavano dei colori molto visibili in mare aperto ed il giallo è forse il colore più indicato per essere visibile in acqua!
Scusami, immagino che queste opzioni le hai già valutate e forse hai dovuto solo adattarti con il materiale che avevi a disposizione ...

Ti ringrazio per gli apprezzamenti Per quanto riguarda la tua osservazione (peraltro pertinente) tu stesso alla fine del messaggio hai già intuito la risposta : è proprio come dici tu, cioè ho dovuto utilizzare degli spezzoni di teli avanzatemi dalle mie due precedenti costruzioni di modelli di Yost (l'ibrido Sea Rover che è nero e il folding Sea Otter, giallo) purtroppo il telo nero avanzatomi non aveva la larghezza sufficiente per carena e fiancate e così ho dovuto applicarlo come coperta dove in realtà, come giustamente da te osservato, era più indicato quello giallo. Comunque l'effetto estetico devo dire che non è male anche se inconsueto.

Magari gli fai dei particolari con spezzoni di giallo, almeno sei visibile anche dal satellite caso mai vai alla deriva scherzo eh..è bello mi piace così comè.

Potrei inserire degli inserti in giallo sulla coperta, come da te suggerito Comunque l'inconveniente maggiore col nero è il calore che si sviluppa con i raggi del sole e non tanto la visibilità perchè, anche se a non sembra,il nero è tra i colori più visibili a mare , dopo arancione e giallo.

Apperò, non lo sapevo mica.

Per applicare le cerniere a "zip" sulla coperta, poichè sarebbe impossibile cucirle direttamente sul telo ormai collocato e incollato, Yost propone il metodo di predisporre due strisce di telo in pvc larghe 13 cm. e cucire su queste le cerniere. In seguito si incollano queste strisce sulla coperta : una davanti l'apertura pozzetto sino all'estremità di prua e l'altra dietro l'apertura pozzetto sino all'estremità di poppa.Quando si posizionano sulla coperta per l'incollaggio queste strisce con la cerniera già cucita si lascia la cerniera sulla faccia inferiore e rimane pertanto temporaneamente nascosta, poi una volta che l'incollaggio è completato con un taglierino si pratica un taglio rettilineo in corrispondenza della cerniera e si apre per tutta la sua lunghezza liberando così la cerniera. Poi si fà un altro taglio anche sul telo sottostante di coperta. Fatto ciò tutta la coperta sarà apribile e il rivestimento potrà agevolmente essere sfilato dalla struttura del kayak.

Certo però siete una bella squadretta un team niente male

Per questo passaggio l'intervento di Giupa con la sua macchina da cucire è indispensabile...
Le cerniere sono specifiche per l'uso in ambiente marino : sono quelle che vengono utilizzate nella tappezzeria nautica e a questo scopo sono completamente prive di parti metalliche.

Incollate sulla coperta le strisce di tela con le cerniere cucite si procede ad un'operazione molto divertente : si aprono le cerniere e si pratica un taglio rettilineo sulla coperta sottostante così sarà possibile aprire il rivestimento per tutta la sua lunghezza e sfilarlo completamente dalla struttura.
Per quanto riguarda l'apertura pozzetto ho deciso di adottare una soluzione piuttosto inconsueta (anche se è già stata adottata su un baidarka folding in alluminio) : il contorno sarà di forma trapezoidale ! Tutto questo sempre nell'ottica di semplificare al massimo la costruzione e contenere il peso complessivo.