SOF...si comincia
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- gundras
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Re: SOF...si comincia
due foto con i listelli aggiunti sulla chiglia di prua, rastremati e fissati con epox (che ho colorato troppo)
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Re: SOF...si comincia
Sfrutto il tuo post per fare una domanda ad aco e a leo; capisco l'aumento di volume a prua nell'utilizzo della costola piegata contro quella "rotta" e posizionata a "V". nn capisco però come possa aver, questo, alterato il roker così tanto da dover aggiungere lo spessore per far rientrare la prua in acqua.
...se le "costanti" sono state rispettate per tutte le costole...cosa è successo, in definitiva?!?
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Re: SOF...si comincia
A parte il metodo seguito per stabilire la lunghezza delle costole, è bene controllare appoggiando il listello che fà da chiglia se in corrispondenza delle ultime costole rimanga tanto spazio che costringe la chiglia ad accentuare eccessivamente la curvatura del rocker. Questo a prescindere se l'ultima costola è ottenuta da due spezzoni o curvata. In questa evenienza anche Cunningham prevede l'inserimento di spessori (fairing blocks) da inserire tra la chiglia e le costole che mantengano una "dolce" curvatura della chiglia.
L'inserimento della lancia sulla chiglia da parte di Gundras ha in pratica ottenuto il medesimo risultato e ora la prua dovrebbe restare a contatto con l'acqua.
L'inserimento della lancia sulla chiglia da parte di Gundras ha in pratica ottenuto il medesimo risultato e ora la prua dovrebbe restare a contatto con l'acqua.
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- gundras
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Re: SOF...si comincia
Come al solito Leo la Sa Lunga...
Avevo dei dubbi prima sull'aggiungere la lancia ma ora credo che questa non incida così significatamente sul volume. Riguardo l'ultima costola avendo visto il tuo Magnifico esemplare su cui stai lavorando mi sa che ti batto in fatto di curvature dalle foto sembra che la tua costola spezzata dia più angolo della mia piegata.. , ma forse è perchè sono due kayak differenti...
Ciao Ale
Avevo dei dubbi prima sull'aggiungere la lancia ma ora credo che questa non incida così significatamente sul volume. Riguardo l'ultima costola avendo visto il tuo Magnifico esemplare su cui stai lavorando mi sa che ti batto in fatto di curvature dalle foto sembra che la tua costola spezzata dia più angolo della mia piegata.. , ma forse è perchè sono due kayak differenti...
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- Aco
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Re: SOF...si comincia
come ha detto Leonardo per Cunningham, poi c'e' anche una questione di costruzione che cambia da regione a regione, da scafo a scafo e da autore ad autore se si va coi libri. Come costruzione, per esempio,se prendi Petersen che usa un tot applicato ad ogni costola lungo tutto lo scafo perche' quello e' il metodo che gli e' familiare, ti accorgi che il rocker alle costole e' accentuato ma nel suo metodo la chiglia sale a formare il diritto di prua e, quando vai a vedere bene ti accorgi che sono attualmente le piastre a scendere in chiglia e la giunta e' piu' verso il centro dello scafo, alla ruota lo spessore della chiglia/piastra e' di piu' di quello della chiglia al centro, questo compensa l'accentuato rocker delle costole.
Cunningham introduce delle misure precise e cambio di spessori delle costole per avere la forma necessaria, di fatto modificando il metodo di Petersen per ottenere il profilo corrispondente allo scafo preparato per il proprio libro. Vai a Morris che tende piu' al metodo aleutino e ti trovi che la chiglia e' piazzata per prima, le costole sono piu' rotonde il che gia' significherebbe una forma diversa della chiglia di quelle piatte a parita' lunghezza, ed il metodo di misurazione e' diverso.
In pratica ogni costruzione e' un sistema di diversi fattori di cui bisogna tenere conto per ottenere uno scafo che non e' nemmeno un greenland ma piu' "come" un greenland e quindi alcuni parametri sono adattati alle necessita' dell'autore.
Poi devi anche prendere il tipo di scafo: il bordo non e' sempre alla stessa altezza, le forme sono un poco diverse ecc, se quardi il libro di Golden hai tutta una carellata, non ti puoi aspettare che lo stesso metodo per misurare le costole copra ogni tipologia, ne che tutto si riduca ad un metodo matematico quando si hanno costruttori con un occhio ed un senso dei volumi ormai sviluppato da generazioni... quanti di noi stanno a pesare gli spaghetti per 3 persone e poi per 4 e il sugo ecc? lo facciamo da cosi' tanto tempo che sappiamo quanta pasta buttare per 4 persone e quanta per 7 semplicemente a naso ed il tutto cambia a seconda di quanto uno e' abituato a mangiare.
Riguardo alla costola piegata con lo spessore verso quella spezzata, quando uno sa la forma che lo scafo deve avere un modo vale l'altro perche' compensa in modo da ottenere una certa sezione, ma per il costruttore che non sa la differenza e' facile che ottenga una prua/poppa piu' piene se usa la costola piegata perche' gli finisce per buttare fuori le chines, il che non e' necessariamente un difetto a seconda dello scafo.
Cunningham introduce delle misure precise e cambio di spessori delle costole per avere la forma necessaria, di fatto modificando il metodo di Petersen per ottenere il profilo corrispondente allo scafo preparato per il proprio libro. Vai a Morris che tende piu' al metodo aleutino e ti trovi che la chiglia e' piazzata per prima, le costole sono piu' rotonde il che gia' significherebbe una forma diversa della chiglia di quelle piatte a parita' lunghezza, ed il metodo di misurazione e' diverso.
In pratica ogni costruzione e' un sistema di diversi fattori di cui bisogna tenere conto per ottenere uno scafo che non e' nemmeno un greenland ma piu' "come" un greenland e quindi alcuni parametri sono adattati alle necessita' dell'autore.
Poi devi anche prendere il tipo di scafo: il bordo non e' sempre alla stessa altezza, le forme sono un poco diverse ecc, se quardi il libro di Golden hai tutta una carellata, non ti puoi aspettare che lo stesso metodo per misurare le costole copra ogni tipologia, ne che tutto si riduca ad un metodo matematico quando si hanno costruttori con un occhio ed un senso dei volumi ormai sviluppato da generazioni... quanti di noi stanno a pesare gli spaghetti per 3 persone e poi per 4 e il sugo ecc? lo facciamo da cosi' tanto tempo che sappiamo quanta pasta buttare per 4 persone e quanta per 7 semplicemente a naso ed il tutto cambia a seconda di quanto uno e' abituato a mangiare.
Riguardo alla costola piegata con lo spessore verso quella spezzata, quando uno sa la forma che lo scafo deve avere un modo vale l'altro perche' compensa in modo da ottenere una certa sezione, ma per il costruttore che non sa la differenza e' facile che ottenga una prua/poppa piu' piene se usa la costola piegata perche' gli finisce per buttare fuori le chines, il che non e' necessariamente un difetto a seconda dello scafo.
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Re: SOF...si comincia
Per fare un altro esempio: uno puo' prendere vari scafi e mettere le costole una di fianco all'altra quando sono diritte tenendole in linea ad una estremita' ed esaminando l'arco fatto dalle altre estremita', lo si tratta piu' o meno come uno tratta la curva dei volumi che ormai si vede in tutti i softwares di disegno. Lo stesso discorso lo puoi fare piazzando tutte le costole in piedi nelle mortase e un altro parametro salta all'occhio che e' quanto le estremita' di questo arco si discostano dalle estremita' delle gunwales il che mostra anche l'assetto delle gunwales in acqua.
Per chi fa canoe in corteccia e' comune piazzarle di traverso alle gunwales o alla struttura temporanea per il fondo, e giudicare i due archi formati dalle estremita' delle costole.
Nel disegno degli scafi si usano le "diagonali" per giudicare l'avviamento delle linee, quello che si fa quando si controllano le chines e' praticamente la stessa cosa...
Se uno vuole fare senza misurare, giudicare queste curve ad occhio o con un listello e' quello che basta.
Per chi fa canoe in corteccia e' comune piazzarle di traverso alle gunwales o alla struttura temporanea per il fondo, e giudicare i due archi formati dalle estremita' delle costole.
Nel disegno degli scafi si usano le "diagonali" per giudicare l'avviamento delle linee, quello che si fa quando si controllano le chines e' praticamente la stessa cosa...
Se uno vuole fare senza misurare, giudicare queste curve ad occhio o con un listello e' quello che basta.
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Re: SOF...si comincia
Finalmente un po di tempo libero da passare con pialla e raspa.
Mi è stato impossibile reperire un pezzo di legno curvo al naturale e allora ho incollatro tra loro tre pezzi, doussie e abete, il risultato non è male, sono riuscito a sagomarlo per bene, dopo averlo provato più volte per vedere se fossi riuscito ad entrae ed uscire dallo scheletro. Ho perso il conto di quanti tipi di legno sto usando, e come se non bastasse sono passato da un amico falegname per vedere se tra gli scarti aveva qualcosa per me, dovevo fare i deck stringer, ed ho trovato due listelli perfetti di castagno, solo che dopo tre giorni lasciati in un angolo hanno cominciato a piegarsi come code di maiali e allora sono passato ad altro.
Mi è stato impossibile reperire un pezzo di legno curvo al naturale e allora ho incollatro tra loro tre pezzi, doussie e abete, il risultato non è male, sono riuscito a sagomarlo per bene, dopo averlo provato più volte per vedere se fossi riuscito ad entrae ed uscire dallo scheletro. Ho perso il conto di quanti tipi di legno sto usando, e come se non bastasse sono passato da un amico falegname per vedere se tra gli scarti aveva qualcosa per me, dovevo fare i deck stringer, ed ho trovato due listelli perfetti di castagno, solo che dopo tre giorni lasciati in un angolo hanno cominciato a piegarsi come code di maiali e allora sono passato ad altro.
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Re: SOF...si comincia
Dimenticavo.... Ho cominciato a dare una prima mano di olio
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Re: SOF...si comincia
molto bello, complimenti, e poi gl accostamenti di legni diversi .... peccato non vederli poi quando sarà tutto rivestito.
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Re: SOF...si comincia
Complimenti Gundras, veramente molto bello questo tuo lavoro, una costruzione sopraffina che, come dice Frank 63 è un peccato che con si possa vedere più successivamente al rivestimento. Certo che non è secondo tradizione e a me non piacerebbe, ma sai che effetto potrebbe avere una copertura con materiale trasparente. Sarebbe una attrazione da lasciare in spiaggia per l'ammirazione di coloro che potrebbero vederlo.
A parte questo, ho notato che i listelli messi per la seduta e l'appoggio delle gambe c'é chi li posiziona sotto e chi sopra le costole. Nel secondo caso il fondo sarebbe più liscio e agevole per chi deve infilarsi nel kayak, oltre che proteggere le legature sottostanti, nel primo caso sarebbe più comodo per gli appoggi uscire dal kayak ed avere una forma della tela sottostante più precisa.
Al di la delle risposte che mi sono dato sarebbe interessante per me sapere se esistono delle differenti ed oggettive motivazioni, anche di tradizione, per le due differenti possibilità.
Un saluto a tutti
A parte questo, ho notato che i listelli messi per la seduta e l'appoggio delle gambe c'é chi li posiziona sotto e chi sopra le costole. Nel secondo caso il fondo sarebbe più liscio e agevole per chi deve infilarsi nel kayak, oltre che proteggere le legature sottostanti, nel primo caso sarebbe più comodo per gli appoggi uscire dal kayak ed avere una forma della tela sottostante più precisa.
Al di la delle risposte che mi sono dato sarebbe interessante per me sapere se esistono delle differenti ed oggettive motivazioni, anche di tradizione, per le due differenti possibilità.
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Re: SOF...si comincia
Riguardo la posizione dei listelli di seduta se parliamo di tradizione a me risulta che risalendo a quelli originali in questi non erano previsti e alcuni costruttori tuttora rispettano questa tradizione e non li utilizzano. La motivazione per cui alcuni li posizionano sotto le costole è che in questo modo si abbassa il baricentro e si guadagna stabilità.
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Re: SOF...si comincia
quoto Leonardo, la cosa tradizionale e' di sedersi sulla copertura, il che e' piuttosto comodo, anche se parlando di originali la pelle di foca era piu' rigida delle nostre coperture, di sedute non tradizionali ce ne sono un bel po' dalle tavolette ai listelli ad "amache" ed ogni altro tipo di seduta appese alle gunwales.
Le tavolette le puoi considerare pure tradizione se pensi al fatto che erano usate in altri tipi di imbarcazioni SoF...
Le legature sono belle toste e non hanno bisogno di protezione particolare, in nessun caso la copertura tocca costole o listelli/tavolette della seduta, anche lo spazio a disposizione e' una cosa che si guarda. Le costole non danno fastidio entrando ed uscendo, di solito si fa attenzione a non posizionarle sotto al sedere o talloni dove possono far male, per quello che in alcuni scafi vedi un poco piu' spazio tra le costole al pozzetto, chi copre sempre le costole con un sistema di seduta qualsiasi se ne frega, altri costruttori invece ne tengono conto anche solo per abitudine indipendentemente dalle sedute che useranno.
Coperture trasparenti ce ne sono, c'e' chi le usa ma il costo e' alto se materiali particolari o la durata e' bassa se si usa roba piu' comune, (a seconda del tessuto che si usa si puo' avere un risultato piu' o meno traslucido) quando uno dei nostril scafi e' in spiaggia di solito la gente ci infila la testa dentro comunque
Le tavolette le puoi considerare pure tradizione se pensi al fatto che erano usate in altri tipi di imbarcazioni SoF...
Le legature sono belle toste e non hanno bisogno di protezione particolare, in nessun caso la copertura tocca costole o listelli/tavolette della seduta, anche lo spazio a disposizione e' una cosa che si guarda. Le costole non danno fastidio entrando ed uscendo, di solito si fa attenzione a non posizionarle sotto al sedere o talloni dove possono far male, per quello che in alcuni scafi vedi un poco piu' spazio tra le costole al pozzetto, chi copre sempre le costole con un sistema di seduta qualsiasi se ne frega, altri costruttori invece ne tengono conto anche solo per abitudine indipendentemente dalle sedute che useranno.
Coperture trasparenti ce ne sono, c'e' chi le usa ma il costo e' alto se materiali particolari o la durata e' bassa se si usa roba piu' comune, (a seconda del tessuto che si usa si puo' avere un risultato piu' o meno traslucido) quando uno dei nostril scafi e' in spiaggia di solito la gente ci infila la testa dentro comunque
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Re: SOF...si comincia
"Lè fo l'urs dalla tana"
Dopo un lungo letargo ho deciso che dovevo concludere quello che avevo lasciato in sospeso diversi mesi fa, l'inverno non fa proprio per me.
Dopo aver oliato per bene lo scheletro l'ho coperto con il nylon, per tendere il telo dopo averlo bagnato non ho utilizzato nessun attrezzo ma solo le mani, a parte una sbandata sulla cucitura della coperta sono riuscito a tenderlo in maniera soddifacente e cucirlo altrettanto, pensavo peggio per me che sono zero nel cucito.
Ho scelto di fare il coaming laminando diversi strati di rovere, il pensiero di mettere in piedi una camera vapore così lunga mi terrorizzava, però sono stato un po tirchio nelle misure (4cm), la prossima volta lo farei più alto.
Anche la verniciatura di quest'ultimo non mi è andata benissimo, volendo utilizzare della polyuretanica che avevo già, mi sono accorto dopo due giorni che non catalizzava più bene, così via tutto e mi sono dovuto adattare ad un'altra vernice con un tono ambrato.
Va bene lo stesso.
Il bello è stato cucire il coaming, in meno di 40 minuti era fissato, il telo teso da dio però il bordino interno fa un po schifo.
Vi avevo detto che non sono pratico di cucito
Ora aspetta solo il colore, che dovrebbe essere un rosso/marrone, non ne sono sicuro perché sono un poco daltonico.
Non ho resistito ad una foto in controluce
Ciao
Dopo un lungo letargo ho deciso che dovevo concludere quello che avevo lasciato in sospeso diversi mesi fa, l'inverno non fa proprio per me.
Dopo aver oliato per bene lo scheletro l'ho coperto con il nylon, per tendere il telo dopo averlo bagnato non ho utilizzato nessun attrezzo ma solo le mani, a parte una sbandata sulla cucitura della coperta sono riuscito a tenderlo in maniera soddifacente e cucirlo altrettanto, pensavo peggio per me che sono zero nel cucito.
Ho scelto di fare il coaming laminando diversi strati di rovere, il pensiero di mettere in piedi una camera vapore così lunga mi terrorizzava, però sono stato un po tirchio nelle misure (4cm), la prossima volta lo farei più alto.
Anche la verniciatura di quest'ultimo non mi è andata benissimo, volendo utilizzare della polyuretanica che avevo già, mi sono accorto dopo due giorni che non catalizzava più bene, così via tutto e mi sono dovuto adattare ad un'altra vernice con un tono ambrato.
Va bene lo stesso.
Il bello è stato cucire il coaming, in meno di 40 minuti era fissato, il telo teso da dio però il bordino interno fa un po schifo.
Vi avevo detto che non sono pratico di cucito
Ora aspetta solo il colore, che dovrebbe essere un rosso/marrone, non ne sono sicuro perché sono un poco daltonico.
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Re: SOF...si comincia
Davvero bello! Ottima realizzazione
- gundras
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Re: SOF...si comincia
Un aggiornamento che avrei voluto evitare...
Cristego, mi sa che ho fatto una cazzata
Con il kayak come dalle foto sopra, telo ben teso ed asciutto ho pensato bene di dargli il colore ed è successo questo.
Ho preparato la soluzione colorante come dice skinboats, per passarla sul telo ho usato uno straccetto invece che un pennello di foam, non volevo un effetuo uniforme e tutto è andato per il meglio, il telo bagnandosi si è allentato ed io allora ho usato il ferro bello caldo per farlo "tirare", si sentiva lo stridolio delle fibre e il vapore che saliva, tutto bene, come pensavo che fosse, se non che avendo ancora comunque il telo molto umido l'ho lasciato al sole per un paio d'ore. Quando sono tornato il telo era asciutto e tirato come un super tamburo, eccezionale, mi sono meravigliato ed ero felicissimo. Se non che, questa mattina andando in garage per prendere il latte mi accorgo che c'è qualche piccola grinza sulla cucitura, che ieri non c'erano, ed il telo non è più teso come ieri, anzi è meno teso di quando ho cominciato a tingerlo!
Non è esattamente floscio ma non teso come dovrebbe.
Cosa diamine è successo?
Cristego, mi sa che ho fatto una cazzata
Con il kayak come dalle foto sopra, telo ben teso ed asciutto ho pensato bene di dargli il colore ed è successo questo.
Ho preparato la soluzione colorante come dice skinboats, per passarla sul telo ho usato uno straccetto invece che un pennello di foam, non volevo un effetuo uniforme e tutto è andato per il meglio, il telo bagnandosi si è allentato ed io allora ho usato il ferro bello caldo per farlo "tirare", si sentiva lo stridolio delle fibre e il vapore che saliva, tutto bene, come pensavo che fosse, se non che avendo ancora comunque il telo molto umido l'ho lasciato al sole per un paio d'ore. Quando sono tornato il telo era asciutto e tirato come un super tamburo, eccezionale, mi sono meravigliato ed ero felicissimo. Se non che, questa mattina andando in garage per prendere il latte mi accorgo che c'è qualche piccola grinza sulla cucitura, che ieri non c'erano, ed il telo non è più teso come ieri, anzi è meno teso di quando ho cominciato a tingerlo!
Non è esattamente floscio ma non teso come dovrebbe.
Cosa diamine è successo?
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