Esperienze costruttive: Easykayak in listelli di Fabio Lucidi, Protox Cucincolla di Fabio Lucidi .Skin on frame East Greenland, Skin on frame per bambini,Baidarka North Star in listelli
Leonardo lo rifarei altre cento volte.....! Visto che adesso ho molto tempo a disposizione, spero di venirti a trovare nei passaggi cruciali . mi piacerebbe moltissimo.
STAFF KLI-Gianni Iandolo
Se costruisci più di 4 kayak come me , avrai una cassata in regalo
Oh oh!!!! Ho visto alle estremità dei longheroni delle belle aggiunte di legno...allora fai sul serio! Buon proseguimento mastro Leo resto in attesa di sviluppi!
Il massimo dalla vita? Una donna calda e una birra fredda! Il massimo della sfiga? L'esatto contrario!
Prossima costruzione:
SeaBee - T.Yost - "Vespino"
Scafi docili durate il bracing aiutano a terminare l'eschimo, cerca di arrivare ad una forma dove il massimo della stabilita' secondaria e' raggiunto quando il corpo e' ancora sorretto dall'acqua... se mi spiego....
Spesso il problema delle estremita' che affondano e' tutto dovuto al volume, alcuni scafi hanno pizzichi cosi' pronunciati che le estremita' hanno niente come volume e si piantano facilmente, tieni conto che il rocker e' accentuato quindi hai anche meno volume immerso.
I fishform tendono ad essere molto bendisposti con onda e surf, e l'idea che sia meno efficiente e' discutibile
per il tracking ci sono soluzioni possibili ma piu' che altro vedo che cerchi uno scafo per giocare piuttosto che uno per macinare strada quindi la perdita e' relativa...
Canoes don’t tip, people just fall out of them – Omer Stringer
Una volta conosciuto il volo, camminerete sulla terra guardando il cielo, perché la siete stati e la vorrete tornare - L. Da Vinci
Per mare e cielo non c'e' rifugio - Mio Nonno
Sì...Appunto : scafo per giocare, niente miglia da macinare. Apprezzo gli scafi che non vogliono stare in rotta perchè li devi guidare coi fianchi e ti obbligano a migliorare la tecnica...e poi uno scafo che raggiunge il miglior equilibrio nell'appoggio continuo (...ti sei spiegato benissimo ) in modo che questa diventi la posizione più naturale possibile.
A vida è arte do incontro (La vita è l'arte dell'incontro - Vinicius De Moraes)
Esperienze costruttive: Alie: uno splendido Easykayak in cedro rosso e palissandro progettato da Fabio "chiossul" Lucidi. Alax: Baidarka (Iqyax) skin on frame basato su quello conservato al Lowie Museum. Thoosa: kayak stitch&glue in salsa greenland (progetto "Puzzle" di F. Lucidi).
fatemi capire: per facilitare l'appoggio e la fase terminale dell'eskimo è meglio che le mura siano molto aperte sull'acqua, come se si trattasse di un fondo piatto, ed è per questo che opti per una inclinazione dei longheroni di 55°, ho capito bene? Questo lo rende con una stabilità primaria maggiore ed una secondaria minore vero?
trinakria wrote: Leonardo lo rifarei altre cento volte.....! Visto che adesso ho molto tempo a disposizione, spero di venirti a trovare nei passaggi cruciali . mi piacerebbe moltissimo.
Allora ti aspetto... [smilie=pdt_piratz_05.gif]
A vida è arte do incontro (La vita è l'arte dell'incontro - Vinicius De Moraes)
Esperienze costruttive: Easykayak in listelli di Fabio Lucidi, Protox Cucincolla di Fabio Lucidi .Skin on frame East Greenland, Skin on frame per bambini,Baidarka North Star in listelli
Nell'eskimo base groenlandese (Standard-Roll) la manovra tende a stabilizzare lo scafo quando ancora l'intero tronco del kayaker si trova immerso o comunque a pelo d'acqua ma completamente disteso sulla superficie e ci si può anche fermare in questa posizione o con l'appoggio continuo (Side-Scull) o in perfetto equilibrio (Balance-Brace). Quindi una maggiore svasatura delle sezioni (angolazione maggiore dei longheroni) dovrebbe favorire questa stabilizzazione dello scafo che si adagia sulla fiancata con un minore angolo di sbandamento del kayak, mentre in un kayak che ipotizziamo con le fiancate a 90° per raggiungere l'equilibrio occorrerebbe porre lo scafo completamente di taglio in una posizione molto instabile. Quindi è proprio la stabilità secondaria che si persegue con la maggiore angolazione dei longheroni.
A vida è arte do incontro (La vita è l'arte dell'incontro - Vinicius De Moraes)
Ho sagomato le estremità dei longheroni e messo nuovamente in forma coi distanziatori. Non ho ancora realizzato i distanziatori di prua e poppa e stò utilizzando quelli del mio primo sof con 73° di angolazione. Quello che mi chiedo è se occorre mantenere l'angolazione di 55° anche negli ultimi cm. dei longheroni alle estremità dove le due facce interne si congiungono perchè appare evidente che in questo caso solo una parte del bordo inferiore potrà combaciare... i consigli sono graditi...
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Esperienze costruttive: Alie: uno splendido Easykayak in cedro rosso e palissandro progettato da Fabio "chiossul" Lucidi. Alax: Baidarka (Iqyax) skin on frame basato su quello conservato al Lowie Museum. Thoosa: kayak stitch&glue in salsa greenland (progetto "Puzzle" di F. Lucidi).
Infatti, la loro tendenza naturale è di mantenersi con lo stesso angolo d'inclinazione. Ho notato che forzandoli ad accostarsi si perdeva allineamento e simmetria.
Poi ho notato che Eiichi non utilizza distanziatori a prua e poppa ma si limita a bloccare le estremità dei longheroni con una viete temporanea che verrà poi sostituita da spinotti e legature. Mentre al centro utilizza due distanziatori a breve distanza credo per ottenere la "Fish-Form" desiderata.
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